Fratelli d’Italia
L’Italia s’è desta
Del lauro di Bruno (1)
S’adorna la testa
Lo spirto di Dante
Le aleggia d’intorno
Venuto gli è il giorno
Che Pietro cadrà. (2)
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Le infamie di Guzman (3)
Di Roma gli orrori
Son queste dei papi
Di Cristo gli allori
Alfonso e Tomaso
Lojola e Teresa (4)
Splendor della chiesa
Sull’are essi son.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Delitti e rapine
Di Borgia e Farnese (5)
Di cent’altri papi
Son queste le imprese
Gli orrori di Lutezia (6)
Le stragi Albigesi
Gli scempi valdesi
Son glorie immortal.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Nel secolo nostro
Son cherchi bizzarri (7)
Don Riva e don Longo
Don Porcu, don Zarri
Vittozzi e fra’ Burgo
Nel padre Ceresa (8)
Di Cristo la Chiesa
Rifulge d’onor.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Son templi Varazze
Pallanza ed Albano
Frascati, Villorba
Vicenza e Milano
Venezia e Messina
Bologna e Clusone
Nel turpe ogni azione
Del chiostro calcò.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Al dogma, la fede
Gli scritti e i misteri
Distruggon nell’uomo
Gli istinti più fieri
Su, popolo imbelle
Deh, vinci il ribrezzo
Disperdi anche il lezzo
Che il prete lasciò.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
L’Italia s’è desta
Del lauro di Bruno (1)
S’adorna la testa
Lo spirto di Dante
Le aleggia d’intorno
Venuto gli è il giorno
Che Pietro cadrà. (2)
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Le infamie di Guzman (3)
Di Roma gli orrori
Son queste dei papi
Di Cristo gli allori
Alfonso e Tomaso
Lojola e Teresa (4)
Splendor della chiesa
Sull’are essi son.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Delitti e rapine
Di Borgia e Farnese (5)
Di cent’altri papi
Son queste le imprese
Gli orrori di Lutezia (6)
Le stragi Albigesi
Gli scempi valdesi
Son glorie immortal.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Nel secolo nostro
Son cherchi bizzarri (7)
Don Riva e don Longo
Don Porcu, don Zarri
Vittozzi e fra’ Burgo
Nel padre Ceresa (8)
Di Cristo la Chiesa
Rifulge d’onor.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Son templi Varazze
Pallanza ed Albano
Frascati, Villorba
Vicenza e Milano
Venezia e Messina
Bologna e Clusone
Nel turpe ogni azione
Del chiostro calcò.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
Al dogma, la fede
Gli scritti e i misteri
Distruggon nell’uomo
Gli istinti più fieri
Su, popolo imbelle
Deh, vinci il ribrezzo
Disperdi anche il lezzo
Che il prete lasciò.
Su presto marciamo
Solidali noi siamo
Del laico pensier
(1) Si tratta ovviamente di Giordano Bruno
(2) Pietro inteso come il papa
(3) Domenico di Guzmán (1170-1221), fondatore dell’ordine dei Frati Predicatori, comunemente detti Domenicani. Fu protagonista del tentativo pacifico di convertire i catari nella Francia meridionale ma poi, come sappiamo, la parola passò presto alle armi e nel 1208 papa Innocenzo III bandì una crociata che si concluse solo molti anni dopo. Domenico di Guzmán però non fu mai direttamente coinvolto nelle stragi che, anzi, condannò. I Domenicani furono incaricati dell’Inquisizione da papa Gregorio IX solo alcuni anni dopo la morte di Domenico ma egli viene spesso indicato come l’iniziatore del fenomeno per via di un quadro del pittore quattrocentesco Pedro Berruguete che ritrae Domenico di Guzmán mentre presiede un tribunale dell’Inquisizione.
(4) Forse Alfonso è Alfonso di Poitiers, uno dei protagonisti della crociata contro gli Albigesi; Tomaso e Tommaso d’Aquino, il teologo fautore della supremazia della religione su ogni campo della conoscenza; Lojola è Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù e protagonista della Controriforma cattolica; Teresa è Teresa d’Avila, la mistica fondatrice dell’ordine dei Carmelitani Scalzi e anche lei protagonista della Controriforma.
