Sono andato a lavoro lunedì
In un call center
Ho preso l'ascensore
Ho schiacciato 13
Tutto normale…
No no no
C'era una puzzona enorme
Fortissima
C'era una puzza incredibile, stranissima
Quella puzza che ho sentito in campagna
Quando ho trovato un gatto morto da molti giorni
Ecco, quella puzza lì
Cammino in mezzo alla sala, in mezzo ai colleghi
Sempre più forte il volume delle voci
Sempre più forte la puzza
Era tutto normale, tranne quella puzza
Con la coda dell'occhio vedo una presenza strana
Mi giro, e tra Marta e Gian Vito
C'era seduto Antonio Gramsci
- “Antonio, ciao, cosa ci fai qua?”
- “Ah, guarda, lascia perdere
Due anni che mando curriculum da tutte le parti
Non mi ha preso nessuno
Neanche all'Upim”
- “Antonio ma cos'è questa puzza?”
- “Sono loro”
- “Loro?!?”
- “Sisisì, loro, sisisì”
- “I nostri colleghi?!? Perché?
- “Sisisì, sono morti”
- “Morti?!? Ma se stanno parlando…”
- “Appunto”
- “E i vivi Antonio, è rimasto qualcuno vivo? Qualche superstite?”
- “Certo! Sono andati a fare l'aperitivo”
- “E il sindacato, Antonio, cosa dice il sindacato?”
- “Ma lascia perdere…”
- “Ma non fanno niente? Non dicono nulla?”
- “Sono sui tavoli, stanno offrendo da bere a tutti”
- “Noo!”
- “Eh già…”
- “E i compagni, Antonio, i nostri compagni?”
- “Guarda, lascia perdere, li hanno ricoverati tutti”
- “Ricoverati?”
- “Sì, tutti, coma etilico”
In un call center
Ho preso l'ascensore
Ho schiacciato 13
Tutto normale…
No no no
C'era una puzzona enorme
Fortissima
C'era una puzza incredibile, stranissima
Quella puzza che ho sentito in campagna
Quando ho trovato un gatto morto da molti giorni
Ecco, quella puzza lì
Cammino in mezzo alla sala, in mezzo ai colleghi
Sempre più forte il volume delle voci
Sempre più forte la puzza
Era tutto normale, tranne quella puzza
Con la coda dell'occhio vedo una presenza strana
Mi giro, e tra Marta e Gian Vito
C'era seduto Antonio Gramsci
- “Antonio, ciao, cosa ci fai qua?”
- “Ah, guarda, lascia perdere
Due anni che mando curriculum da tutte le parti
Non mi ha preso nessuno
Neanche all'Upim”
- “Antonio ma cos'è questa puzza?”
- “Sono loro”
- “Loro?!?”
- “Sisisì, loro, sisisì”
- “I nostri colleghi?!? Perché?
- “Sisisì, sono morti”
- “Morti?!? Ma se stanno parlando…”
- “Appunto”
- “E i vivi Antonio, è rimasto qualcuno vivo? Qualche superstite?”
- “Certo! Sono andati a fare l'aperitivo”
- “E il sindacato, Antonio, cosa dice il sindacato?”
- “Ma lascia perdere…”
- “Ma non fanno niente? Non dicono nulla?”
- “Sono sui tavoli, stanno offrendo da bere a tutti”
- “Noo!”
- “Eh già…”
- “E i compagni, Antonio, i nostri compagni?”
- “Guarda, lascia perdere, li hanno ricoverati tutti”
- “Ricoverati?”
- “Sì, tutti, coma etilico”
envoyé par Bernart Bartleby - 10/8/2016 - 11:42
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Parole e musica di Jacopo Incani
Nell’album “La macarena su Roma”