Goin' some place, there's no goin' back
Highway Patrol choppers comin' up over the ridge
Hot soup on a campfire under the bridge
Shelter line stretchin' round the corner
Welcome to the new world order
Families sleepin' in their cars in the southwest
No home, no Job, no peace, no rest
The highway is alive tonight
But nobody's kiddin' nobody about where it goes
I'm sitting down here in the campfire light
Searchin' for the ghost of Tom Joad
He pulls prayer book out of his sleepin' bag
Preacher lights up a butt and takes a drag
Waitin' for when the last shall be first and the first shall be last
In a cardboard box 'neath the underpass
Got a one way ticket to the promised land
You got a hole in your belly and a gun in your hand
sleeping on a pillow of solid rock
Bathing in the city aqueduct
The highway is alive tonight
Where it's headed everybody knows
I'm sittin' down here in the campfire light
Waitin' on the ghost of Tom Joad
Now Tom Said; "Mom, wherever there's a cop beatin' a guy
Wherever a hungry new born baby cries
Where there's a fight 'gainst the blood and hatred in the air
Look for me mom I'll be there
Wherever there's somebody fightin' for a place to stand
Or decent job or a helpin' hand
Wherever somebody's strugglin' to be free
Look in their eyes mom you'll see me."
Well the highway is alive tonight
But nobody's kiddin' nobody about where it goes
I'm sitting down here in the campfire light
Searchin' for the ghost of Tom Joad
inviata da Alessandro - 12/1/2007 - 21:43
Uomini a piedi lungo i binari
diretti non si sa dove, non c'è ritorno;
elicotteri della stradale che spuntano dalla collina,
minestra a scaldare sul fuoco sotto il ponte,
la fila per il ricovero che fa il giro dell'isolato:
benvenuti al nuovo ordine mondiale.
Famiglie che dormono in macchina nel Sudovest
Né casa né lavoro né sicurezza né pace.
La strada è viva stasera
ma nessuno si illude su dove va a finire
sto qui seduto alla luce del falò
e cerco il fantasma di Tom Joad.
Tira fuori un libro dal sacco a pelo
il predicatore accende un mozzicone e fa una tirata
aspettando il giorno che gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi
in uno scatolone di cartone nel sottopassaggio
ho un biglietto di sola andata per la terra promessa
hai un buco in pancia e una pistola in mano
dormi su un cuscino di sasso
ti lavi nell'acquedotto municipale.
La strada è viva stanotte
ma dove va a finire lo sappiamo tutti;
sto qui seduto alla luce del falò
e aspetto il fantasma di Tom Joad.
Diceva Tom: "Mamma, dovunque un poliziotto picchia una persona
dovunque un bambino nasce gridando per la fame
dovunque c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria
cercami e ci sarò.
Dovunque si combatte per uno spazio di dignità
per un lavoro decente, una mano d'aiuto
dovunque qualcuno lotta per essere libero
guardali negli occhi e vedrai me".
La strada è viva stasera
ma nessuno si illude su dove va a finire
sto qui seduto alla luce del falò
assieme al fantasma del vecchio Tom Joad.
Uomini camminano a piedi lungo i binari
diretti verso un posto da cui non c'è ritorno;
elicotteri della stradale che spuntano dalla collina,
minestra riscaldata sul fuoco sotto il ponte,
la fila per il ricovero che fa il giro dell'isolato
benvenuti nel nuovo ordine mondiale.
Famiglie che dormono in macchina nel Sudovest,
né casa, né lavoro, né sicurezza, né pace.
La strada è viva stasera
ma nessuno si illude su dove vada a finire
sto qui seduto alla luce del falò,
e cerco lo spirito di Tom Joad
II Predicatore tira fuori un libro dal sacco a pelo
accende un mozzicone e fa una tirata
in attesa del giorno in cui gli ultimi saranno i primi, e i primi saranno gli ultimi
In uno scatolone di cartone, nel sottopassaggio,
trovo un biglietto di sola andata per la terra promessa.
