Malas noticias en la radio
Ya viene dicen los diarios,
con sólo apretar un botón
el kiosco va a hacer explosión.
Cuidado ya está aquí la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Los azules culpan a los negros,
los verdes a los amarillos.
Los rojos gritan: "¡ me defiendo!"
Los verdes dicen: "yo no he sido".
Y mientras tanto tú, cambiando de champú.
Cuando va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Cuidado ya está aquí la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Los políticos estrechan sus manos,
los generales brindan con champán,
y tú llorando porque tu amor te ha dejado,
o haciendo régimen para adelgazar.
¿Que ganas con ahorrar?
Si vamos a volar
Por los aires en la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Cuidado ya está aquí la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Ya viene dicen los diarios,
con sólo apretar un botón
el kiosco va a hacer explosión.
Cuidado ya está aquí la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Los azules culpan a los negros,
los verdes a los amarillos.
Los rojos gritan: "¡ me defiendo!"
Los verdes dicen: "yo no he sido".
Y mientras tanto tú, cambiando de champú.
Cuando va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Cuidado ya está aquí la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Los políticos estrechan sus manos,
los generales brindan con champán,
y tú llorando porque tu amor te ha dejado,
o haciendo régimen para adelgazar.
¿Que ganas con ahorrar?
Si vamos a volar
Por los aires en la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Cuidado ya está aquí la Tercera Guerra Mundial.
Muy pronto va a estallar la Tercera Guerra Mundial.
Langue: italien
Versione italiana di Riccardo Venturi
GUERRA MONDIALE
Brutte notizie alla radio,
sta arrivando, dicono i giornali.
Pigiando solo un bottone
Tutta la baracca salta per l'aria.
Attenti, sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Gli azzurri danno la colpa ai neri,
i verdi la danno ai gialli.
I rossi urlano: "Mi difendo!"
I verdi dicono: "Io non sono stato".
E nel frattempo tu stai a cambià' lo sciampo.
Quando scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Attenti, sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
I politici si fan strette di mano,
i generali brindano con lo champagne,
e tu che fai? Piangi perché il tuo amore t'ha lasciato
oppure fai una dieta per diventare più carina.
Che te ne fai di risparmiare,
se, tanto, salteremo
tutti in aria nella Terza Guerra Mondiale?
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Attenti, sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Brutte notizie alla radio,
sta arrivando, dicono i giornali.
Pigiando solo un bottone
Tutta la baracca salta per l'aria.
Attenti, sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Gli azzurri danno la colpa ai neri,
i verdi la danno ai gialli.
I rossi urlano: "Mi difendo!"
I verdi dicono: "Io non sono stato".
E nel frattempo tu stai a cambià' lo sciampo.
Quando scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Attenti, sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
I politici si fan strette di mano,
i generali brindano con lo champagne,
e tu che fai? Piangi perché il tuo amore t'ha lasciato
oppure fai una dieta per diventare più carina.
Che te ne fai di risparmiare,
se, tanto, salteremo
tutti in aria nella Terza Guerra Mondiale?
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
Attenti, sta arrivando la Terza Guerra Mondiale.
Presto scoppierà la Terza Guerra Mondiale.
LA TERZA GUERRA MONDIALE? MA E’ IN CORSO DA TEMPO
Gianni Sartori
Un documento dell’Accademia della Modernità Democratica parla esplicitamente di Terza Guerra Mondiale già in atto
O almeno è quanto si sosteneva in una brochure di 38 pagine (“Possibilità e pericoli della terza guerra mondiale”) pubblicata in gennaio dall’Accademia della Modernità Democratica.
Sempre, beninteso che non si tratti ormai della quarta (ricordate quanto diceva negli anni novanta il comandante Marcos?).
Tale Accademia (https://democraticmodernity.com/) si presenta come“un organismo autonomo di investigazione, riflessione e diffusione della lotta del popolo Curdo”. Nel documento si considerano vari ambiti e aspetti (teorici, politici, strategici…) con cui analizzare l’attuale “complessa crisi di civilizzazione” attraversata dal genere umano. Senza escludere il rischio di una possibile sua estinzione.
Partendo dal presupposto che in realtà “la terza guerra mondiale è già in corso”, pur differenziandosi dalle due precedenti. In quanto si sviluppa sia sul piano geografico- temporale che nei metodi, almeno apparentemente, attraverso una molteplicità di conflitti indipendenti tra loro (sempre apparentemente). A corrente alternata, sia per intensità che per localizzazione.
Il documento individua cinque elementi costituivi, veri indicatori:
guerre di lunga durata a (relativamente) bassa intensità (v. Afghanistan, Somalia, Libia, Siria, Irak, Yemen, Ucraina…). Conflitti nel corso dei quali vengono distrutti non solo le strutture statali, ma anche il tessuto sociale stesso;
b) guerre economiche attraverso l’imposizione di dazi, divieti di importazione, sanzioni globali…con cui i vari contendenti cercano di piegarsi vicendevolmente. A tal fine alcuni Stati (Cina, Russia Unione Europea, Stati Uniti, Gran Bretagna…) farebbero uso di molteplici strumenti (economici, mediatici, politici, militari…senza escludere quelli biologici);
c) alleanze flessibili (a “geometria variabile”, già sperimentata nella strumentalizzazione di alcuni movimenti indipendentisti) a livello sia militare che economico e politico. Vedi il conflitto in Ucraina tra USA e Russia, mentre in Siria le due potenze non esitano coordinarsi a livello militare (in particolare contro Isis e tenendo relativamente sotto controllo, molto relativamente, la pressione di Ankara).
