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Lingua: Yiddish


Lista delle versioni e commenti


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?װער קלאַפּט עס
(anonimo)
איך פֿור אין קעלצער קאַנט
(Yankele Hershkovits [Yankele Hershkowitz] / יאַנקעלע הערשקאָװיץ)
El pianista del gueto de Varsovia
(Jorge Drexler)


Es iz a klog
[1940]
Musica / Music: Yankele Hershkowitz
Testo / Lyrics: Moyshe Kigelman

Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]


La canzone fa riferimento al sistema di potere di organizzato da Chaim Rumkowski, fondato più sulla fedeltà dei suoi "collaboratori" che non sulle loro competenze. Lo "zio Leml" rimanda anche a a Kuni Leml, protagonista dell'omonimo testo (1870) del teatro Yiddish di Abraham Goldfadn. L'attribuzione stessa di questa canzone non è chiara; Frankiel (1986) sostiene che sia stata composta dall'autore teatrale Shimeon Janowski, e solo successivamente si sia diffusa come canto popolare (cosa tra l'altro possibile proprio per la natura stessa delle canzoni popolari). Musicalmente questa canzone è un tango.



Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)


Yankele nel ghetto


Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University of Illinois Press.

L’album dei KlezRoym raccoglie e rielabora le canzoni che Gila Flam, direttrice del Dipartimento di Musica e della Fonoteca di Stato dell’Università di Gerusalemme, ha ricostruito insieme ai superstiti, intervistandoli, accogliendo i loro ricordi, riannodando liriche e note preservate nella memoria di chi le ha cantate per sopravvivere. Molte di queste canzoni erano inedite, altre erano già state eseguite in pubblico.

I KlezRoym hanno così lavorato sulle liriche e le melodie di Yankele Hershkowitz, cantore di strada, di Miriam Harel, membro di un’organizzazione giovanile, e di David Beygelman, direttore musicale del teatro della Casa della Cultura. La popolazione del ghetto di Łòdź, tra i primi a essere istituiti, e l'ultimo a essere smantellato, tenuta a lavorare per l’esercito tedesco, privata di qualsiasi rapporto con il mondo esterno, di cibo e libertà, nelle strade, presso le riunioni dei movimenti giovanili, sul lavoro, nella Casa della Cultura, ha trovato nella musica un modo per esprimersi, per eludere le censure, per mantenersi libera creando un mondo e un tempo che trascendesse e al contempo parlasse della realtà. Le canzoni, molte delle quali composte da Hershkowitz (lo Yankele cui fa riferimento il titolo dell'album), erano frutto di creazioni originali o rielaborazioni di fonti prebelliche, attingevano alla tradizione klezmer, alla cultura ebraica dell’Europa dell’Est, accogliendo le influenze della musica zigana… erano proprio per questo famigliari, con i loro testi spesso in yiddish mantenevano un legame con le tradizioni, con le abitudini che riportavano ai giorni precedenti la guerra, anche se le liriche non rinunciavano a raccontare il presente.
losthighways.it

Intro (from "װײַל איך בין אָ ייִדעלע/Vayl ikh bin a yidale")
עס איז אַ קלאָג/Es iz a klug
Yankele nel ghetto
רומקאָװסקי חײם/Rumkovski khaym
Yankele nel ghetto #2
איך פֿור אין קעלצער קאַנט/Ikh fur in keltser kant
קאַלט: אַ לידל פֿון לאָדזשער געטאָ 1945/Kalt: a lid fin lodzger getto, 1945
Sakharin finf a marek
ציגײַנערליד/Tsigayner lid
Vayl ikh bin a yidale
פּאַפּיראָסן/Papirosn/nishtu kain przydziel
Kalt #2
?װער קלאַפּט עס/Ver klapt dos azoy shpet bay nakht?
ניט קײן ראָזשינקעס, ניט קײן מאַנדלען/Nit kayn rozhinkes, nit kayn mandlen
Finale (from "Vayl ikh bin a yidale,")



עס איז אַ קלאָג
עס איז צו אונדז אַ צרה!
עס איז אַ קלאָג,
עס העלפֿט נישט קײַן געשרײַ!
נאָר מיר לאָדזשער,
זײַנען די כּפּרה!
עס איז אַזאַ געבאַט:
דער קליגסער בלײַבט הײַנט אַ אידיִאָט.

