Ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
Ho visto il tesoro nella grotta dei nani
e ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due, chiudete la porta,
chiudetela bene!
Li sento arrivare, sono alle mie spalle!
Butta quel tesoro,
il denaro dei nani in fumo finirà,
il denaro dei nani non vale niente!
Ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro,
sono alla porta!
Li sento gridare, pazzi di rabbia!
E ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro
e cinque e sei,
sono sul tetto, li sento ballare,
li sento picchiare sopra la mia testa!
Butta quel tesoro,
il denaro dei nani in fumo finirà,
il denaro dei nani non vale niente!
E ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro
e cinque e sei e sette e otto,
ho preso il tesoro dalla grotta dei nani
e me ne verrà male!
Ma ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro
e cinque e sei e sette e otto
e nove e dieci,
li sento arrivare!
Li sento gridare, li sento picchiare
e sono senza fiato!
Butta quel tesoro,
il denaro dei nani in fumo finirà,
il denaro dei nani non vale niente!
Conta che canto, canta che io conto.
Ho visto il tesoro nella grotta dei nani
e ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due, chiudete la porta,
chiudetela bene!
Li sento arrivare, sono alle mie spalle!
Butta quel tesoro,
il denaro dei nani in fumo finirà,
il denaro dei nani non vale niente!
Ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro,
sono alla porta!
Li sento gridare, pazzi di rabbia!
E ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro
e cinque e sei,
sono sul tetto, li sento ballare,
li sento picchiare sopra la mia testa!
Butta quel tesoro,
il denaro dei nani in fumo finirà,
il denaro dei nani non vale niente!
E ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro
e cinque e sei e sette e otto,
ho preso il tesoro dalla grotta dei nani
e me ne verrà male!
Ma ora te la canto, canta che io conto.
Conta che canto, canta che io conto.
E uno e due e tre e quattro
e cinque e sei e sette e otto
e nove e dieci,
li sento arrivare!
Li sento gridare, li sento picchiare
e sono senza fiato!
Butta quel tesoro,
il denaro dei nani in fumo finirà,
il denaro dei nani non vale niente!
inviata da Bernart Bartleby - 3/8/2017 - 13:40
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Parole di Luisa Zappa Branduardi (ispirate da qualche leggenda di tradizione celtica)
Musica di Angelo Branduardi
Un inedito presente in “Senza spina”, album live registrato durante un concerto all’Olympia di Parigi nel dicembre 1986 e pubblicato soltanto nel 2009.
«[…] Oggi che la crisi è sotto gli occhi di tutti, che gli effetti dello sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali si toccano con mano, essere antimoderno è diventato un valore. Abbiamo visto cadere due muri, il Muro di Berlino e ora il muro del turbocapitalismo. Tutti sappiamo che il mito della crescita continua è falso, non può reggere, e che non potremo più vivere come siamo vissuti prima. Non mi piace citarmi, ma in fondo questo lo dicevo già qualche anno fa, nella canzone Il denaro dei nani (2009, nell’album Senza spina, ndr). È uno dei pochi testi del mio repertorio che si presta a una duplice lettura. In primo grado c’è la leggenda celtica dei nani che posseggono l’oro, ma poi i nani sono evidentemente i finanzieri d’assalto, gli speculatori che hanno prodotto questo disastro [...]». (Angelo Branduardi, Intervista al Corriere della Sera, a cura di Ranieri Polese, settembre 2012)