Iḥḍered rrwaḥ anruḥ
Tabalizt ger ifassen
Qqimet a leḥbab di slama
A widak i ɣ-iḥemlen
Ma tella teɣzi n leεmer
Ad nuɣal ɣer da ɣur-wen
Ma yella wanda i ɣ-teččur
Smaḥ deg ulawen
Ruḥ nekkni nqeld ak lehna
Abrid ik yehwan tawiḍ-ṭ
Ma trebḥeḍ nerbeḥ merra
Ma teɣliḍ ssmaḥ tewwiḍ-t
Wwḍeɣ ɣer lɣeba ɣelṭeɣ
Mačči akken i-tt-walant wallen-iw
Ɣilleɣ am ṛṛunda ad qemmreɣ
Jebdeɣ teɣli-d tewriqt-iw
Ussan leḥḥun nekk ɣefleɣ
Wten-iyi ṛẓan ifadden-iw
Imi d ddunit sewqeɣ
Ma ccḍeɣ ddnub i yiri-w
Mreḥba s wayen i d-tewwiḍ
A ma yelha ma d-irit
Ma teɣliḍ ɣellin wiyaḍ
Nekkni nṣer-ak tameddit
Tabalizt ger ifassen
Qqimet a leḥbab di slama
A widak i ɣ-iḥemlen
Ma tella teɣzi n leεmer
Ad nuɣal ɣer da ɣur-wen
Ma yella wanda i ɣ-teččur
Smaḥ deg ulawen
Ruḥ nekkni nqeld ak lehna
Abrid ik yehwan tawiḍ-ṭ
Ma trebḥeḍ nerbeḥ merra
Ma teɣliḍ ssmaḥ tewwiḍ-t
Wwḍeɣ ɣer lɣeba ɣelṭeɣ
Mačči akken i-tt-walant wallen-iw
Ɣilleɣ am ṛṛunda ad qemmreɣ
Jebdeɣ teɣli-d tewriqt-iw
Ussan leḥḥun nekk ɣefleɣ
Wten-iyi ṛẓan ifadden-iw
Imi d ddunit sewqeɣ
Ma ccḍeɣ ddnub i yiri-w
Mreḥba s wayen i d-tewwiḍ
A ma yelha ma d-irit
Ma teɣliḍ ɣellin wiyaḍ
Nekkni nṣer-ak tameddit
envoyé par Dq82 - 12/9/2016 - 09:48
Langue: italien
Traduzione italiana da Vermondo Brugnatelli: Le canzoni cabile
ESILIO
Disse “me ne andrò”
Teneva la valigia in mano
“Amici miei, restate in pace
O voi che mi volete bene
Se vivrò abbastanza
Tornerò qui da voi
Se invece morrò prima da qualche parte
Il perdono sia nei vostri cuori”
“Va’: noi ti auguriamo buon viaggio
Percorri la strada che preferisci
Se tu sarai felice saremo felici tutti
Se fallirai sarai scusato”
Eccomi al paese d’emigrazione: che delusione
Non è come lo vedevano i miei occhi
Mi sembra di giocare alle carte
Ho tirato una carta perdente
I giorni passano e io non combino niente Incasso colpi e mi cedono le gambe
Dal momento che ho voluto provare io il mondo
Se fallirò sarà solo colpa mia
Ben venga quello che porterai
che sia buono o sia cattivo
Se fallirai, tanti altri falliscono
Da noi troverai un riparo per la sera
Disse “me ne andrò”
Teneva la valigia in mano
“Amici miei, restate in pace
O voi che mi volete bene
Se vivrò abbastanza
Tornerò qui da voi
Se invece morrò prima da qualche parte
Il perdono sia nei vostri cuori”
“Va’: noi ti auguriamo buon viaggio
Percorri la strada che preferisci
Se tu sarai felice saremo felici tutti
Se fallirai sarai scusato”
Eccomi al paese d’emigrazione: che delusione
Non è come lo vedevano i miei occhi
Mi sembra di giocare alle carte
Ho tirato una carta perdente
I giorni passano e io non combino niente Incasso colpi e mi cedono le gambe
Dal momento che ho voluto provare io il mondo
Se fallirò sarà solo colpa mia
Ben venga quello che porterai
che sia buono o sia cattivo
Se fallirai, tanti altri falliscono
Da noi troverai un riparo per la sera
envoyé par Dq82 - 12/9/2016 - 10:07
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Identitès
La Cabilia è una regione del Nord dell'Algeria, la sua popolazione è non-araba, i cabili hanno avuto un ruolo fondamentale nell'opposizione al colonialismo sin dai tempi dei romani e più recentemente contro i francesi, ma quando l'Algeria è diventata indipendente il cabilo non solo non è stato riconosciuto ma addirittura perseguitato. È diventato lingua ufficiale solo nel 1995 dopo uno sciopero scolastico dell'anno 1994-1995 (tutti gli studenti cabili persero l'anno). Ad oggi la lingua cabila è parlata da circa 5 milioni di persone di cui solo 3 in patria. Questo dimostra come l'esilio/emigrazione per motivi politici siano stati importanti nella storia di questo popolo