Hai un buco in pancia e una pistola in mano;
si dorme su un cuscino di sasso
ci si lava nell'acquedotto municipale
La strada è viva stanotte
ma nessuno si illude su dove vada a finire
sto qui seduto alla luce dei falò
e cerco lo spirito di Tom Joad
Ora Tom dice: "Mamma. dovunque un poliziotto picchia una persona
dovunque un bambino nasce gridando per la fame
dovunque c'è una lotta contro il sangue e l'odio nell'aria
cercami, e ci sarò.
Dovunque si combatte per un posto dove vivere,
o un lavoro decente, o una mano che ti aiuta,
dovunque qualcuno lotta per essere libero
guardalo negli occhi, e vedrai me."
La strada è viva stanotte
ma dove va a finire lo sappiamo tutti;
sto qui seduto alla luce dei falò
assieme allo spirito di Tom Joad
inviata da Alessandro - 12/1/2007 - 21:44
Seguono a piedi la ferrovia, non c’è chi ritorni, van tutti via.
Elicotteri spia, le truppe son pronte, ma c’è zuppa calda al riparo di un ponte.
La fila s’allunga ed il freddo fa male, benvenuti nel nuovo assetto mondiale.
Famiglie a dormire in auto ridotte, e il lavoro è ora un sogno e la pace è di notte.
Strada che di notte è vita,
ma dove ti porta, questa è un’altra partita.
Spettri le ombre al chiaror dei falò.
Chissà se c’è pure il fantasma di Joad? …
Chi legge da un libro di carta invecchiata, parole nel fumo d’una cicca trovata:
“Sarà primo chi è ultimo” è chiaro il messaggio
e un cartone ti copre nel sottopassaggio.
Hai un biglietto d’andata per la Terra Incantata, hai lo stomaco vuoto
ed un’arma inceppata.
Solida pietra e il tuo capo riposa, e l’acqua di fonte lava via ogni cosa. ...
Strada che di notte è vita,
ma dove ti porta, questa è un’altra partita.
Spettri le ombre al chiaror dei falò.
Chissà se c’è pure il fantasma di Joad? …
Tom Joad diceva: (parlato)
”Dove c’è un poliziotto che mena le mani o un solo neonato che piange per fame,
dove odio e violenza son nell’aria così, tu cercami mamma e mi troverai lì.
Uno che lotta per la casa in cui stare, una mano che aiuti a un lavoro trovare,
chi mai non s’arrende finchè libero è, nei suoi occhi ma’… riconoscerai me”….
Strada che di notte è vita,
ma dove ti porta, questa è un’altra partita.
Spettri le ombre al chiaror dei falò.
Chissà se c’è pure il fantasma di Joad? …
inviata da Andrea Buriani - 16/10/2011 - 21:17
Uomini sul bordo della ferrovia,
diretti chissà dove se ne vanno via,
dietro la collina c'è la polizia
un fuoco sotto il ponte tiene compagnia.
La fila al dormitorio non finisce più
questo è il nuovo mondo ci sei pure tu.
Famiglie chiuse in macchina che dormono
niente casa né lavoro niente pace no.
E la strada questa notte è viva più che mai,
ma anche senza indicazioni non ti perderai.
io sto seduto accanto al fuoco resto così
fino al giorno in cui Tom Joad passerà di qui.
Un prete legge il libro delle verità,
mentre fuma qualche cosa che lo calmerà
gli ultimi davanti ai primi quando sarà
intanto dorme in un cartone giù in città
biglietto sola andata per andare via
speranze lungo il bordo della ferrovia
miserie in questa notte buia di città
non c'è fontana che può darti dignità
E la strada questa notte è viva più che mai,
anche senza indicazioni non ti perderai.
io sto seduto accanto al fuoco resto così
fino al giorno in cui Tom Joad passerà di qui.
