Quando noi siamo arrivati
tutte le spie erano deste.
Eppure era alta la notte
e nel silenzio
il pianto dei nostri morti
ci martellava nel cuore.
Ridevano le spie
sotto coperte di danaro
e a noi si gelava l'anima
rossa la pelle di vergogna.
E ora cantiamo spavaldi
noi volontariamente discesi
per non sentire il martello
dei morti
che non sono più nostri.
tutte le spie erano deste.
Eppure era alta la notte
e nel silenzio
il pianto dei nostri morti
ci martellava nel cuore.
Ridevano le spie
sotto coperte di danaro
e a noi si gelava l'anima
rossa la pelle di vergogna.
E ora cantiamo spavaldi
noi volontariamente discesi
per non sentire il martello
dei morti
che non sono più nostri.
envoyé par Bernart Bartleby - 16/9/2016 - 09:41
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Testo pubblicato su “Il Ribelle”, organo di stampa delle Brigate Fiamme Verdi, formazioni partigiane di orientamento cattolico. Brescia, 1 dicembre 1944.
L’anonimo autore si firmava con “Z.” ed era certamente un integrante della formazione partigiana Divisione Fiamme Verdi “Tito Speri” operante nel bresciano e intitolata ad un patriota risorgimentale
Per “presentati” s’intendono i combattenti partigiani che dopo il proclama del 13 novembre 1944, con cui gli Alleati annunciavano l’attestamento sulla Linea Gotica e la sospensione delle operazioni militari per l’arrivo dell’inverno, sfiduciati, stanchi, a corto di viveri e armi, incalzati dai nazi-fascisti, abbandonarono la lotta armata consegnandosi al nemico. Per fortuna il successivo 2 dicembre il comando del Corpo volontari della libertà diramò un comunicato in cui spiegava che l’annuncio alleato non era da interpretarsi come un invito a desistere. Ciò nonostante, la Resistenza nelle valli del nord Italia fu molto indebolita dalla opaca presa di posizione degli Alleati, dalla sospensione delle operazioni aeree di rifornimento, dal rigore dell’inverno e dall’ovvio intensificarsi dei rastrellamenti dei nazi-fascisti, che potevano concentrarsi nel contrasto ai partigiani non dovendo temere le operazioni degli anglo-americani…