Langue   

Se non li conoscete

Fausto Amodei
Langue: italien


Fausto Amodei

Liste des versions

Regarder le vidéo


Se non li conoscete... i fascisti.


Autres videos...


Peut vous intéresser aussi...

Il prigioniero Ante
(Mercanti di Liquore e Marco Paolini)
Egy mondat a zsarnokságról
(Gyula Illyés)
Primavera di Praga
(Francesco Guccini)


[anni '70]
Testo e musica di Fausto Amodei
interpretata anche dal Canzoniere delle Lame

Almirante


La potremmo chiamare, questa, anche una "canzone di servizio". Era stata scritta per riconoscere i fascisti di Almirante (quello che "parlava tanto bene", oppure quello che "non sono fascista, però Almirante ci ha raggggggione"...), ma è utilissima ancora oggi. Basta cambiarci i nomi!
Se non li conoscete guardateli un minuto
Li riconoscerete dal tipo di saluto
Lo si esegue a braccio teso mano aperta e dita dritte
Stando a quello che si è appreso dalle regole prescritte
È un saluto singolare fatto con la mano destra
Come in scuola elementare si usa far con la maestra
Per avere il suo permesso ad assentarsi e andare al cesso
Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista
Solamente chi è fascista fa questo saluto qui

Se non li conoscete è norma elementare
Guardare la maniera con cui sanno marciare
Le ginocchia non piegate vanno al passo tutti quanti
Chi sta dietro dà pedate nel sedere a chi sta avanti
Chi le piglia senza darle è chi marcia in prima fila
Chi le dà senza pigliarle siano in dieci o in diecimila
È chi un po’ meno babbeo sta alla coda del corteo
Ora li riconoscete senza dubbio a prima vista
Solamente chi è fascista marcia in questo modo qui

Se non li conoscete guardategli un po’ addosso
L'organica allergia che c'hanno per il rosso
Non gli riesce di vedere senza scatti di furore
Fazzoletti o bandiere che sian di questo colore
Forse tu li paragoni a dei tori alle corride
Ma son privi di coglioni e il confronto non coincide
Si è saputo da un'inchiesta che li tengon nella testa
Ora li riconoscete come se li aveste visti
Solamente dei fascisti sembran tori ma son buoi

Se non li conoscete guardate quanto vale
Quel loro movimento che chiamano sociale
Movimento di milioni ma milioni di denari
Dalle tasche dei padroni alle tasche dei sicari
Già eran chiare ad Arcinazzo le sue vere attribuzioni
Movimento ma del cazzo come le masturbazioni
Fatte a tecnica manuale con la destra nazionale
Li riconoscete adesso che sapete chi li acquista
Solamente chi è fascista sa far bene da lacchè

Se non li conoscete guardate il capobanda
È un boia o un assassino colui che li comanda
Sull'orbace s'è indossato la camicia e la cravatta
Perché resti mascherato tutto il sangue che lo imbratta
Ha comprato un tricolore e ogni volta lo sbandiera
Che si sente un po’ l'odore della sua camicia nera
Punta a far l'uomo da bene fino a quando gli conviene
Ora lo riconoscete Almirante è sempre quello
Con il mitra e il manganello ben nascosti nel gilet

Se non li conoscete pensate alla lontana
Ai fatti di Milano e di Piazza Fontana
Una volta andavan solo con 2 bombe e in bocca un fiore
Mentre adesso col tritolo fan la fiamma tricolore
E ora rieccoli daccapo contro la democrazia
Con un dì con la Gestapo ora invece con la CIA
Concimati dalle feci di quei colonnelli greci
Ora li riconoscete stì fascisti sté carogne
Se ne tornino alle fogne con gli amici che han laggiù.

envoyé par Riccardo Venturi - 15/1/2007 - 16:31




Langue: français

Version française - SI VOUS NE LES CONNAISSEZ PAS – Marco Valdo M.I. – 2013
Chanson italienne - Se non li conoscete – Fausto Amodei - années '70]
Paroles et musique de Fausto Amodei

Nous pourrions l'appeler un «chant de service ». Il a été écrit pour reconnaître les fascistes d'Almirante ..., mais il est encore utile aujourd'hui. Il suffit de changer les noms !

