Τη μια σηκώσαν τη φωνή,
την άλλη τα τουφέκια
κι αυτός 'κοσάχρονο παιδί
τυλίχτηκε φυσέκια.
Και κίνησε στον πόλεμo
και που 'κλαιγε η γριά του
και του `λεγε σιγά στ’ αυτί
για την αποκοτιά του.
Οι στρατιώτες στη σειρά
μιλούσαν για τα κάστρα
μ’ αυτός κοιτούσε τα βουνά
και μίλαγε για τ’ άστρα.
Πώς φώτιζαν τα μάτια του
καθώς στη γειτονιά του
φιλούσε κάτω απ’ τη μηλιά
την αγαπητικιά του.
Τη μια του ρίξαν τουφεκιά
την άλλη το μαχαίρι
κι απόμεινε στη ρεματιά
με σύντροφο τ’ αγέρι.
Να του μιλάει για τα παλιά
πως έκλαιγε η γριά του
και του `λεγε σιγά στ’ αυτί
για την αποκοτιά του.
την άλλη τα τουφέκια
κι αυτός 'κοσάχρονο παιδί
τυλίχτηκε φυσέκια.
Και κίνησε στον πόλεμo
και που 'κλαιγε η γριά του
και του `λεγε σιγά στ’ αυτί
για την αποκοτιά του.
Οι στρατιώτες στη σειρά
μιλούσαν για τα κάστρα
μ’ αυτός κοιτούσε τα βουνά
και μίλαγε για τ’ άστρα.
Πώς φώτιζαν τα μάτια του
καθώς στη γειτονιά του
φιλούσε κάτω απ’ τη μηλιά
την αγαπητικιά του.
Τη μια του ρίξαν τουφεκιά
την άλλη το μαχαίρι
κι απόμεινε στη ρεματιά
με σύντροφο τ’ αγέρι.
Να του μιλάει για τα παλιά
πως έκλαιγε η γριά του
και του `λεγε σιγά στ’ αυτί
για την αποκοτιά του.
Contributed by Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" - 2017/4/19 - 08:56
Language: Italian
Traduzione italiana di Riccardo Venturi
19-4-2017 08:57
19-4-2017 08:57
UNA STORIA DI GUERRA
Prima alzarono la voce,
e poi alzarono i fucili
e lui, ragazzo di vent'anni,
si arrotolava cartucce.
E se ne andò alla guerra,
e come piangeva sua madre,
e gli parlava piano nell'orecchio
del suo ardimento.
I soldati in schieramento
parlavano di accampamenti,
però lui guardava i monti
e parlava di stelle.
Come gli brillavano gli occhi
come quando nel suo rione
baciava sotto il melo
la sua innamorata.
Prima gli tirarono una fucilata
e poi con la baionetta,
e restò solo nel burrone
col vento come compagno
A parlargli delle vecchie cose,
di come piangeva sua madre,
di come gli parlava piano nell'orecchio
del suo ardimento.
Prima alzarono la voce,
e poi alzarono i fucili
e lui, ragazzo di vent'anni,
si arrotolava cartucce.
E se ne andò alla guerra,
e come piangeva sua madre,
e gli parlava piano nell'orecchio
del suo ardimento.
I soldati in schieramento
parlavano di accampamenti,
però lui guardava i monti
e parlava di stelle.
Come gli brillavano gli occhi
come quando nel suo rione
baciava sotto il melo
la sua innamorata.
Prima gli tirarono una fucilata
e poi con la baionetta,
e restò solo nel burrone
col vento come compagno
A parlargli delle vecchie cose,
di come piangeva sua madre,
di come gli parlava piano nell'orecchio
del suo ardimento.
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[1966]
Στίχοι: Γιάννης Κακουλίδης
Μουσική: Νότης Μαυρουδής
'Αλμπουμ: Τραγουδά η Αρλέτα
Testo: Giannis Kakoulidis
Musica: Notis Mavroudìs
Album: Τραγουδά η Αρλέτα (“Canta Arleta”)
Nel febbraio del 1966, in alcuni locali underground ateniesi (in particolare la Buite Esperides di Giannis Argyris e l'Apanemia di Giorgos Zografos) esordì, con la sua chitarra e le sue canzoni, una ragazzina ventunenne che ne dimostrava ancor meno, tranne che nella voce. Era l'inizio della “New Wave greca” (Νέο Κύμα, Neo Kyma), ispirata, come in tutto il resto del mondo, alle ballate blues e country americane e occidentali in genere. Divenne rapidamente la musica preferita dei giovani intellettuali greci, ed i locali ateniesi ne divennero i santuari; non tardarono ad accorgersene, e ad “infilarcisi”, personaggi come Mikis Theodorakis, Manos Hatzidakis e Stavros Xarchakos. La ragazzina ventunenne col viso paffutello da sedicenne aveva un ellenicissimo ed impegnativo nome, Ariadni Nikoleta Tsapra (Αριάδνη Νικολέτα Τσάπρα); nell'aprile dello stesso anno 1966 pubblicò, presso la casa discografica Lyra, il suo primo album di canzoni, alcune delle quali scritte da lei stessa: Τραγουδά η Αρλέτα (“Canta Arleta”); Arleta era il nome d'arte che s'era scelta, dal francese “Arlette”. Questa Storia di guerra è la prima canzone di quell'album, scritta da Giannis Kakoulidis e musicata da Notis Mavroudìs. [RV]