Dove una divisa picchia un giovane
dove un bimbo cresce solo a piangere
dove c'è battaglia e sangue nelle vie
stringi quelle mani e troverai le mie
dove un uomo lotta per la libertà
dove quel che resta è solo povertà
dove la paura è tutto ciò che hai
cercami tra loro e lì mi troverai
E la strada questa notte è viva più che mai,
anche senza indicazioni non ti perderai.
io sto seduto accanto al fuoco resto così
fino al giorno in cui Tom Joad passerà di qui.
inviata da DonQuijote82 - 21/11/2011 - 17:32
Testo: Stefano Bellotti, Luca Taddia
Uomini sul bordo della ferrovia,
diretti chissà dove se ne vanno via,
dietro la collina c'è la polizia
un fuoco sotto il ponte tiene compagnia.
La fila al dormitorio non finisce più
questo è il nuovo mondo ci sei pure tu.
Famiglie chiuse in macchina che dormono
senza casa senza pace né lavoro no.
E la strada questa notte è viva più che mai,
ma anche senza indicazioni non ti perderai.
solo accanto al fuoco resto fermo così
fino a quando cambieranno un po' di cose qui.
Un prete legge il libro delle verità,
mentre fuma qualche cosa che lo calmerà
gli ultimi davanti ai primi quando sarà
ma intanto dorme in un cartone giù in città
biglietto sola andata per andare via
speranza lungo il bordo della ferrovia
miserie in questa notte buia di città
non c'è fontana che può darti dignità
E la strada questa notte è viva più che mai,
anche senza indicazioni non ti perderai.
solo accanto al fuoco resto fermo così
fino a quando cambieranno un po' di cose qui.
Dove una divisa picchia un giovane
dove un bimbo riesce solo a piangere
dove c'è battaglia e sangue per le vie
stringi quelle mani e troverai le mie
dove un uomo lotta per la libertà
dove quel che resta è solo povertà
dove la paura è tutto ciò che hai
cercami tra loro e lì mi troverai
E la strada questa notte è viva più che mai,
anche senza indicazioni non ti perderai.
solo accanto al fuoco resto fermo così
fino a quando cambieranno un po' di cose qui.
spero vi piaccia....
Gente scalza sui binari della ferrovia
Diretti verso una strada dove non c’è via
La polizia come un falco sorvola la collina
Non ci resta che questa minestra avanzata dalla mattina
Il marciapiede è pieno verso il ricovero generale
È lo spettro oscuro del nuovo ordine mondiale
Genitori e figli insonni nell’auto parcheggiata
Nessun lavoro ne pace ne sicurezza ne casa.
Questa strada è sveglia ora
Ma è lunga e non so dove porta
Mi scaldo alla luce di questo fuoco
In attesa che il fantasma Tom mi porti fuori dal gioco
Prendo il libro ingiallito dalla copertina strappata
accendo un mozzicone e accenno una tirata
E attendo il miracolo con pazienza
Che gli ultimi siamo i primi in questa sporca esistenza
Nel cartone ho il biglietto per la terra sognata
Con mano armata e pancia bucata
Poggio la testa su una pietra li trovata
E con l’acqua di fontana mi levo la puzza della notte passata
E la strada è sempre sveglia
E la guardo in questa notte di veglia
Sempre qui vicino a questo fuoco
Aspettando di parlare col fantasma di Tom anche per poco
Tom disse:
“dove c’è un poliziotto che con forza percuote
O dove dei figli piangono con le pance vuote
Dove la violenza si annida e comincia da qui
Cercami mamma io sono li
Dove qualcuno lotta per un tetto in cui vivere
Per un lavoro modesto e un gesto per sorridere
Dove si lotta e si difende per la libertà che c’è
Mamma in quelle persone vedrai me.
