Lingua   

Glück Auf!

anonimo
Lingua: Tedesco


Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

A volte
(Stefano "Cisco" Bellotti)
Se questo è un uomo
(Primo Levi)


[1943?]
Canto degli internati a Fürstengrube, sottocampo di Auschwitz
Testo trovato negli atti di «Musique et camps de concentration», un convegno internazionale tenutosi nel 2013 e patrocinato Consiglio d’Europa.



Il sottocampo di Fürstengrube, a 30 km da Auschwitz fu inaugurato nell’estate del 1943.
I prigionieri erano costretti ad estrarre carbone in una miniera dell’industria IG Farben.
Sul cancello d’ingresso, sotto l’insegna del campo, campeggiava il saluto dei minatori tedeschi “Glück auf!”, “Buona fortuna!”, che suonava ancora più cinico e derisorio del solito, onnipresente “Arbeit macht frei”.
Le condizioni di lavoro erano terribili: le gallerie erano strette, spesso soggette ad allagamenti... I prigionieri non erano adeguatamente equipaggiati e restavano costantemente esposti ad incidenti e crolli, oltre alle quotidiane vessazioni del personale.
Alla fine del 1944, nel pieno dell’inverno, gli internati russi e polacchi vennero evacuati verso Mauthausen e Dora. Molte centinaia morirono durante le marce ed i trasporti. A Fürstengrube rimasero circa 1.300 prigionieri, quasi tutti ebrei.
Il 7 gennaio del 1945, alle 4 del mattino, le SS fecero irruzione nel campo, sparando all’impazzata sui prigionieri e poi appiccando il fuoco alle baracche. Molti morirono bruciati vivi, intrappolati al loro interno. Si salvarono solo in 20.

Nel dicembre del 1945 una corte marziale americana condannò a morte Otto Moll, il comandante tedesco di Auschwitz e responsabile anche a Fürstengrube e in altri sottocampi. La sentenza fu eseguita per impiccagione il 28 maggio del 1946.

“Buona fortuna! Quando il lavoro ci avrà reso liberi, noi ritorneremo a casa!”
Glück auf! Glück auf! Wir sind die bergwerksleute.
Wir fahren hinab und hinauf und bringen reiche beute.
Die kohle wird zu licht, zu wärme und benzin.
Wenn uns die arbeit frei gemacht,
Werden wir nach hause ziehn!
Wenn uns die arbeit frei gemacht,
Werden wir nach hause ziehn!

inviata da Bernart Bartleby - 23/7/2016 - 22:23




Lingua: Inglese

Traduzione inglese dagli atti del convegno citato.
GOOD LUCK!

Good luck! Good luck! We are the mine people.
We move closer look up and take rich and booty.
The coal is to light, to heat and fuel.
If we made the work-free,
We will go home!
If we made the work-free,
We will go home!

inviata da Bernart Bartleby - 23/7/2016 - 22:23




Lingua: Finlandese

Traduzione / Translation / Traduction / Suomennos: Juha Rämö
ONNEA MATKAAN

Onnea matkaan! Me ollaan mainareita.
Maan alta me tuodaan lihavia saaliita,
hiiltä, josta saadaan valoa, lämpöä ja polttoaineita.
Ja kun työ meidät viimein vapauttaa,
kotia kohti tiemme käydä saa.
Ja kun työ meidät viimein vapauttaa,
kotia kohti tiemme käydä saa.

inviata da Juha Rämö - 25/7/2016 - 09:28




Lingua: Italiano

Versione italiana di Francesco Mazzocchi
BUONA FORTUNA!

Buona fortuna! Buona fortuna! Noi siamo i minatori.
Noi andiamo giù e su e portiamo ricchi bottini.
Il carbone si trasforma in luce, in calore e benzina.
Quando il lavoro ci avrà fatti liberi,
andremo a casa!
Quando il lavoro ci avrà fatti liberi,
andremo a casa!

inviata da Francesco Mazzocchi - 24/2/2019 - 12:18


Cari Juha Rämö e Francesco Mazzocchi,

non so perchè proprio ora, ma credo che sia venuto il momento per il sottoscritto - e credo anche per l'intero staff e tutti gli altri collaboratori storici e non delle CCG/AWS - di ringraziarvi per il vostro enorme lavoro di traduzione, uno degli apporti fondamentali che rendono ormai questo sito unico e imprescindibile nella Rete.

Grazie!

Un caro saluto ad entrambi.

Bernart Bartleby - 24/2/2019 - 13:07


Grazie per le tue parole gentili, Bernart Bartleby /
Thank you for your kind words, Bernart Bartleby.

I'm glad and proud to be a part of this great website and to be able to make my weird language known to its friends.

Juha Rämö - 24/2/2019 - 16:03


caro Bernart,
ti ringrazio, le tue parole sono un grande piacere, e troppo onore: penso di fare solo il mio dovere, visto che il popolo italiano mi paga la pensione, ma nonostante l'età la testa funziona ancora; e chiedo scusa se nonostante gli sforzi le mie traduzioni non si possono dire bellissime, anche se spero facciano capire quel che le canzoni esprimono.

Francesco Mazzocchi - 24/2/2019 - 18:53




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org