A Giuda che mi baciò in fronte prima di darmi il coltello nel petto,
di avere fatto un errore lascio l'eterno struggente sospetto.
Ai figli di una giustizia che ha sempre nascosto la mano del boia,
lascio l'amara incombenza di riconoscersi figli di troia.
Ai figli del vostro domani lascio la mia e non la vostra memoria,
che imparino la differenza che corre tra la menzogna e la Storia.
Al Lago e alla breva gelata lascio il ricordo di quel che son stato,
che l'acqua ha il sapore del sangue, lo stesso colore di un sogno annegato.
A un Dio che quando ho chiamato mi è apparso di spalle come chi è voltato,
lascio la stessa preghiera: quella di non esser dimenticato.
Auguro al fiore che veglia il guerriero mostrandosi a chi è di passaggio,
perché non possa sfiorire anni da dodici mesi di maggio.
A te che mi hai viaggiato accanto per essermi figlia, compagna ed amante,
lascio l'ingrata illusione di avere nostro un ultimo istante.
Se il perdono apre l'uscio del cielo, rinuncio ai Santi e mi tengo il rancore
per chi mi ha rubato l'onore, mi ha spento il respiro e mi ha tolto l'amore.
di avere fatto un errore lascio l'eterno struggente sospetto.
Ai figli di una giustizia che ha sempre nascosto la mano del boia,
lascio l'amara incombenza di riconoscersi figli di troia.
Ai figli del vostro domani lascio la mia e non la vostra memoria,
che imparino la differenza che corre tra la menzogna e la Storia.
Al Lago e alla breva gelata lascio il ricordo di quel che son stato,
che l'acqua ha il sapore del sangue, lo stesso colore di un sogno annegato.
A un Dio che quando ho chiamato mi è apparso di spalle come chi è voltato,
lascio la stessa preghiera: quella di non esser dimenticato.
Auguro al fiore che veglia il guerriero mostrandosi a chi è di passaggio,
perché non possa sfiorire anni da dodici mesi di maggio.
A te che mi hai viaggiato accanto per essermi figlia, compagna ed amante,
lascio l'ingrata illusione di avere nostro un ultimo istante.
Se il perdono apre l'uscio del cielo, rinuncio ai Santi e mi tengo il rancore
per chi mi ha rubato l'onore, mi ha spento il respiro e mi ha tolto l'amore.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/1/26 - 19:32
Language: English
Versione inglese.
Neri, in the world Luigi Canali, captain of the 52nd partisan "Brigata Garibaldi", was accused of a betrayal he never did and he was executed at the beginning of May 1945, with the blame, this one real, for having desired, more than the power, the love for an ideal.
THE WILL OF NERI (First intermezzo)
To Giuda, who kissed me before putting his knife in my chest,
I leave the eternal, tormenting suspicion that he'd made a mistake.
To the sons of a justice which has always hidden the hand of the killer,
I leave the bitter duty of knowing themselves as sons of a bitch.
To the sons of your tomorrow, I leave my memory, not yours,
so that they'll learn the difference between lie and history.
To the lake, and his icy wind, I leave the memory of what I was,
the water tastes like the blood, has the same colour of a drowned dream.
To God, who showed me his back when I called him, as someone who's not looking at you,
I leave the same prey, not to be forgotten.
I hope that the flower which is keeping vigil at the warrior's beside,
will have years in which it's always May, so he does never fade.
To you, who traveled by my side as my daughter, lover and friend,
I leave the thankless illusion of having our last minutes for us.
If I have to forgive to go in the sky, I give up the saints and I keep my grudge
against those who have stolen my honour, have switched off my breath
and have taken off my love.
To Giuda, who kissed me before putting his knife in my chest,
I leave the eternal, tormenting suspicion that he'd made a mistake.
To the sons of a justice which has always hidden the hand of the killer,
I leave the bitter duty of knowing themselves as sons of a bitch.
To the sons of your tomorrow, I leave my memory, not yours,
so that they'll learn the difference between lie and history.
To the lake, and his icy wind, I leave the memory of what I was,
the water tastes like the blood, has the same colour of a drowned dream.
To God, who showed me his back when I called him, as someone who's not looking at you,
I leave the same prey, not to be forgotten.
I hope that the flower which is keeping vigil at the warrior's beside,
will have years in which it's always May, so he does never fade.
To you, who traveled by my side as my daughter, lover and friend,
I leave the thankless illusion of having our last minutes for us.
If I have to forgive to go in the sky, I give up the saints and I keep my grudge
against those who have stolen my honour, have switched off my breath
and have taken off my love.
Contributed by Riccardo Venturi - 2007/1/26 - 19:33
Splendida. Non la conoscevo. Grazie infinite per queste parole.
Johnny 99
Johnny 99
johnny 99 - 2009/4/24 - 00:18
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Anche in "La storia sbagliata" di Filippo Andreani
"La storia sbagliata" (2010)
Da questo incontro prende vita una complessa e ricca vicenda di misteri, eroismi e probabili tradimenti definita , nella prefazione di Marino Severini, la storia di tutte le storie, l’amore della Gianna e del Neri, un amore al tempo in cui il vento lacerava le liste dei fucilieri. Una storia infangata, umiliata, ingiuriata strappata alla memoria, soffocata bendata e poi scaraventata nel burrone della dimenticanza. Ma l’amore vince, vince sempre.
Filippo Andreani scrive e racchiude magistralmente questa storia , questa storia italiana , italiana lombarda, in un’opera pop realizzata per voce e chitarre , musicata, cantata e scritta in un essenziale libro cd edito da Nodo Libri i Suoni. E’ un coraggioso e riuscito tentativo di raccontare la storia della resistenza e del sacrificio con parole e musica da un brillante e geniale cantautore .
“Una libreria ancora vuota e scatole di libri da riporvi. Era la primavera di due anni fa. L’abitazione di ogni nuova casa è sempre preceduta dalla necessità di sentirla propria: a questo scopo, chi ama leggere ed ascoltare musica vi ci porta libri e dischi prima d’ogni altra cosa. Nel breve tragitto che dalla scatola porta al ripiano, i libri quasi ti guardano negli occhi, mentre li giri tra le mani per riporli nel senso corretto. E passano titoli che non ricordavi di avere, insieme a quelli che ti ricordano un’età, o il posto dove li hai letti e l’odore che c’era. Il cuore si ferma e riparte quando scorrono le copertine dei libri che hai quasi imparato a memoria. Tra questi, quelli che mi avevano svelato l’incredibile storia della “Gianna” e del “Capitano Neri”. Non so ancora dire perché mi sia perdutamente innamorato di questa vicenda: se sia stato piu’ per una curiosità diventata brama di riviverne i giorni, o se per un’emozione cullata sino a volerne riscrivere le sorti. Ma, di fatto, finivo di riempire la libreria con quei due nomi davanti, uno per occhio. Finché, terminato il lavoro, cominciai a scrivere su un foglio arrivato da chissà dove le prime parole….”se il punto di vista di Dio…”. L’inizio della prima canzone del mio primo disco…..”
da Babylonbus