E la strada è ancora sveglia
Come ogni notte riesco a vederla
Ancora in compagnia di questo falò
Col fantasma di Tom al mio fianco solo piu non sarò
inviata da luca - 13/7/2012 - 09:41
Uomini a piedi lungo la ferrovia
senza una meta se ne vanno via
mentre spunta dai monti un elicottero
sotto il ponte c’è un fuoco che riscalda un po’
Camminano in fila verso il ricovero
il mondo in fondo è così misero
intere famiglie in una macchina
l’idea di una casa è solo utopica
La strada stanotte sembra libera
ma nessuno sa dove ci porterà
resto seduto al fuoco dei falò
e cerco il fantasma di Tom Joad
Il predicatore vuole accendere
mentre fuma in silenzio inizia a leggere
i primi cadranno in pochi attimi
saranno premiati solo gli ultimi
Ma la Terra Promessa si fa attendere
tra illusioni e ferite profondissime
e intanto si dorme in grosse scatole
per cuscini soltanto pietre gelide
La strada stanotte sembra libera
ma nessuno sa dove ci porterà
resto seduto al fuoco dei falò
e aspetto il fantasma di Tom Joad
Ovunque qualcuno trovi crudeltà
ovunque un bambino cerchi umanità
ovunque c’è odio, c’è meschinità
cercami bene perché sarò là
Ovunque si lotti per la libertà
un lavoro decente, un po’ di dignità
ovunque qualcuno pianga i suoi perché
guarda i suoi occhi, mamma, e vedrai me
La strada stanotte sembra libera
ma nessuno sa dove ci porterà
resto seduto al fuoco dei falò
e cerco il fantasma di Tom Joad
inviata da Dq82 - 4/8/2022 - 17:03
Cammina sui binari della ferrovia,
è un viaggio sola andata verso l'agonia,
le sirene blu nel buio fan le loro ronde,
lui scalda la sua cena al fuoco, sotto il ponte.
Di là dalla trincea la notte resta uguale,
sorridi al nuovo ordine mondiale.
Chi dorme in una macchina è già fortunato,
non c'è casa né lavoro all'ombra del mercato.
Chi prende l'autostrada e va
sa già dove lo porterà.
Stanotte resto accanto al fuoco e aspetterò
di scorgere il fantasma di Tom Joad.
Lui tira fuori un libro dal suo sacco a pelo,
intona una preghiera in terra come in cielo,
gli ultimi saranno i primi, così e scritto,
per ora dormon sui gradini di un negozio sfitto.
È un viaggio sola andata per la terra santa,
sotto la pioggia fredda che ti lava e schianta,
con la pistola in pugno e con un buco nella pancia,
con un cuscino in marmo per poggiar la guancia.
E prende l'autostrada e va,
nessuno si nasconde quel che ognuno sa.
Stanotte resto accanto al fuoco e aspetterò
che arrivi qui il fantasma di Tom Joad.
E dice: mamma,
dovunque sulle teste s'alza un manganello,
dovunque levi un bimbo il pianto di un agnello,
dovunque c'è chi lotta e non ha vinto mai,
cercami tra loro e lì mi troverai.
Là dove c'è chi lotta per un posto dove stare,
per una paga giusta per poter campare,
dove un oppresso lotta per la libertà,
guarda nei suoi occhi, mi troverai là.
Chi prende l'autostrada e va
sa già dove lo porterà.
Stanotte resto accanto al fuoco e veglierò
parlando col fantasma di Tom Joad.
inviata da Andrea Paoli - 9/7/2023 - 10:24
Ar na ráillí tá na fir ag siúl
Dul áit éigin is níl dul ar gcúl
Tá na héileacaptair an mullach chugainn aniar
Súp te sa champa faoin droichead á riar.
Scuaine na mbochtán thar an gcoirnéal
Fáilte, tá ord nua i réim
Teaghlaigh san iardheisceart ina gcairt ina luí
Níl áit ná jab acu ná scíth.
Bhuel is beo don bhealach mór san oích’
Ach níl éinne ag cur dallamullóg ar éinne ar ndóigh
Táimse anseo cois na tine im’ shuí
Mé sa tóir ar thaibhse Tom Joad
As a mhála codlata an leabhar urnaí
Lasann Preacher is ólann sé a bhun toitín
Fanacht cé bheidh chun tosaigh, cé bheidh chun deiridh, mo léir
Insan íosbhealach, bosca cairtpháipéir
Go dtí an tír tairngire ticéad aon treo
Tá gunnán i do ghlac is tá do bholg i mbun gleo
Ar philiúr cloch sea ligeann tú do scíth
Agus tú ag snámh san uiscerian.