On reconnaît aisément ces sympathiques garçons... Il y en a partout en Europe... Ça pullule, même si on fait semblant de ne pas les voir... À l'orbace près, ils sont pareils à eux-mêmes.

Aube doree
SI VOUS NE LES CONNAISSEZ PAS

Si vous ne les connaissez pas, regardez-les une minute
Vous les reconnaîtrez à leur manière de saluer
Bras tendu, main ouverte, doigts droits et serrés.
Comme ils l'ont appris suivant des règles prescrites
C'est un salut singulier fait de la main droite
Comme à l'école primaire, on en fait à l'instit'
Pour s'absenter et aller aux toilettes
Sans aucun doute, on le reconnaît bien vite

Seul un fasciste fait ce salut-là
Il suffit, si vous ne les connaissez pas
De regarder la manière dont ils marchent
Les genoux raides tous en avant marche
Donnent des coups de pied au derrière à ceux qui sont devant
Ceux qui les reçoivent sans en donner marchent au premier rang
À donner sans les prendre, ils sont dix ou dix mille
Ceux un peu moins cons se mettent en queue du cortège
Sans aucun doute, on les reconnaît à ce pas
Seuls les fascistes marchent de cette façon-là

Si vous ne les connaissez pas, observez un peu
L'allergie atavique qu'ils ont pour le rouge
Ils ne peuvent voir sans blêmir de fureur
Drapeaux ou mouchoirs de cette couleur
Peut-être sont-ils comme les taureaux dans les arènes
Mais ils n'ont pas de couilles et la comparaison est incomplète
On a appris d'une enquête qu'ils les portent dans la tête
Maintenant, vous les reconnaissez, ce sont eux
Les fascistes ressemblent aux taureaux comme les bœufs

Si vous ne savez pas, voici ce qu'ils valent
Eux et leur mouvement qu'ils appellent social
Mouvement de millions, mais de millions qui passent
Des poches des patrons, dans les poches des tueurs
Déjàclaires à Arcinazzo leurs tours de passe-passe
Mouvement, mais de la main en vrai masturbateur
Une technique manuelle de la droite nationale
Maintenant que vous savez qui les achète, les reconnaissez-vous
Seul le fasciste fait aussi bien le voyou.

Si vous ne les connaissez pas regarder le meneur
C'est un bourreau ou un assassin, c'est un commandeur
Sur l'orbace, il porte la chemise et la cravate
Pour cacher tout le sang qui l'incruste
Il a acheté un drapeau national et chaque fois qu'il le déploie
On sent un peu l'odeur de sa chemise noire
Il joue l'homme de bien tant que ça lui plaît
Je vois : Almirante est celui avec le pistolet
Et la matraque bien cachés dans son gilet.

Repensez au passé, si vous ne les connaissez pas
Aux attentats de Milan et de la Piazza Fontana
Avec deux bombes et une fleur aux lèvres
Maintenant, avec le TNT, ils font la flamme tricolore
Et comme avant contre la démocratie, les revoilà
Avant avec la Gestapo, maintenant avec la CIA
Nourris par les fèces des colonels hellènes
Maintenant, ces fascistes, ces charognes
Qu'ils retournent aux égouts avec leurs amis qui y sont déjà.

envoyé par Marco Valdo M.I. - 29/4/2013 - 21:46




Langue: italien

Nuova versione di Malva
2017 - Nuovo Cantacronache nr. 3

3


SE (ANCORA) NON LI CONOSCETE
(F Amodei - Malva MR)

Se non li conoscete non serve che torniate
con la memoria ai tempi in cui non c'eravate;
dopo un minimo intervallo d'ingannevole pudore
son tornati tutti in piazza, dalle fogne, con furore
Assai vasto è l'inventario di cotesto battaglione
che dal multimilionario giunge al povero coglione
che gli lecca il fondo schiena con passione e con gran lena

Ora li riconoscete come fosse l'altro giorno
ce ancora caldo fosse il forno, e fumasse in pieno dì.

