Come all you poor & honest people
If you would like to understand
And listen to a sad, sad story
Of happenings in th1s awful land.
A story of a brutal murder,
Done by a rich and powerful man,
Who beat to death a maid of colour,
With stylish cane held in his hand.
Hattie Carroll, an honest worker
Left her home that fateful day
But little did she stop to ponder
That she would never draw her pay.
She went to work that cold gray evening
As she had often done before
Serving food & drink to rich men
At the big hotel in Baltimore.
The big man pounded on the table,
She hardly heard what he did say,
When Hattie went to get his order,
He took his cane and flailed away.
She bent down & then she staggered
Her eyes could barely see the lights
But no one turned a hand to help her
It was a ball for socialites.
They took her to a place called Mercy
The doctor checked & shook his head
There's nothing now I can do/her
Alas she was already dead.
The church was crowded at the funeral
Good people mourn, her children weep
She left a family filled with sorrow
And to us all a pledge to keep.
A pledge that we shall end such sadness,
Brought on by men of powerful name,
Nor ever forget this honest mother,
For we must end this awful shame!
If you would like to understand
And listen to a sad, sad story
Of happenings in th1s awful land.
A story of a brutal murder,
Done by a rich and powerful man,
Who beat to death a maid of colour,
With stylish cane held in his hand.
Hattie Carroll, an honest worker
Left her home that fateful day
But little did she stop to ponder
That she would never draw her pay.
She went to work that cold gray evening
As she had often done before
Serving food & drink to rich men
At the big hotel in Baltimore.
The big man pounded on the table,
She hardly heard what he did say,
When Hattie went to get his order,
He took his cane and flailed away.
She bent down & then she staggered
Her eyes could barely see the lights
But no one turned a hand to help her
It was a ball for socialites.
They took her to a place called Mercy
The doctor checked & shook his head
There's nothing now I can do/her
Alas she was already dead.
The church was crowded at the funeral
Good people mourn, her children weep
She left a family filled with sorrow
And to us all a pledge to keep.
A pledge that we shall end such sadness,
Brought on by men of powerful name,
Nor ever forget this honest mother,
For we must end this awful shame!
Contributed by dq82 - 2016/10/26 - 18:03
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Broadsides #23 marzo 1963
Musica di sua figlia Hedy West da Broadsides #26 maggio 1963
Più tardi, nei locali dell’albergo, la polizia trova il bastone di William Zantzinger spezzato in tre tronconi, presumibilmente da lui stesso. Zantzinger e sua moglie, Jane Elson Duvall, reagiscono violentemente ai poliziotti che li interrogano, arrivando a fare a pugni. Vengono portati alla stazione di polizia e accusati di resistenza a pubblico ufficiale. Jane Duvall viene rilasciata dopo aver pagato una cauzione di 28 dollari. William Zantzinger viene trattenuto tutta la notte e appare davanti al giudice la mattina dopo. Si dichiara non colpevole ed è rilasciato grazie a una cauzione di 600 dollari. Alle nove e quindici della stessa mattina Hattie Carroll muore al Mercy Hospital senza aver ripreso conoscenza. La causa della morte viene attribuita ad emorragia cerebrale causata dai colpi ricevuti. Sembra che i documenti dell’ospedale parlino di colpi alla testa, mentre precedenti testimonianze riferivano di colpi al collo e alle spalle; può darsi che il referto sia stato compilato in fretta, e naturalmente non si può decidere in questa sede se la morte fu causata da emorragia o da infarto, come sostiene Vites (ma non capisco su che base lo affermi, visto che Heylin dice solo che Hattie Carroll “morì la mattina seguente” [she died the following morning], senza specificare la causa della morte). Un articolo del Washington Post dell’1 febbraio 2004, firmato da Susan Gervasi, e che citerò ancora, conferma la versione dell’emorragia cerebrale (parla di “stroke”). Non appena la polizia apprende della morte di Hattie Carroll emette l’ordine di arrestare William Zantzinger con l’accusa di omicidio di primo e di secondo grado. Zantzinger è arrestato alcuni giorni dopo.
Il processo ha luogo nel giugno del 1963. Una corte composta di tre giudici conclude che Zantzinger è colpevole di omicidio preterintenzionale, facendo cadere le accuse di omicidio di primo e secondo grado. Il 28 agosto 1963 William Zantzinger viene condannato a una multa di 625 dollari e a sei mesi di carcere, che però inizia a scontare il 15 settembre 1963 perché gli viene lasciato il tempo di completare la raccolta di tabacco nella sua piantagione di Mount Victoria. Tre mesi dopo, alcuni giorni prima di Natale, viene rilasciato definitivamente per buona condotta. Sembra che successivamente abbia pagato un compenso di 25.000 dollari alla famiglia di Hattie Carroll.
Dylan viene a sapere del caso da due fonti: un articolo di Roy H. Wood, intitolato “Un danaroso violento uccide una donna di colore madre di dieci figli” [“Rich Brute Slays Negro Mother of 10”], uscito su un quotidiano (può darsi che fosse “The Baltimore Sun” del 10 febbraio 1963, ma non sono sicuro). L”articolo era stato fotografato e ristampato sulla rivista “Broadside”, n. 23, marzo 1963, a commento della canzone di Don West, “Ballad of Hattie Carroll” (Dylan, come si vede, non è il primo ad aver scritto una canzone sulla morte di Hattie Carroll, anche se ora nessuno si ricorda più della canzone di Don West). All’epoca di quel primo articolo, il processo a Zantzinger non era ancora stato celebrato.
La seconda fonte è un articolo apparso sul “New York Times” il 29 agosto 1963, intitolato “Possidente condannato per la morte di una cameriera” [“Farmer Sentenced in Barmaid’s Death”], dal quale si ricavano la maggior parte delle informazioni che sono poi circolate sul caso, e che sono state utilizzate da Andy Gill nel suo “Don’t Think Twice, It’s All Right – Bob Dylan: The Early Years (Thunder’s Mouth Press 1998), da Todd Harvey in “The Formative Dylan: Transmission and Stylistic Influences, 1961-1963” (The Scarecrow Press 2001) e dall’anonimo autore dell’articolo “1960s: William Zantzinger Did Kill Poor Hattie Carroll”, pubblicato su “The Telegraph” e ristampato in “All Across the Telegraph: A Bob Dylan Handbook”, a cura di Michael Gray e John Bauldie (Sidgwick & Jackson 1987).
Alessandro carrera su Maggie'sFarm
Qui un'approfondita disamina della storia di Hattie Carroll (in inglese)