Dämmerung senkte sich von oben,
Schon ist alle Nähe fern;
Doch zuerst emporgehoben
Holden Lichts der Abendstern!
Alles schwankt in's Ungewisse,
Nebel schleichen in die Höh';
Schwarzvertiefte Finsternisse
Widerspiegelnd, ruht der See.
Nun im östlichen Bereiche
Ahn' ich Mondenglanz und Glut,
Schlanker Weiden Haargezweige
Scherzen auf der nächsten Flut.
Durch bewegter Schatten Spiele
Zittert Luna's Zauberschein,
Und durch's Auge schleicht die Kühle
Sänftigend ins Herz hinein.
Schon ist alle Nähe fern;
Doch zuerst emporgehoben
Holden Lichts der Abendstern!
Alles schwankt in's Ungewisse,
Nebel schleichen in die Höh';
Schwarzvertiefte Finsternisse
Widerspiegelnd, ruht der See.
Nun im östlichen Bereiche
Ahn' ich Mondenglanz und Glut,
Schlanker Weiden Haargezweige
Scherzen auf der nächsten Flut.
Durch bewegter Schatten Spiele
Zittert Luna's Zauberschein,
Und durch's Auge schleicht die Kühle
Sänftigend ins Herz hinein.
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/7/28 - 09:18
Language: Italian
Traduzione italiana trovata qui. Credo si tratti di quella di Giuliano Baioni e Roberto Fertonani per “Goethe – Cento poesie”, a cura di Siegfred Unseld, Einaudi.
DALL’ALTO IL CREPUSCOLO SCENDEVA
Dall’alto in crepuscolo scendeva,
lontano è ogni cosa vicina,
ma per prima la stella della sera,
è ascesa con luce amica!
Tutto ondeggia nell’incerto,
nebbie scivolano nell’alto,
specchiando tenebre nere e profonde,
giace, immobile, il lago.
Soltanto nelle plaghe orientali,
presagisco luce e splendore di luna,
rami frondosi di snelli salici
scherzano sull’onda vicina.
Il raggio lunare trema
attraverso giochi di mobili ombre,
e tacita la frescura entra
per gli occhi e consola il cuore.
Dall’alto in crepuscolo scendeva,
lontano è ogni cosa vicina,
ma per prima la stella della sera,
è ascesa con luce amica!
Tutto ondeggia nell’incerto,
nebbie scivolano nell’alto,
specchiando tenebre nere e profonde,
giace, immobile, il lago.
Soltanto nelle plaghe orientali,
presagisco luce e splendore di luna,
rami frondosi di snelli salici
scherzano sull’onda vicina.
Il raggio lunare trema
attraverso giochi di mobili ombre,
e tacita la frescura entra
per gli occhi e consola il cuore.
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/7/28 - 09:19
Language: English
English translation by Christopher Middleton
TWILIGHT DOWN FROM HEAVEN
Twilight down from heaven wafted,
What was near, now is far;
Gentle, though, and firstly lofted
Lustre of the evening star.
Off all things the contours shiver,
Sliding mist, way up it goes;
Mirrored deeps more black than ever
Darken the lake in its repose.
Now a hint of moon, I wonder,
From the east, a silver glow,
Boughs of hair the willow slender
Dandles in the flood below.
Through the sport of shadows gliding
Luna’s unsteady auras dart,
Through the eye the coolness sliding
Touches with a calm the heart.
Twilight down from heaven wafted,
What was near, now is far;
Gentle, though, and firstly lofted
Lustre of the evening star.
Off all things the contours shiver,
Sliding mist, way up it goes;
Mirrored deeps more black than ever
Darken the lake in its repose.
Now a hint of moon, I wonder,
From the east, a silver glow,
Boughs of hair the willow slender
Dandles in the flood below.
Through the sport of shadows gliding
Luna’s unsteady auras dart,
Through the eye the coolness sliding
Touches with a calm the heart.
Contributed by Juha Rämö - 2016/7/28 - 13:36
Language: Czech
Traduzione (o versione) ceca di Jan Dostal, citata nella tesi per il dottorato di ricerca presso l'Università di Cincinnati, USA, svolta dall'israeliano Galit Gertsenzon Fromm e intitolata significativamente “Musical Expressions in Times of Uncertainty: A Study Of Gideon Klein’s Songs Opus 1 (1940)”.
SOUMRAK SHURY SESOUVA SE
Soumrak Shůry Sesouvá Se,
Mlhy táhnou nevíš kam.
Tůň jen vrací, v zrcadlení šero
černým hlubinám.
Hle, již měsíc na východě
žloutne žhavým leskem svým,
vrby sklánějí se k vodě
třesoucím se vétvovím.
Mihotáním stínů padá hebce
luny čarosvit,
Okem se mi v duši v krádá
konejšivý chlad a klid.
Soumrak Shůry Sesouvá Se,
Mlhy táhnou nevíš kam.
Tůň jen vrací, v zrcadlení šero
černým hlubinám.
Hle, již měsíc na východě
žloutne žhavým leskem svým,
vrby sklánějí se k vodě
třesoucím se vétvovím.
Mihotáním stínů padá hebce
luny čarosvit,
Okem se mi v duši v krádá
konejšivý chlad a klid.
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/7/28 - 13:54
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
Versi di Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832), nella raccolta “Chinesisch-deutsche Jahres- und Tageszeiten” pubblicata nel 1830, due anni prima della morte del grande scrittore, poeta e drammaturgo tedesco.
Una poesia messa in musica da diversi artisti, tra cui il pianista e compositore ebreo ceco Gideon Klein (1919-1945), già incontrato su queste pagine, per esempio in Die Peststadt e Ein Psalm aus Babylon, zu klagen e, soprattutto in Hälfte des Lebens ed An einen Springbrunnen. Infatti anche questa poesia di Goethe, insieme a quelle di Klaj e di Hölderlin, fa parte della trilogia “Drei Lieder op.1 Hohe Stimme und Klavier” che Klein compose nel 1940.
Lascio all’israeliano Galit Gertsenzon Fromm, nella sua tesi per il dottorato di ricerca presso l'Università di Cincinnati, USA, intitolata significativamente “Musical Expressions in Times of Uncertainty: A Study Of Gideon Klein’s Songs Opus 1 (1940)”, spiegare nel dettaglio la coincidenza tra lo stato d’animo del vecchio Goethe, ormai nei suoi ultimi anni, e quello del giovane Klein, nel 1940 appena ventenne…
Quello che noto qui, nella mia ignoranza sia dell’opera letteraria di Goethe sia di quella musicale di Klein, è che, a differenza delle due poesie di di Klaj e di Hölderlin dove l’incertezza e la paura s’insinuavano al termine del discorso, nel “Crepuscolo” di Goethe l’inquietudine si scioglie man mano che i versi progrediscono, fino al pur flebile raggio lunare e alla frescura che giungono a consolare gli occhi e il cuore. Si tratta di un presagio di morte ma anche della sua serena accettazione, comprensibile per un uomo alla fine del suo percorso terreno, meno per un giovane brillante e talentuoso appena affacciatosi alla vita adulta…
A meno che Gideon Klein non avesse già intuito, e forse inconsapevolmente accettato, cosa stava per accadere a lui e a tutti gli ebrei d’Europa, un orrore talmente grande cui alla maggioranza di essi fu impossibile opporsi.