Se non li conoscete potreste anche lasciare
quei bei libri di storia al chiuso a impolverare;
basta accendere il telefono, il PC, i televisori
e vedrete opinion makers, deputati e conduttori
dare in pasto a dei pollastri, pronti ad applaudirli in coro,
quanti, oppressi da disastri, stanno ben peggio di loro,
ingrassandoli a dovere. ma rompendogli il sedere.

Ora li riconoscete: attraverso quei catorci
si moltiplicano i porci, in un colpa, come un click.

Se non li conoscete, potreste anche restare
digiuni della storia che li ha visti marciare;
quella stessa storia ce l'avete li davanti .
e gli aytori ci son tutti sia famosi che aspiranti
dall'America all'Europa, e dall'Asia al Medio Oriente
fare cambia un po' lo stile, ma in sostanza cambia niente,
è sostanza marroncina che ti imbratta ogni latrina.

Ora li riconoscete come se ci foste stati:
Solamente i camerati hanno quel fetore li.

Non conoscete forse neppure la canzone
da cui personalmente io traggo ispirazione,
ma chiunque noterebbe —. anche un cieco addirittura
tutto quell'andirivieni ch'è li sotto, in fognatura:
sono insetti e pantegane che scorrazzano indefessi,
chi risale dai tombini, chi dai tubi, chi dai cessi,
portavoce ben protervi dei borghesi loro servi

Ora li riconoscerete bene come i vostri nonni,
e se l'idea vi rende insonni una soluzione c'è!

Se ancora non sapete come disinfestare,
quei libri impolverati andare a riesumare:
Carlo Marx e il Capitale, il famoso Manifesto,
Rosa Luxemburg, l'Ottobre, Che Guevara e tutto il resto...
C'è un'immagine che vale a smontargli le ambizioni:
è lo squallido finale con il Duce a penzoloni;
per costoro l'alfabeto parta da Piazza Loreto.

Ora si, la conoscete, la perfetta soluzione:
è ancora la rivoluzione che li si sotterrerà.

envoyé par Dq82 - 3/12/2019 - 15:00


Almirante e' kaputt da tanto tempo...persino quelli di AN se ne sono dimenticati : si veda qui.

Voi invitarvi a rispondere a questa mia domanda.

Intanto conosco voi e non vi evito !!! [Willy]

Colgo l'occasione al volo per dirti un paio di cose, Willy.

Prima di tutto, però, ne approfitto per dirti per l'ennesima volta che questo sito non accetta più canzoni di autori appartenenti all'area dell'estrema destra. E quando dico "non accetta" significa che ogni canzone proveniente da quella certa area, qui dentro, è off-limits anche se parla del tempo che fa o della fidanzata dell'autore. Avrai sicuramente notato che non ho inserito la canzone di Leo Valeriano da te sottoposta in approvazione. Questo perché quel fior fiore di canzone "antimilitarista" è in realtà dedicata a un soldato repubblichino. I fatti sono due: o non conosci appieno neppure tu di cosa parlano certi cantautori della "musica alternativa", oppure insisti a volerci provocare. Siccome sono dotato di un'estrema pazienza, voglio ancora credere alla prima ipotesi, che è assai più onorevole per te. Fine dell'inciso.

Andando invece alle questioni da te poste, devo dire che voi fascisti siete decisamente dei tipi curiosi, anche quando vi definite "atipici", "alternativi" e via discorrendo. Curiosi, perché tentate di minimizzare la vostra storia; verrebbe quasi voglia di dire di nasconderla. Quasi ve ne vergognaste. Quasi esistesse una dicotomia, uno stacco tra quel che siete stati e quel che siete. A mio (modestissimo) parere non è affatto così. Fascisti eravate e fascisti rimanete, di qualsiasi età, di qualsiasi provenienza e di qualsiasi sfumatura.