(5) Borgia e Farnese sono due famiglie tra le più influenti d'Italia nel XV e XVI, annoverando anche alcuni pontefici tra i più avidi, nepotisti e assai poco inclini alla castità che la Chiesa pretenderebbe dai suoi ministri.
(6) Lutezia (Lutetia Parisiorum) è l’antico nome di Parigi in età gallica e romana (“a Lutezia non è male / Ninì pelle di cinghiale”, cantano spesso Asterix ed Obelix…). “Gli orrori di Lutezia” sono quelli della “notte di San Bartolomeo” del 1572, quando a Parigi i cattolici massacrarono gli ugonotti.
(7) arcaico per chierici.
(8) Nel 1907-08, i preti torinesi don Giovanni Riva e don Giuseppe Longo furono coinvolti in uno scandalo perché avrebbero incoraggiato e sostenuto tal Giuseppina Fumagalli, una tizia che si spacciava per suora e fondatrice di un’inesistente congregazione religiosa nella quale “assisteva” bimbe delle famiglie più povere… Giovanni Alberto Ceresa è stato un religioso, rettore di un monastero dei Barnabiti a Monza, che nel 1873 fu condannato a dieci anni di reclusione per pedofilia, per aver abusato di alcuni suoi alunni… Ignoro chi siano le altre figure indicate nella strofa.
(2) Pietro inteso come il papa
(3) Domenico di Guzmán (1170-1221), fondatore dell’ordine dei Frati Predicatori, comunemente detti Domenicani. Fu protagonista del tentativo pacifico di convertire i catari nella Francia meridionale ma poi, come sappiamo, la parola passò presto alle armi e nel 1208 papa Innocenzo III bandì una crociata che si concluse solo molti anni dopo. Domenico di Guzmán però non fu mai direttamente coinvolto nelle stragi che, anzi, condannò. I Domenicani furono incaricati dell’Inquisizione da papa Gregorio IX solo alcuni anni dopo la morte di Domenico ma egli viene spesso indicato come l’iniziatore del fenomeno per via di un quadro del pittore quattrocentesco Pedro Berruguete che ritrae Domenico di Guzmán mentre presiede un tribunale dell’Inquisizione.
(4) Forse Alfonso è Alfonso di Poitiers, uno dei protagonisti della crociata contro gli Albigesi; Tomaso e Tommaso d’Aquino, il teologo fautore della supremazia della religione su ogni campo della conoscenza; Lojola è Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù e protagonista della Controriforma cattolica; Teresa è Teresa d’Avila, la mistica fondatrice dell’ordine dei Carmelitani Scalzi e anche lei protagonista della Controriforma.
(5) Borgia e Farnese sono due famiglie tra le più influenti d'Italia nel XV e XVI, annoverando anche alcuni pontefici tra i più avidi, nepotisti e assai poco inclini alla castità che la Chiesa pretenderebbe dai suoi ministri.
(6) Lutezia (Lutetia Parisiorum) è l’antico nome di Parigi in età gallica e romana (“a Lutezia non è male / Ninì pelle di cinghiale”, cantano spesso Asterix ed Obelix…). “Gli orrori di Lutezia” sono quelli della “notte di San Bartolomeo” del 1572, quando a Parigi i cattolici massacrarono gli ugonotti.
(7) arcaico per chierici.
(8) Nel 1907-08, i preti torinesi don Giovanni Riva e don Giuseppe Longo furono coinvolti in uno scandalo perché avrebbero incoraggiato e sostenuto tal Giuseppina Fumagalli, una tizia che si spacciava per suora e fondatrice di un’inesistente congregazione religiosa nella quale “assisteva” bimbe delle famiglie più povere… Giovanni Alberto Ceresa è stato un religioso, rettore di un monastero dei Barnabiti a Monza, che nel 1873 fu condannato a dieci anni di reclusione per pedofilia, per aver abusato di alcuni suoi alunni… Ignoro chi siano le altre figure indicate nella strofa.
envoyé par Bernart Bartleby - 26/10/2016 - 09:55
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Sull’aria dell’Inno di Mameli, testo reperito in un quaderno manoscritto di canzoni compilato da Emilio Grosso, operaio tessile di Vallemosso (Vercelli)
In “Le ciminiere non fanno più fumo - Canti e memorie degli operai torinesi”, a cura di Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli, Alberto Lovatto, Donzelli 2008.