4) l’uso dei mezzi di comunicazione come arma ideologica (ma questa non è certo una novità) favorendo una generale omogeneizzazione (e omologazione) di abitudini, culture, stili di vita.
5) ormai parte integrante di questa terza guerra mondiale (almeno potenzialmente, ma in parte già utilizzate) anche la guerra biologica, la guerra chimica, le armi nucleari tattiche…
Per concludere ricordando la recente epidemia di Covid-19, funzionale all’ulteriore deterioramento della coesione sociale e delle possibilità di autogoverno popolare a causa della paura, della diffidenza generalizzata, della mancanza di sicurezza. Sul ciglio del precipizio, masse ormai totalmente sotto vigilanza tecnologica, isolate e sradicate, sotto controllo e impossibilitate a comprendere (non parliamo di opporsi) le strategie di militarizzazione poste in atto dagli Stati.
Una visione troppo pessimista, catastrofista?
Ovviamente la percezione di quanto sta accadendo (o meglio: è già accaduto) è diversa per chi vive quotidianamente sotto le bombe, esposto alle aggressioni di eserciti e milizie. Sarebbe comunque il caso di pensarci finché - forse - siamo ancora in tempo. E i Curdi, con la loro lunga esperienza, avrebbero qualcosa da insegnarci.
Gianni Sartori
Gianni Sartori
Un documento dell’Accademia della Modernità Democratica parla esplicitamente di Terza Guerra Mondiale già in atto
O almeno è quanto si sosteneva in una brochure di 38 pagine (“Possibilità e pericoli della terza guerra mondiale”) pubblicata in gennaio dall’Accademia della Modernità Democratica.
Sempre, beninteso che non si tratti ormai della quarta (ricordate quanto diceva negli anni novanta il comandante Marcos?).
Tale Accademia (https://democraticmodernity.com/) si presenta come“un organismo autonomo di investigazione, riflessione e diffusione della lotta del popolo Curdo”. Nel documento si considerano vari ambiti e aspetti (teorici, politici, strategici…) con cui analizzare l’attuale “complessa crisi di civilizzazione” attraversata dal genere umano. Senza escludere il rischio di una possibile sua estinzione.
Partendo dal presupposto che in realtà “la terza guerra mondiale è già in corso”, pur differenziandosi dalle due precedenti. In quanto si sviluppa sia sul piano geografico- temporale che nei metodi, almeno apparentemente, attraverso una molteplicità di conflitti indipendenti tra loro (sempre apparentemente). A corrente alternata, sia per intensità che per localizzazione.
Il documento individua cinque elementi costituivi, veri indicatori:
guerre di lunga durata a (relativamente) bassa intensità (v. Afghanistan, Somalia, Libia, Siria, Irak, Yemen, Ucraina…). Conflitti nel corso dei quali vengono distrutti non solo le strutture statali, ma anche il tessuto sociale stesso;
b) guerre economiche attraverso l’imposizione di dazi, divieti di importazione, sanzioni globali…con cui i vari contendenti cercano di piegarsi vicendevolmente. A tal fine alcuni Stati (Cina, Russia Unione Europea, Stati Uniti, Gran Bretagna…) farebbero uso di molteplici strumenti (economici, mediatici, politici, militari…senza escludere quelli biologici);
c) alleanze flessibili (a “geometria variabile”, già sperimentata nella strumentalizzazione di alcuni movimenti indipendentisti) a livello sia militare che economico e politico. Vedi il conflitto in Ucraina tra USA e Russia, mentre in Siria le due potenze non esitano coordinarsi a livello militare (in particolare contro Isis e tenendo relativamente sotto controllo, molto relativamente, la pressione di Ankara).
4) l’uso dei mezzi di comunicazione come arma ideologica (ma questa non è certo una novità) favorendo una generale omogeneizzazione (e omologazione) di abitudini, culture, stili di vita.
5) ormai parte integrante di questa terza guerra mondiale (almeno potenzialmente, ma in parte già utilizzate) anche la guerra biologica, la guerra chimica, le armi nucleari tattiche…
Per concludere ricordando la recente epidemia di Covid-19, funzionale all’ulteriore deterioramento della coesione sociale e delle possibilità di autogoverno popolare a causa della paura, della diffidenza generalizzata, della mancanza di sicurezza. Sul ciglio del precipizio, masse ormai totalmente sotto vigilanza tecnologica, isolate e sradicate, sotto controllo e impossibilitate a comprendere (non parliamo di opporsi) le strategie di militarizzazione poste in atto dagli Stati.
Una visione troppo pessimista, catastrofista?
Ovviamente la percezione di quanto sta accadendo (o meglio: è già accaduto) è diversa per chi vive quotidianamente sotto le bombe, esposto alle aggressioni di eserciti e milizie. Sarebbe comunque il caso di pensarci finché - forse - siamo ancora in tempo. E i Curdi, con la loro lunga esperienza, avrebbero qualcosa da insegnarci.
Gianni Sartori
Gianni Sartori - 20/5/2024 - 20:25
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(Manolo Tena)