Mi potresti ragionevolmente dire che lo stesso può valere per la parte a voi avversa, quelli che catalogate genericamente sotto il nome di "comunisti". In dei casi può essere senz'altro vero. In altri no. Il qui presente, ad esempio, si è sempre rifiutato di chiudere gli occhi di fronte alle malefatte commesse in nome del comunismo, ed in primis dal maledetto stalinismo. In questo stesso sito esistono canzoni che ne parlano in termini estremamente chiari. Da anarchico, non posso scordarmi, ad esempio, di quel che i comunisti di stretta osservanza sovietica combinarono a Barcellona durante la guerra civile spagnola. Non posso scordarmi di che cosa sia stato in realtà il PCI e di come abbia pienamente contribuito alla repressione di ogni forza autenticamente viva espressa in questo paese negli anni '60 e '70 (mi riferisco in particolare al movimento del '77). Però non gradisco affatto che le critiche provengano da dei fascisti, dai nipotini di Hitler, di Mussolini, di Francisco Franco, di Salazar, di Pinochet, di Junio Valerio Borghese e di boia consimilari. Dai negazionisti per i quali le camere a gas e Auschwitz sembrano essere stati luoghi di villeggiatura o addirittura invenzioni. Da chi inneggiava alla "libertà ungherese" mentre mandava i propri sgherri e gli stragisti ad addestrarsi nella Grecia dei colonnelli. Da chi metteva le bombe sui treni affollati e nelle stazioni. Nei giorni scorsi è morto Nico Azzi. Lo sai chi era? Ai suoi funerali, nella chiesa milanese di Sant'Ambrogio, c'era una folla che non avrebbe minimizzato affatto i golpe, come invece si fa in certe "divertenti canzoncine" che hai tentato di sbolognare a questo sito. E così via. Mi venga pure ogni tipo di critica da chi vi è arrivato attraverso un percorso politico e umano di ripensamento e di riconsiderazione, spesso doloroso, spesso complicato, delle proprie posizioni; mi arrivi da chi ha dovuto subire persecuzioni dai regimi stalinisti dell'Europa dell'Est e di qualsiasi parte del mondo. Ma non da un fascista. Spero che il concetto, stavolta, ti sia definitivamente chiaro.

Così m'importa poco se qualche tizio di AN si dimentica di "commemorare" Giorgio Almirante; Fini è stato messo lì da Almirante, a suo tempo, e tanto mi basta. M'importa poco perché il fascismo strisciante, e del peggiore, l'ho sott'occhio tutti i giorni, ed in mille occasioni, dalla più evidente a quella più nascosta, da quella più importante a quella più banale. E, mi dispiace, non sono avvezzo (né intendo diventare avvezzo) a fare distinzioni di sorta: ognuno dalla sua parte della barricata. Senza confusioni e commistioni. Non scambiare, Willy, lo spazio che ti è stato dato qui dentro per uno "sdoganamento", perché non lo è. Quando hai proposto cose interessanti ed accettabili per questo sito, ti sono state approvate: ma cerca di non spingerti più troppo oltre.

Alla "tua domanda" (quella linkata) non intendo quindi rispondere. Un po' perché ti ho già risposto, ed un po' (tanto) perché la considero un'emerita scemenza. Quando hai proposto cose interessanti (vedasi, ad esempio, la discussione sul giacobinismo) ti sono state riconosciute più che volentieri. Per una domanda come quella che hai formulato sul forum di Yahoo sei invece pregato di rivolgerti a spazi che indulgono alle italiche banalità e al tritume "destrosinistro" da ultras calcistici: questo è un sito che intende mantenere un livello elevato, non il Bar Sport.

Con questo concludo, dandoti per dovere di ospitalità il diritto ad un'eventuale replica, che verrà approvata. Non replicherò a mia volta. Ho già detto tutto quel che c'era da dire, per quel che mi riguarda. Neanche noi ti evitiamo, anche perché evitarsi è semplicemente inutile. A condizione che i contatti non diano luogo alle confusioni che tanto vi piacciono, e che tanto piacciono ai buoni borghesi che amano sempre cianciare che "gli estremi si toccano". Gli estremi non si toccano affatto. Questo è un sito antifascista, e non in modo generico e all'acqua di rose. Bisogna che tu te ne renda conto. Saluti. [RV]

15/1/2007 - 22:20


"Però non gradisco affatto che le critiche provengano da dei fascisti, dai nipotini di Hitler, di Mussolini, di Francisco Franco, di Salazar, di Pinochet, di Junio Valerio Borghese e di boia consimilari."