איך האָב אַ פֿעטער, הײַסט ער לעמל,
ער איז קעראָװניק בײַ די סטראַז
ער רירט זיך פּונקט װי אַ קעמל,
אַ פֿײַער לעשט ער מיט אַ פֿלאַש.

עס איז אַ קלאָג
עס איז צו אונדז אַ צרה!
עס איז אַ קלאָג,
עס העלפֿט נישט קײַן געשרײַ!
נאָר מיר לאָדזשער,
זײַנען די כּפּרה!
עס איז אַזאַ געבאַט:
דער קליגסער בלײַבט הײַנט אַ אידיִאָט

inviata da dq82 + RV - 27/7/2016 - 18:13




Lingua: Yiddish

Trascrizione del testo secondo i criteri YIVO
Romanized lyrics according to YIVO principles

Nota. L'esistenza di un testo effettivo in caratteri ebraici עס איז א קלאג è testimoniata da questa pagina, dalla quale il testo è attribuito a Moyshe Kigelman. Dovrebbe essere stata raccolta da "From the Ben Stonehill collection of Jewish folksongs. Recorded at Hotel Marseilles, New York City, 1948."
ES IZ A KLOG

Es iz a klog
Es iz tsu undz a tsore!
Es iz a klog,
Es helft nisht kayn geshray!
Nur mir lodzher,
Zaynen di kapore!
Es iz aza gebot:
Der kligster blaybt haynt a idiot.

Ikh hob a feter, hayst er leml
Er iz kerovnik bay di straz
Er rirt zikh punkt vi a keml,
A fayer lesht er mit a flash.

Es iz a klog
Es iz tsu undz a tsore!
Es iz a klog,
Es helft nisht kayn geshray!
Nur mir lodzher,
Zaynen di kapore!
Es iz aza gebot:
Der kligster blaybt haynt a idiot.

inviata da Riccardo Venturi - 14/8/2016 - 07:05




Lingua: Yiddish

La trascrizione in caratteri latini in base alla pronuncia e alle varianti locali (riscritta in base ai criteri YIVO)
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
ES IZ A KLUG

Es iz a klug
Es iz tsu indz a tsure!
Es iz a klug,
Es helft nisht kayn geshray!
Nur mir lodzher,
Zenen di kapure!
Es iz aza gebot:
Der kligster blaybt haynt a idiot.

Ikh hob a feter, hayst er leml
Er iz kerovnik bay di straz
Er rirt zikh pinkt vi a keml,
A fayer lesht er mit a flash.

Es iz a klug
Es iz tsu indz a tsure!
Es iz a klug,
Es helft nisht kayn geshray!
Nur mir lodzher,
Zenen di kapure!
Es iz aza gebot:
Der kligster blaybt haynt a idiot.

inviata da DQ82 + CCG/AWS Staff - 14/8/2016 - 07:12




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
14 agosto 2016 08:16
È UNA DISGRAZIA

È una disgrazia, [1]
Per noi è una sventura! [2]
È una disgrazia,
Non serve gridare!
Solo che noialtri di Łódź, [3]
Siamo il capro espiatorio!
E' come un comandamento:
Il più furbo rimane un idiota.

Ho uno zio, si chiama Leml [4]
È il capo [5] dei Vigili del Fuoco. [6]
Si muove proprio come un cammello,
Spegne un incendio con una bottiglia.

È una disgrazia,
Per noi è una sventura!
È una disgrazia,
Non serve gridare!
Solo che noialtri di Łódź,
Siamo il capro espiatorio!
E' come un comandamento:
Il più furbo rimane un idiota.
[1] Il termine klog corrisponde al tedesco Klage e significa propriamente “accusa” (anche in senso giuridico) o “lamento”. Da quest'ultima accezione si sono sviluppati i valori idiomatici del termine (“disgrazia”, “sventura” ecc.). In particolare, klog tsu mir [undz] significa “guai a me [noi]”, mentre a klog tsu dir viene meglio reso con “vai all'inferno”.

[2] Analoghe considerazioni possono essere fatte sull'ebraico tsore, propriamente “sventura, disgrazia, male”, e persino “schifezza” (l'ebraico biblico è tutt'altro che privo di termini volgari).

[3] Così ho tradotto, ma lodzher deve essere inteso probabilmente come “Ebrei del ghetto di Łódź”.

