Arida asciutta
incedere lento
gli ortaggi e la frutta
han sapore violento.
Quel sole di fuoco
di colpo riaffiora
non è coprifuoco
si chiama controra.
Bianca di marmo
la chianca risplende
tutto qua è fermo
ferma è la gente.
L'istituzione
anch'essa riposa
la Daunia rimane
bella e sospesa.
Fammn ji da 'qqua
da sta vita e da sta terra
pur inda famigghj è tutt na uerr
fammn ji da 'qqua
terra amer t'em e t'odij
cchiù nd pozz suppurtà [1]
Il sugo stracotto
si spande nel corso
s'attende il gran botto
di Madre Soccorso
Daniela la bomba
la sente già dentro
si sente già in tomba
alla morte va incontro.
Qui in Capitanata
non vuol più restare
la madre ostinata
la vuol maritare.
Suo padre bestemmia
col suo vino rosso
dai campi ritorna
ridotto già all'osso
Fammn ji da 'qqua
da sta vita e da sta terra
pur inda famigghj è tutt na uerr
fammn ji da 'qqua
terra amer t'em e t'odij
cchiù nd pozz suppurtà
A soli dieci anni
Daniela lavora
son tanti gli affanni
così non va a scuola.
Aiuta la madre
già stende la massa
cucina già al padre
si scava la fossa.
Da grande reagisce
scappa di casa
il marito lo sceglie
lo ama e lo sposa.
Vive in Toscana
ma sente speciale
più vera e più umana
la terra natale.
incedere lento
gli ortaggi e la frutta
han sapore violento.
Quel sole di fuoco
di colpo riaffiora
non è coprifuoco
si chiama controra.
Bianca di marmo
la chianca risplende
tutto qua è fermo
ferma è la gente.
L'istituzione
anch'essa riposa
la Daunia rimane
bella e sospesa.
Fammn ji da 'qqua
da sta vita e da sta terra
pur inda famigghj è tutt na uerr
fammn ji da 'qqua
terra amer t'em e t'odij
cchiù nd pozz suppurtà [1]
Il sugo stracotto
si spande nel corso
s'attende il gran botto
di Madre Soccorso
Daniela la bomba
la sente già dentro
si sente già in tomba
alla morte va incontro.
Qui in Capitanata
non vuol più restare
la madre ostinata
la vuol maritare.
Suo padre bestemmia
col suo vino rosso
dai campi ritorna
ridotto già all'osso
Fammn ji da 'qqua
da sta vita e da sta terra
pur inda famigghj è tutt na uerr
fammn ji da 'qqua
terra amer t'em e t'odij
cchiù nd pozz suppurtà
A soli dieci anni
Daniela lavora
son tanti gli affanni
così non va a scuola.
Aiuta la madre
già stende la massa
cucina già al padre
si scava la fossa.
Da grande reagisce
scappa di casa
il marito lo sceglie
lo ama e lo sposa.
Vive in Toscana
ma sente speciale
più vera e più umana
la terra natale.
[1] Fammi andar via di qua
da questa vita e da questa terra
anche in famiglia è tutta una guerra
fammi andar via di qua
terra amara ti amo e ti odio
non ti posso più sopportare.
da questa vita e da questa terra
anche in famiglia è tutta una guerra
fammi andar via di qua
terra amara ti amo e ti odio
non ti posso più sopportare.
envoyé par Riccardo Venturi & daniela -k.d.- - 10/6/2017 - 00:30
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Testo e musica di Dante Francani
Lyrics and music by Dante Francani
Paroles et musique de Dante Francani
L'album di Dante Francani è un capolavoro dalla prima all'ultima canzone, stop. Però, se mi è consentito, ho per questa canzone, Terra amer, un'inclinazione particolare. Cantata in italiano con il ritornello in dialetto foggiano stretto, è la storia di una terra amara e bellissima. La Daunia, la provincia di Foggia, la Capitanata. Terra di agricoltura e caporalato, terra amara e dura dalla quale si scappa. Così Daniela, perché questa è la sua storia di povertà e di ribellione. A dieci anni finita la scuola, c'è già da lavorare, da cucinare per il padre che lavora nei campi, affogandosi nel vino e ridotto già a uno scheletro. Poco dopo ci sarà da maritarsi; Daniela scappa di casa. “Fammi andar via di qua, da questa vita e da questa terra, anche in famiglia è tutta una guerra”. Un duro e cupo “odi et amo” e una vita impossibile; Daniela il marito se lo sceglie perché lo ama. Vive in Toscana, ma lontano sente comunque che dalla propria terra non è possibile separarsi. Io non so se Dante Francani, che non è della Daunia ma abruzzese di Atri, abbia immaginato questa storia, oppure se è la storia di una conoscente, di una parente, di una persona di cui gli hanno raccontato. Ma non fa niente; è la storia di tanti e di tante. Di tante terre amare, ammesso e non concesso che ne esistano di dolci. Sfortunatamente non è disponibile un video della canzone, con il suo andamento ripetitivo e pressoché recitato che si scioglie nel ritornello dialettale; contiamo però di metterlo presto a disposizione.[RV]