Io ho 17 anni che c'entro con loro???
Io conosco Prodi, Bush, Fassino e Berlusconi... quelli da te citati chi l'ha visti mai.

Mi chiami fascista e va buon'... se uno è fascista perché ama la sua terra, Pound, Mishima, Platone e Dante Alighieri e Machiavelli chiamatemi pure fascista, reazionario, retrogrado.
La societa' moderna non mi piace,che ci posso fare ???(ma non piaceva manco a Pasolini !!!)

Mi elencheresti le canzoni da te pubblicate in memoriam agli orrori stalinisti...cosi ci mettiamo l'anima in pace.

Imparate dai vostri maestri : http://www.rivistazetesis.it/Nuovagiov...
(Willy)

Ok Willy, ma quando Riccardo parlava di nipotini dei boia non si riferiva a te, ma ai vari cantanti neofascisti delle canzoni che hai a volte proposto.

Di canzoni sugli orrori dello stalinismo e di altri regimi comunisti mi vengono in mente ad esempio Egy mondat a zsarnokságról, Банька по-белому, Il prigioniero Ante, I ragazzi della via Paal e Primavera di Praga ma ne abbiamo molte altre.
(Lorenzo)

16/1/2007 - 14:48


Ma parlando di musica, escludendo i cantanti "neofascisti" e quelle rarita' che hai elencato, c'é qualche cantante non fascista e senza rogna "normale" secondo voi, che ne parli??? Se si elenca...e mi smentirai. No, perche' sono stragi "komuniste" e su di esse si cela l'oblio totale...si parla solo di Cile e non di Tibet...non ti pare ? Comunque grazie per essere stato "dialettico"...qualcun' altro(...)voleva mandarmi in prognosi riservata !
Addie' !

W/B

Senza per questo replicare, perché sinceramente non ne ho più l'intenzione, ti faccio presente solo che le canzoni elencate non sono affatto "rarità". Un Pippo Pollina che parla dei fatti d'Ungheria non è affatto fascista, e Vladimir Vysotskij che parla dei lager stalinisti è stato uno dei maggiori artisti russi del XX secolo. Sulle "stragi komuniste", come le chiami tu, non esiste proprio nessun oblio. Sul Tibet in particolare mi riprometto di cercare canzoni che ne parlino (purtroppo non in lingua tibetana: mi piacerebbe assai, ma non la conosco), specificando che, insomma, 'sto Tibet assai "mediatizzato" e che conta tra gli adepti alla causa fior fiori di attori hollywoodiani (Richard Gere in primis) non era poi 'sto gran modello di democrazia che si vorrebbe far credere: era una monarchia (anzi, una teocrazia) assoluta. Ciò ovviamente non dà ai cinesi il diritto di invaderlo e di occuparlo. Perché non cerchi qualche canzone sull'invasione del Tibet di autori non provenienti da una "certa area" e non la proponi? Per il resto non hai nulla da temere, qui dentro, se non discussioni dialettiche, anche se aspre. Saluti. [RV]

16/1/2007 - 18:17


Premesso che Roque Dalton doveva essere un inguaribile ottimista...

CONSEJO QUE YA NO ES NECESARIO EN NINGUNA PARTE DEL MUNDO PERO QUE EN EL SALVADOR...

No olvides nunca
que los menos fascistas
de entre los fascistas
también son
fascistas.

(Roque Dalton, de "Poemas clandestinos", 1975)

Traduzione italiana di Irene Campagna da Fili d'aquilone. Rivista d'immagini, idee e Poesia

CONSIGLIO NON PIÚ NECESSARIO IN NESSUNA PARTE EL MONDO MA CHE NEL SALVADOR...

