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Per città e villaggi

Environs
Langue: italien


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[1990]
Musica degli Environs (Claudio Villiot, Lalli, Stefano Giaccone, Toni Ciavarra)

Saeed Soltanpour


Il testo è la traduzione italiana di una poesia di Saeed Soltanpour, poeta, scrittore e regista teatrale iraniano, fiero oppositore del regime dello Shah, più volte vittima di censura e carcere.
La sua lotta non cessò dopo la rivoluzione islamica del 1979.
Nel 1980 Soltanpour fu eletto nel direttivo dell'Associazione degli scrittori iraniani.
L'anno seguente, proprio il giorno delle sue nozze, venne arrestato. In carcere fu torturato per giorni e infine giustiziato, il 26 luglio del 1981.
quando un ideale rosso e grande
impersonato dai ribelli del popolo
va in giro per la città affollata
e privata del canto
corre sotterraneo, affiora in villaggi vicini e lontani
siede in caffè pieni di fumo
tra amici di città e campagna
circola tra i ragazzi di scuola
nelle vie saluta i passanti
in autobus parla con la gente dei guai della giornata
va incontro agli impiegati col cuore pieno di affanni
depone corone su gerarchie e regolamenti
nei quartieri popolari picchia i pugni contro i muri della miseria
allora a fianco della fatica
si fa sentire un canto
di sangue e di liberazione
allora la galera
è come se non ci fosse più
questa fortezza
questa mentalità tiranna
non contano più niente
nè questa cella nè queste catene

envoyé par Bernart Bartleby - 9/7/2017 - 18:56


Scusate, dimenticavo...

Il testo l'ho trovato su Anarca Bolo, e più precisamente sulle pagine dell'editrice Stella Nera, che ha pubblicato alcuni dei lavori di Franti, Environs, ecc.

Il disco degli Environs dove si trova "Per città e villaggi" s'intitola "Cinque parti", Inisheer, 1990.

B.B. - 9/7/2017 - 22:55




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