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Erin Go Bragh

Peadar Kearney [Peadar Ó Cearnaígh]
Language: English


Peadar Kearney [Peadar Ó Cearnaígh]

List of versions


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(Peadar Kearney [Peadar Ó Cearnaígh])
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Interpreti Wolfe Tones, The Tossers

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Éirinn go Brách si traduce come “Irlanda per sempre” sinonimo dell’identità irlandese. In realtà, non si conosce la precisa origine della parola bragh, in quanto essa non esiste nel vocabolario irlandese: si presume che chi per primo la utilizzò abbia semplicemente sbagliato lo spelling. Bragh, infatti, si può ricondurre sia a breá, che significa “bello”, “splendido”, sia a brách, la cui traduzione è appunto “per sempre”. È tradizionalmente una frase utilizzata come motto del movimento Repubblicano, e si ritrova infatti sulla sua bandiera. Con lo stesso titolo sono state chiamate canzoni diverse scritte non solo in Irlanda ma anche in Scozia. Questa è la canzone scritta nel 1920 da Peadar Kearney

LA RIVOLTA DI PASQUA 1916

La canzone si riferisce alla rivolta di pasqua del 1916 (lunedì 24 aprile) (Easter Rising) e ne commemora gli eroi.
Nella Pasqua del 1916 un manipolo di uomini decide di passare alle armi per proclamare la Repubblica d’Irlanda, l’insurrezione doveva divampare su tutta l’isola ma per una serie di contro-ordini scoppiò solo a Dublino.

Il centro di Dublino dopo l’Easter Rising
Il centro di Dublino dopo l’Easter Rising


UNA SETTIMANA DI GUERRIGLIA

Non fu una battaglia ma una guerriglia urbana (una delle prime nella storia) con pochi irlandesi armati alla meno peggio, circondati dall’esercito inglese che inviava sempre più contingenti a Dublino; inglesi così esacerbati dalle perdite che si misero a fucilare gli uomini civili (e inermi) requisiti nelle case, mano a mano che venivano ripulite dal rastrellamento; inglesi disposti a radere al suolo una città pur di stanare i ribelli.

sapere che essi sognarono e sono morti
e che cosa se non l’eccesso d’amore
li ha disorientai fino a farli morire?
WB YeatsPasqua 1916

L’ordine di arrendersi venne da Pearse dopo una settimana dalla rivolta con il quartier generale General Post Office (un grande edificio neoclassico) cannoneggiato e ridotto ad un ammasso di macerie con gli edifici circostanti.

450 morti: 132 soldati, 63 insorti, 254 civili; oltre 500 feriti, 16 giustiziati.
continua in Terre Celtiche
I’ll sing you a song of a row in the town,
When the green flag went up and the Crown flag came down,
‘Twas the neatest and sweetest thing ever you saw,
And they played that great game they called Erin Go Bragh.

God bless gallant Pearse and his comrades who died
Tom Clark, MacDonagh, MacDiarmada, McBride,
And here’s to James Connolly who gave one hurrah,
And faced the machine guns for Erin Go Bragh.

Now one of our leaders was down in Ringsend,
For the honour of Ireland to hold and defend,
He had no veteran soldiers but volunteers raw
Playing sweet Mauser music for Erin Go Bragh.

Old Ceannt and his comrades like lions at bay,
From the South Dublin Union
poured death and dismay,
But what was then often the entaylors men saw
All the dead karki soldiers on Erin Go Bragh.

A great foreign captain was raving that day,
Saying, “Give me one hour and I’ll blow you away,”
But a big Mauser bullet got stuck in his jaw,
And he died of lead poisoning on Erin Go Bragh.

Glory to Dublin to her renown,
In the long generations her fame will go down,
And our children will tell how their forefathers saw,
The red blaze of freedom in Erin Go Bragh.

Contributed by Cattia Salto - 2016/8/26 - 21:01



Language: Italian

Traduzione di Cattia Salto
IRLANDA LIBERA

Ti canterò la canzone di una lotta [1] in città,
quando la bandiera verde fu innalzata e la bandiera della Corona tirata giù,
fu la cosa più bella e amabile mai vista
e si giocò quel grande gioco [2] detto Erin Go Bragh.

Dio benedica il valoroso Pearse [3] ed i suoi compagni che sono morti
Tom Clark, MacDonagh, MacDiarmada, McBryde, [4]
ed anche a James Connolly che ha gridato evviva,
e affrontato le mitragliatrici per Erin Go Bragh.

Ora, uno dei nostri leader era andato nel Ringsend,
per tenere e difendere l’onore dell’Irlanda,
non aveva soldati veterani ma inesperti volontari [5]
a suonare la musica del Mauser [6] per Erin Go Bragh.

Il vecchio Ceannt e i suoi compagni come leoni tenuti in cattività,
dal South Dublin Union riversarono morte e sgomento,
così ciò che allora videro gli invasori [7] furono
tutti i soldati kaki morti [8] per Erin Go Bragh.

Un grande capitano straniero farneticava quel giorno,
dicendo: “Dammi un’ora e ti spazzo via,” [9]
ma un grosso proiettile Mauser è rimasto bloccato nella sua mascella,
e morì di avvelenamento da piombo per Erin Go Bragh.