[4] Per il personaggio di “zio Leml”, ovvero Kuni Leml, si veda l'introduzione.

[5] Il termine kerovnik non è yiddish standard; è la trascrizione del polacco kierownik “capo, direttore, dirigente”. L'uso del termine polacco si spiega con la denominazione ufficiale di una istituzione (v. nota 6).

[6] Vale quanto sopra: straz è il polacco Straż pożarna „corpo dei Vigili del Fuoco” (lett. „Guardia del Fuoco”).

14/8/2016 - 08:15




Lingua: Inglese

Traduzione inglese da Music and the Holocaust
IT IS OUR GRIEF

It is our grief,
It is our problem!
It is our grief,
It won’t help to complain!
But we Łódźers
Are being sacrificed!
It is a sort of logic:
The wise man stays an idiot.

I have an uncle, his name is Leml,
He is the head of the Fire Department.
He moves as swiftly as a camel,
He puts out fires with a bottle.

It is our grief,
It is our problem!
It is our grief,
It won’t help to complain!
But we Łódźers
Are being sacrificed!
It is a sort of logic:
The wise man stays an idiot.

inviata da dq82 - 27/7/2016 - 18:15




Lingua: Finlandese

Traduzione finlandese / Finnish Translation / Traduction finnoise / Suomennos: Juha Rämö
SE ON MEIDÄN MURHEEMME

Se on meidän murheemme,
se on meidän ongelmamme!
Se on meidän murheemme,
ei auta valittaa!
Mutta meitä Łódźin asukkaita
ollaan uhraamassa!
On siinä oma logiikkansa:
viisas pysyy idioottina.

Minulla on setä nimeltä Leml,
joka on palopäällikkö.
Hän liikkuu ketterästi kuin kameli
ja sammuttaa tulipaloja pullolla.

Se on meidän murheemme,
se on meidän ongelmamme!
Se on meidän murheemme,
ei auta valittaa!
Mutta meitä Łódźin asukkaita
ollaan uhraamassa!
On siinä oma logiikkansa:
viisas pysyy idioottina.

inviata da Juha Rämö - 11/8/2016 - 09:48




Lingua: Yiddish

Ulteriore strofa raccolta da Frankiel, che fa riferimento ad un altro personaggio inetto alla "corte" di Rumkowski
אַ קאָמיסאַר זײער אַ קלוגער.
איך גײ מיט אױך אַ געװעט:
אַז אָנפֿירן קען ער נאָר מיט פֿליגן,
דערצו איז ער אַן אַנאַלפֿאַבעט.

inviata da Dq82 + RV - 2/8/2016 - 11:48




Lingua: Yiddish

Doppia trascrizione della precedente strofa:
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1.A komisar ken ikh zeyer a kluger.
Ikh gey mit oykh a gevet:
Az onfirn ken er nor mit flign,
Dertsu iz er an analfabet.

2.A komisar ken ikh zayer a kliger.
Ikh gay mit aykh a gevet:
Az onfirn ken er nor mit flign,
Dertsu iz er an analfabet.

inviata da Riccardo Venturi - 14/8/2016 - 09:01




Lingua: Inglese

1. Traduzione italiana di Riccardo Venturi (14.8.2016)
2. Traduzione inglese ripresa dal libro di Gila Flam
1.Conosco un commissario intelligentissimo: [1]
Faccio con voi una scommessa. [2]
Che lui sa comandare solo alle mosche,
Oltre al fatto che è un analfabeta. [3]

2.I know a clever Komisar.
I'll make with you a bet:
That only flies would follow him,
Besides which he's illiterate.
[1] I membri dello Judenrat avevano “diritto” al titolo di “commissario”, o commissario del Reich (Reichskommissar).

[2] In yiddish non si “fa” una scommessa, ma si “va (in) scommessa” (geyen gevet).

[3] La portata di tale insulto è difficilmente percepibile: essere analfabeti era un'autentica vergogna nelle comunità ebraiche dell'Europa orientale. Persino le bambine imparavano a leggere e scrivere almeno le lettere ebraiche fin dall'età di tre o quattro anni (e, spesso, non imparavano altro alfabeto: per questo la scrittura yiddish era detta vaybertaytsh, Weiberdeutsch, il “tedesco delle donne”).

inviata da Dq82 - 2/8/2016 - 11:50




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