Ma Pippo, Pippo non lo sa
che quando passa ride tutta la città
e le sartine,
dalle vetrine,
gli fan mille mossettine.
Ma lui con grande serietà
saluta tutti, fa un inchino e se ne va,
si crede bello
come un Apollo
e saltella come un pollo.
Sopra il cappotto porta la giacca
e sopra il gilè la camicia.
Sopra le scarpe porta le calze,
non ha un botton
e con le stringhe tien su i calzon.
Ma Pippo, Pippo non lo sa
e serio, serio se ne va per la città,
si crede bello
come un Apollo
e saltella come un pollo.
che quando passa ride tutta la città
e le sartine,
dalle vetrine,
gli fan mille mossettine.
Ma lui con grande serietà
saluta tutti, fa un inchino e se ne va,
si crede bello
come un Apollo
e saltella come un pollo.
Sopra il cappotto porta la giacca
e sopra il gilè la camicia.
Sopra le scarpe porta le calze,
non ha un botton
e con le stringhe tien su i calzon.
Ma Pippo, Pippo non lo sa
e serio, serio se ne va per la città,
si crede bello
come un Apollo
e saltella come un pollo.
inviata da Bernart Bartleby - 18/10/2016 - 09:18
anche se il suo autore rivelò nel 62 che la canzone in realtà era dedicata a Pippo Barzizza, quando uscì, il regime, ancor prima che il popolo, la interpretò come una parodia degli atteggiamenti tronfi e ridicoli di Starace. Tipico di ogni regime, ma anche dei politici attuali, avere l'orticaria per l'ironia vera o immaginaria.
Con l'ironia invece non ha nulla a che fare la pubblicazione della foto del cadavere trucidato di Starace, con le didascalie 'prima' e 'dopo'. Ha a che vedere semmai col pessimo gusto. La canzonetta fu utilizzata per sbeffeggiare il gerarca all'apice del potere, non certo per maramaldeggiare sul suo cadavere. Pubblicarla non rende onore a un sito interessante che si autodefinisce 'contro la guerra'
Con l'ironia invece non ha nulla a che fare la pubblicazione della foto del cadavere trucidato di Starace, con le didascalie 'prima' e 'dopo'. Ha a che vedere semmai col pessimo gusto. La canzonetta fu utilizzata per sbeffeggiare il gerarca all'apice del potere, non certo per maramaldeggiare sul suo cadavere. Pubblicarla non rende onore a un sito interessante che si autodefinisce 'contro la guerra'
xavier - 18/2/2018 - 09:41
Caro xavier, nessuno ha dileggiato nessuno o maramaldeggiato su alcuno.
Le foto sono senza commento.
La vita e la Storia hanno sempre un prima e un dopo.
Quanto al gusto, non tutti sono alla menta.
Quanto alle CCG/AWS, ti sarai accorto che non è soltanto un sito "contro la guerra", che è a libera contribuzione ed amministrato. Se gli anninistratori avessero riscontrato qualcosa così di "pessimo gusto" da risultare impubblicabile, l'avrebbero rimossa subito.
Saluti
Le foto sono senza commento.
La vita e la Storia hanno sempre un prima e un dopo.
Quanto al gusto, non tutti sono alla menta.
Quanto alle CCG/AWS, ti sarai accorto che non è soltanto un sito "contro la guerra", che è a libera contribuzione ed amministrato. Se gli anninistratori avessero riscontrato qualcosa così di "pessimo gusto" da risultare impubblicabile, l'avrebbero rimossa subito.
Saluti
Bernart Bartleby - 18/2/2018 - 12:23
Qualcuno che sicuramente era tutt'altro che fascista definì macelleria messicana quello che avvenne a Piazzale Loreto.
non saremo mai contro la guerra. Essa alberga in noi ma non sappiamo ammansirla e non riusciremo mai a farlo finchè restiamo nel duale.
Ilaria - 26/8/2018 - 17:04
Mio papà mi ricordava che " Pippo non lo sa " a Milano voleva dileggiare i " Mosquito " che volavano sul nord Italia ...
Claudio Ascari - 13/1/2020 - 22:07
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Parole di Mario Panzeri (1911-1991), milanese, grande paroliere e compositore, e Nino Rastelli (1913-1962), anche lui paroliere.
Musica di Gorni Kramer (1913-1995), indimenticato direttore d'orchestra, compositore, fisarmonicista, contrabbassista, produttore discografico, arrangiatore ed autore televisivo. Non era straniero, ma lombardo, di Rivarolo Mantovano: Gorni era il cognome e Francesco Kramer il nome, in omaggio ad un campione americano di ciclismo dell'epoca.
Interpretata dal Trio Lescano con Silvana Fioresi
Ancora una “canzone della fronda”, anche questa popolarissima.
Se Maramao, perché sei morto? pareva dileggiare il gerarca Costanzo Ciano appena schiattato, e Crapa pelada pareva prendersi gioco niente popò di meno che del DVCE, con “Pippo non lo sa” la canzonatura prendeva di mira l’impettito gerarcone Achille Starace, che aveva l’abitudine di fare grande uso di divise gallonate ed orpellate con cui si pavoneggiava.