Is is beo don bhealach mór san oích’
Cá bhfuil a thriall, is eol dúinn a threo
Táimse anseo cois na tine im’ shuí
Mé sa tóir ar thaibhse Tom Joad
Deir Tom, ‘’Mhaim, má tá duine á bhualadh ag póilín
Má tá leanbh nuabheirthe ag lorg bia
Má tá troid ann in aghaidh an phóir agus fuath san aer
Cuardaigh, a Mhaim, agus féach
Má tá duine ag troid ar son a phaiste féin
Nó ag súil le jab áit éigin faoin ngréin
Má tá duine ag streachailt chun a bheith saor
Féach air, a Mhaim, feicfidh tú mé.’
Bhuel is beo don bhealach mór san oích’
Ach níl éinne ag cur dallamullóg ar éinne ar ndóigh
Táimse anseo cois na tine im’ shuí
Mé sa tóir ar thaibhse Tom Joad
inviata da Gabriel Rosenstock - 27/7/2018 - 17:49
Tom laughed uneasily, “Well, maybe like Casy says, a fella ain’t got a soul of his own, but on’y a piece of a big one — an’ then —”
“Then what, Tom?”
“Then it don’ matter. Then I’ll be all aroun’ in the dark. I’ll be ever’where — wherever you look. Wherever they’s a fight so hungry people can eat, I’ll be there. Wherever they’s a cop beatin’ up a guy, I’ll be there. If Casy knowed, why, I’ll be in the way guys yell when they’re mad an’ — I’ll be in the way kids laugh when they’re hungry an’ they know supper’s ready. An’ when our folks eat the stuff they raise an’ live in the houses they build — why, I’ll be there. See? God, I’m talkin’ like Casy. Comes of thinkin’ about him so much. Seems like I can see him sometimes.”
Il discorso di Tom Joad (interpretato da Henry Fonda) nel film di John Ford
Tom fece una risatina imbarazzata. “Be’, magari è come diceva Casy, che uno non ha un’anima tutta sua ma solo un pezzo di un’anima grande… e così…”
“E così che, Tom?”
“E così non importa. Perché io ci sarò sempre, nascosto e dappertutto. Sarò in tutti posti… dappertutto dove ti giri a guardare. Dove c’è qualcuno che lotta per dare da mangiare a chi ha fame, io sarò lì. Dove c’è uno sbirro che picchia qualcuno, io sarò lì. Se Casy aveva ragione, be’, allora sarò negli urli di quelli che si ribellano… e sarò nelle risate dei bambini quando hanno fame e sanno che la minestra è pronta. E quando la nostra gente mangerà le cose che ha coltivato e vivrà nelle case che ha costruito… be’, io sarò lì. Capisci? Perdio, sto parlando come Casy. È che lo penso tutto il tempo. Certe volte è come se lo vedo.”
da John Steinbeck – The Grapes of Wrath – Furore – 1939 – edizione italiana in Bompiani nella recente traduzione di Sergio Claudio Perron.
Nota: in questo brano Steinbeck cita quasi testualmente I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night di Alfred Hayes e Earl Robinson, dedicata alla memoria del sindacalista rivoluzionario. Joe Hill appare in sogno come Tom Joad appare in forma di fantasma nella canzone di Springsteen, e, come il fantasma, afferma che non può morire.
I read “The Grapes of Wrath” very late, long after I’d written the song “Ghost of Tom Joad.” However, it ended up being everything I’d hoped it to be. I haven’t read “East of Eden” yet, and I’d like to.
*
Quali libri si vergogna ad ammettere di non aver ancora letto?
"Ho letto Furore molto tardi, molto dopo che avevo scritto la canzone The Ghost of Tom Joad. Ma poi non mi ha deluso per nulla, era proprio come speravo. Non ho ancora letto La valle dell'Eden, e voglio farlo"
Bruce Springsteen, By The Book (Sunday Book Review - New York Times) - traduzione italiana
giusy - 12/5/2007 - 14:30
Carlo - 6/6/2008 - 00:15
tom mix - 4/1/2009 - 09:25
MIMMAISTER - 18/3/2009 - 16:11
Tommy - 4/11/2010 - 16:30
Andrea - 23/2/2013 - 00:52
Andrea - 30/1/2014 - 18:20
Lo spettacolo e' durato in totale quasi quattro ore!
