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Il 23 novembre 1980

Paolo Pietrangeli
Language: Italian


Paolo Pietrangeli

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Testo tratto da Il Deposito

Irpinia 1980


Il 23 novembre 1980, alle 19.34, un terremoto di 6.5 gradi della scala Richter colpì la zona dell'Irpinia, nel sud Italia, colpendo principalmente la Campania e la Basilicata. Il terremoto provoco circa 2.900 morti, 8.000 feriti e 290.000 sfollati.

Ci furono molte polemiche sui soccorsi, in particolare sui ritardi. Significativa fu l'opera di volontari per aiutare le popolazioni colpite.

C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
Nelle narici l'odore del tabacco
sulle papille il sapore dello smacco
l'attacco, l'attacco, da terra e dal mar
non era previsto, son tutti a scappar.

La cavalleria è sorpresa
la fanteria dispersa
la retrovia si sfracchia
s'inguacchia, s'invoca la fatalità
la terra risucchia dolore e pietà

Vengono presi i cani a fucilate
"Scappate, scappate!"
la notte copre sagome impazzite
"Fuggite, fuggite!"

Chi era il nemico e dove sarà?
Qualcuno ha tradito e ritradirà

Il cappellano prega
il comandante impreca
il caffelatte in tazza
la neve, la guazza, la complicità
nascondono i morti. Facciamo a metà?

Certo perché il paese ora si tende
"Le tende, le tende!"
si risveglia qualcuno che si offende
"le tende, le tende!"

Nessuno si arrende e la resa c'è già
si accende, si vende anche la dignità

C'è carne da cannone, carne d'appalto
carne da intrallazzo
di intrighi a palazzo, il veleno, il pugnale,
difende se stesso il quartier generale.

E adesso chi soccorrerà i soccorsi?
"Son persi, son persi!"
Unghie, spari, ricatti, sangue e morsi
"Dispersi, dispersi!"

Ti prego, ritorna.

Contributed by segnalata da Roberta del Deposito - 2016/8/25 - 22:12


Fate presto

Quarantaquattro anni. In fila per sei, col resto di due.

Me la ricordo quella sera, anche se stavo a casa mia a Coverciano. Quartiere calcistico, e infatti, in cucina già pronti per la cena, si stava guardando una trasmissione sul campionato. Io, mio padre e mia madre. Avevo poco più di diciassette anni. La Fiorentina aveva perso a Como; curioso, proprio domani la Fiorentina gioca a Como. Quasi tutto già pronto in tavola, e infatti ci si mise a mangiare. Null’altro.

Eppure, pochi anni prima, alle nove e cinque della sera mia madre s’era accorta che stava ballando il lampadario in camera sua, e tirò un urlo: “Oh, il terremoto!” Corse mio padre e il lampadario ballava ancora. Il terremoto era quello del Friuli del 6 maggio 1976. Invece quella domenica sera in cui la Fiorentina aveva perso a Como, non ballò proprio niente. Non so come funziona là sottoterra; la distanza di Firenze dal Friuli forse è più breve, o chissà.

Me ne accorsi la sera più tardi, quando già quasi dovevo andare a letto. Il giorno dopo era lunedì, e dovevo andare a scuola. Però non avevo sonno, e accesi la televisione in salotto. I miei erano già a dormire, dovevano essere più delle undici. A volume bassissimo, perché la casa era piccola e il salotto era proprio accanto alla camera dei miei. E c’era un telegiornale, credo un’edizione straordinaria. Stavano parlando con un parroco, che diceva che la chiesa del suo paese, Balvano, era crollata ammazzando decine di persone, tra cui una marea di bambini che stavano facendo le comunioni. Stavo lì basito. Dopo cena, come tutte le sere, me ne ero andato giù in cantina perché la cantina condominiale era la mia stanza, la avevo “attrezzata”, per modo di dire. Ma non c’era la televisione.

Stavo lì, allora, basito in salotto. Forse non ci si rende conto, ora. C’erano solo la televisione e la radio. Spensi la tv, presi la radiolina di mio padre, sempre a volume bassissimo; e non dormii per niente. Ventitré novembre 1980. Lo so, non è un gran ché come ricordo. Non sono partito volontario. Un mio ex compagno di classe, invece, partì. Non ho fatto nulla. Ho guardato la televisione, ho ascoltato la radio e ho letto i giornali, che mi ricordo tutti. “Fate presto”. Ma solo il terremoto fa presto, anzi prestissimo.

Riccardo Venturi - 2024/11/23 - 19:31


Lądek-Zdrój 15.09.2024

2024/11/26 - 00:23


Se ti capisco.



Firenze 4.11.1966

Riccardo Venturi - 2024/11/26 - 01:16




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