Non dimenticare mai
che i meno fascisti
tra i fascisti
sono sempre
fascisti.

Bernart - 29/4/2013 - 22:34


Je viens de voir ce reportage dans le Corriere.

Elle me paraît commenter excellement la chanson...

Marco Valdo M.I. - 1/5/2013 - 00:24


Se non li conoscete, guardate 'sti coglioni che cantano sguaiati 'sto schifo di canzoni... (e leggetevi anche gli intelligenti commenti alla bravata dei nostri "Folgorati", democratici e repubblicani.)

Bernart Bartleby - 25/1/2015 - 19:18


Avanzi
di Alessandra Daniele

avanzi
Da “Basta tasse” ad “Aiutiamoli a casa loro”, Avanti, il presunto nuovo libro-manifesto politico di Matteo Renzi, è fatto con gli avanzi della Lega.
La cosa non dovrebbe stupire nessuno.
Sotto la verniciata ipocrita di fuffa politically correct, il Cazzaro è sempre stato profondamente reazionario, e lo hanno abbondantemente dimostrato tutte le sue iniziative politico-economiche, dal Jobs Act all’abolizione dell’Articolo 18, da Salvabanche e Pacchetti Sicurezza, al tentativo di smantellare la Costituzione antifascista per istituire una dittatura della maggioranza relativa, dall’alleanza organica coi Marchionne e i Berlusconi, all’arrogante disprezzo che ha sempre dimostrato nei confronti di sindacati e movimenti, dei rari giornalisti non leccaculo, e in definitiva di chiunque e qualsiasi cosa anche solo d’un millimetro alla sua sinistra, compresi gli innocui devoti di Padre Pisapio che adesso il PD vorrebbe fagocitare per la ripicca di sottrarli alle fauci di D’Alema.
Il conservatorismo borghese reazionario di matrice berlusconiana del quale il Cazzaro è un tardo sottoprodotto ormai però non basta più. E Renzi lo ha capito.
Lo Zeitgeist è cambiato, l’egemonia culturale è passata all’estrema destra, oggi rappresentata in Italia innanzitutto dalla Lega.
E anche questo non dovrebbe stupire nessuno, a cominciare dai costernati commentatori di quell’establishment che è in realtà il vero responsabile della deriva fascista in atto.
Dopo aver sistematicamente strappato a milioni di persone diritti, speranze e dignità, ficcandogli in testa con ogni media necessario che l’unico modo per sopravvivere sia sbranarsi a vicenda; dopo aver ridicolizzato e criminalizzato ogni forma di idealismo e di solidarietà, ogni desiderio di giustizia e di uguaglianza; dopo aver ridotto interi stati a distese di macerie in fiamme costringendone le popolazioni a vendersi in schiavitù, usandole come esercito industriale di riserva per tagliare i salari, e capro espiatorio su cui scaricare le tensioni sociali mettendo gli sfruttati l’uno contro l’altro; dopo aver umiliato e portato alla rovina intere generazioni, derubando gli anziani del frutto d’una vita di lavoro e i giovani d’ogni speranza per il futuro, adesso le élites hanno la faccia da culo di fingere persino d’indignarsi che le classi sfruttate si rivolgano nella direzione sbagliata dopo che tutte le altre gli sono state intenzionalmente precluse.
La colpa storica, politica, e sociale della deriva fascista in atto ricade innanzitutto sulle lerce coscienze di coloro che adesso la denunciano dall’alto dei privilegi che hanno estorto e dei miliardi che hanno saccheggiato.
Le classi dirigenti e i loro Cazzari, che sono da sempre la prima causa del fascismo, e che come sempre si preparano ad approfittarne ancora una volta.
Perché se è vero che preferiscono una falsa democrazia a una dittatura esplicita, è anche vero che a una democrazia autentica preferiscono il fascismo.

da carmilla online

daniela -k.d.- - 11/8/2017 - 14:01




Page principale CCG

indiquer les éventuelles erreurs dans les textes ou dans les commentaires antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org