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Pornostar

Massimo Chiacchio
Langue: italien


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[2006]
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"

Massimo Chiacchio.
Massimo Chiacchio.


Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi

La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore, Vittorio Merlo, che comparve nel locale un signore di mezz'età, dall'aria un po' svagata e un po' gentile. In quel preciso frangente ero addormentato sul tavolo, in preda a chissà quali fumi alcolici; quando me lo presentarono, qualcuno mi fece: "Riccardo, questo è Massimo Chiacchio, il cantautore". Alzai la testa per un attimo, e proruppi in un "Cosa?!?! Il cantautore Càcchio..?!?!?"

Mi sa che il buon Massimo ci deve essere vagamente abituato, e se per caso leggesse colgo l'occasione per chiedergli scusa. Saltiamo a iersera. Sempre a Firenze, all'ex manicomio di San Salvi, in occasione del concerto (bellissimo) di Andrea Parodi, Ron LaSalle e Massimiliano Larocca. Prima dell'inizio, sulla porta, chi ti trovo, dopo tre anni? Massimo Chiacchio. Ed è una cosa del tutto naturale, visto che Massimiliano Larocca ha cantato in una canzone del suo ultimo album, e che i due si conoscono bene. La memoria ce la ho buona, ma a volte ha qualche inceppo; così, invece di chiamarlo Massimo lo chiamo Paolo. Ma si ricorda dell'Osteria delle Riffe, anche se fortunatamente non mi ricollega a quello che gli diede di cantautore Càcchio. Comincia il concerto; ad un certo punto, Massimo Chiacchio viene invitato sul palco a cantare un paio delle sue canzoni, e la prima che esegue è proprio questa "Pornostar". "Visto che la serata ha un andamento serio", esordisce, "canterò questa canzone, che è una canzone contro la guerra". Si rizzano immediatamente le antenne del Venturi, già allertato dall'Adriana qualche giorno prima in una parte del sito che nessuno vedrà mai, quella delle "chiacchiere", detta anche "quel che c'è dietro le CCG e non avete mai osato chiedere" (una pagina "di servizio" riservata agli amministratori del sito dove ci scambiamo opinioni e ogni sorta di ciàccole, maldicenze, puttanate &c &c), mediante una comunicazione chiacchio-larocchesca proprio su "Sasso".

E così Massimo Chiacchio canta questa canzone, dicendo che parla di libertà. Anzi, della Libertà, o meglio della Statua della Libertà. E' lei la Pornostar. A Massimo Chiacchio vorremmo dire grazie anche e soprattutto per la canzone che ha cantato dopo, Lady Day, dedicata a Billie Holiday. Quella è una canzone straordinaria.
Da questo cielo di ferro il pilota centra l’obiettivo
dritto in verticale su questo popolo cattivo
preme il grilletto e la caramella vola
la caramella della pace che sa di coca cola

E’ meccanico il suo cuore è lui il pilota ad ore
lascerà tracce di sangue sopra i resti del dolore
è il prodotto deperibile è il fascista balneare
è la fiaccola distratta della pornostar in cima al mare

Ha un codice segreto è tatuato sul suo cuore
istruito alla volgarità ed allo scoppio del motore
non ha memoria di altri luoghi, macerie di un lampo
dall’alto sembra quasi un videogioco e non c’è scampo

Il ragazzo sarà riconsegnato in abiti puliti ai suoi tramonti,
allucinogeni al discount ed orizzonti fluorescenti:
il cielo al neon programmato dal sogno americano
e ricordi sospesi tra MTV ed il Corano

envoyé par Riccardo Venturi - 9/2/2007 - 11:42


Grazie Riccardo!....per il "cacchio" hai ragione...ci sono abituato...e grazie per la "mezza età"...fra qualche giorno sono 60!!!

(Massimo Chiacchio)

Caro Massimo, prima di tutto tanti auguri di buon compleanno; ti dirò, seppure i miei anni siano ancora discretamente meno dei tuoi 60, anche il sottoscritto vede la mezz'età non più tanto lontana, anzi. Si dice sempre: "L'importante è lo spirito!"; in effetti, l'importanza di certi bei vini chiantigiani aumenta notevolmente con il passar degli anni. Trovandomi per qualche giorno in Isvìzzera, non posso levare il calice fisicamente, ma lo faccio idealmente. Grazie per questo tuo intervento, e grazie per le tue canzoni. Speriamo che non passino altri tre anni prima di rivederci! [RV]

26/2/2007 - 18:07


Buonasera,
non mi intendo di musica, ma visto il nome uguale ( il che non è semplice) al mio le Auguro Buone Feste e un Felice NATALE!!!
Scusi per la mia intromissione...


Massimo Chiacchio

massimo chiacchio - 23/12/2009 - 22:25




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