Gloria a Dublino e alla sua celebrità
nelle lontane generazioni la sua fama salirà,
e i nostri figli potranno dire come i loro antenati videro,
la fiammata rossa di libertà per Erin Go Braugh.
NOTE

[1] la rivolta di Pasqua

[2] Com’ebbe a dire Nora Connolly, figlia del capo della Citizen Army, «non si deve ritenere che si trattasse di un’operazione suicida, come hanno voluto far credere una certa leggenda e soprattutto la propaganda inglese. Quel giorno mio padre e i suoi compagni giocavano le loro carte per mettere in difficoltà l’impero inglese».

[3] Pádraig (Patrick) Pearse nato a Dublino nel 1879, secondo di quattro fratelli, a diciassette anni si unì alla Gaelic League e nel 1913 entrò nell’Irish Republican Brotherhood per poi diventare capo dell’Irish Volunteer. Fu uno dei comandanti maggiori dell’Easter Rising, e fu lui a leggere la Poblacht na hÉireann, la proclamazione della Repubblica d’Irlanda, sulle scale del General Post Office, davanti ad una folla per la verità un po’ disorientata. Fu giustiziato il 3 maggio 1916.
Il fratello minore William venne condannato a morte pur non avendo partecipato alla rivolta, con l’unica colpa di essere il fratello di Patrick Pearse. Come anche altri familiari dei firmatari della Dichiarazione d’Indipendenza -eroi loro malgrado.

[4] Gli uomini del Governo Provvisorio i quali firmarono il manifesto per proclamare La Repubblica d’Irlanda.
Thomas J. Clarke
Sean Mac Diarmada
Thomas Mac Donagh
P.H. Pearse
Eamonn Ceannt
James Connolly
Joseph Plunkett

[5] “I Volontari Irlandesi” creati nel 1913 sono un corpo di volontari paramilitari, si unirono all’Irish Citizen Army (esercito dei cittadini irlandesi) addestrati da James Connolly.

[6] Mauser sono sia le pistole semiautomatiche che fucili ampiamente utilizzati nella prima guerra mondiale. Non so se abbia voluto evidenziare il coinvolgimento tedesco nella rivolta

[7] Invader men, anche scritto come “And what was their horror when the Englishmen saw” e anche “But what was their wrath when the invaders them saw” “And what was their horror when the invader men saw”.

[8] Si tratta degli uomini della “Sherwood Foresters” che avevano firmato per andare a combattere in Francia sul fronte della Somme. I primi giorni vennero presi di mira come al tiro al piccione dagli irlandesi asserragliati nelle case. Senza contare gli eroici assalti frontali contro le barricate (decisi ovviamente dagli astuti ufficiali dell’alto comando)

[9] All’ondata successiva l’esercito inglese arriva con le mitragliatrici, bombe a mano e carri armati.

Contributed by Cattia Salto - 2016/8/26 - 21:03


Bella, e importante.
Grazie, Cattia Salto.
Saluti

Bernart Bartleby - 2016/8/26 - 22:52


Bernart Bartleby - 2016/8/26 - 22:58


Mi si scusi se sono un po'...intervenuto su questa pagina, in primis per cambiare il titolo della canzone. Non risulta che Peadar Kearney abbia scritto la canzone in gaelico irlandese, ed il suo titolo è nella forma anglicizzata: Erin Go Bragh. E' il motivo, tra le altre cose, per cui il termine “Bragh” non si troverà mai un un dizionario irlandese: la forma anglicizzata (dalla pronuncia /ˌɛrɪn ɡə ˈbrɑː/ e scritta, a volte, persino Erin Go Braugh) è quella che ha ottenuto la maggiore diffusione e per un certo tempo si è trovata scritta persino sulla bandiera dell'Eire (tra le altre cose, nella foto riportata da Bernart Bartleby la si vede abbastanza chiaramente). Ciò non toglie, naturalmente, che la forma originale gaelica sia Éirinn go brách, laddove brách non significa tanto “per sempre”, quanto “eternità, fine dei tempi”. In gaelico, si usa anche la forma bráth, dal medesimo significato; go è una preposizione che significa “fino a”. In realtà, il gaelico standard richiederebbe la forma Éire go brách; Éirinn (da cui l'anglicizzazione Erin, divenuta anche un diffuso nome di persona femminile) è una forma di caso dativo, “all'Irlanda”, che però in un paio di dialetti si usa anche come forma storica di nominativo. L'anglicizzazione “Erin Go Bragh” si trova usata già dal 1847; prima si usavano altre forme “ibride” come Erin go brach.

Immagine del 1798 (di Henry Grattan) con la dicitura Erin go brach
Immagine del 1798 (di Henry Grattan) con la dicitura Erin go brach

Riccardo Venturi (go brách) - 2016/8/28 - 12:55


Grazie Riccardo per aver divelto il ginepraio, in effetti il termine è stato usato come sinonimo di irlandese, irlandesità vedasi la canzone scozzese con lo stesso titolo che racconta la storia di un Highlander scambiato per un irlandese e perciò discriminato nientemeno che nelle Lowlands del suo stesso paese.

Cattia Salto - 2016/9/1 - 15:50




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