June 19, 2018, Walter Kerr Theatre in New York City
I never believed that people come to my shows, or rock shows to be told anything.
But I do believe that they come to be reminded of things. To be reminded of who they are, at their most joyous, at their deepest, when life feels full. It's a good place to get in touch with your heart and your spirit, to be amongst the crowd. And to be reminded of who we are and who we can be collectively. Music does those things pretty well sometimes, particularly these days when some reminding of who we are and who we can be isn't such a bad thing.
That weekend of the March for our Lives, we saw those young people in Washington, and citizens all around the world, remind us of what faith in America and real faith in American democracy looks and feels like. It was just encouraging to see all those people out on the street and all that righteous passion in the service of something good. And to see that passion was alive and well and still there at the center of the beating heart of our country.
It was a good day, and a necessary day because we are seeing things right now on our American borders that are so shockingly and disgracefully inhumane and un-American that it is simply enraging. And we have heard people in high position in the American government blaspheme in the name of God and country that it is a moral thing to assault the children amongst us. May God save our souls.
There's the beautiful quote by Dr. King that says the arc of the moral universe is long but it bends toward justice. Now, there have been many, many days of recent when you could certainly have an argument over that. But I've lived long enough to see that in action and to put some faith in it. But I've also lived long enough to know that arc doesn't bend on its own. It needs all of us leaning on it, nudging it in the right direction day after day. You gotta keep, keep leaning.
I think it's important to believe in those words, and to carry yourself, and to act accordingly. It's the only way that we keep faith and keep our sanity.
I've played this show 146 nights with basically the same setlist, but tonight calls for something different...
- Bruce Springsteen
CCG Staff - 20/6/2018 - 18:01
Alright. I never believed that people came to my shows, or rock shows in general, to be told anything. But I do believe that they come to be reminded of things, to be reminded of who they are, that they're most joyous at their deepest, when life feels full. It's a good place to get in touch with your heart and your spirit. It's good to be amongst the crowd, be reminded of who we are and who we can be collectively, and music does those things pretty well. Sometimes, they can come in pretty handy.
And particularly these days, some reminding of who we are and who we can be isn't such a bad thing, ya know, uh. I uh, I re- I refer back to the weekend of the March for our Lives when we saw all those young people in Washington and citizens all around the country remind us of what faith in America and what real faith in American democracy, and how sacred that is. When uh, that weekend, you just saw what it actually looked like and felt like. It was just encouraging, to see all those people out on the street and all that righteous passion alive in the service of something good, to see it still there at the center of the beating heart of our country, and, in spite of what we've been goin' through, it was a good day ya know, it was just, it was just one good day. But it was a necessary day.
Because these are the times when we've also seen folks marching, and in the highest offices of our land who want to speak to our darkest angels, who want to call up the ugliest and the most divisive ghosts of America's past, and they want to destroy the idea of an America for all. That's their intention. That's what we've been seeing in the outrage of the broken families on the border, and in hate-filled marches on American streets, this year. Things I never thought I would see again in my lifetime. Things that I thought that were dead and gone forever, on the ash heap of history.
Ya know uh, ya know we've come too far and worked too hard, too many good people paid too high a price, and paid, paid with their lives to allow this to happen now. Ya know. There's been too much hard work done, and sacrifice. There's a beautiful quote by Dr. King that says, "The arc of the moral universe is long but it bends towards justice." It is important to believe in those words and to carry yourself, and to act accordingly, to live with compassion, and have faith in that what we're seeing now, is just another hard chapter, in the long long ongoing battle for the soul of the nation
inviata da Dq82 - 17/10/2021 - 12:42
2022
Americàrsan
Al spérit ed Tom Joad
Ginta la cór lóngh la férovia
La serca un pòst c’al n’è gh’è mia
In elta elicóter d’la pulisía
Mnestra scaldeda insèma al fôgh
La fila per magnér la pása l’angol
L’è al nóv mond c’al vin ináns
Famèj che dormen in machina al frèdd
Seinsa cá, lavôr e seinsa pés
La streda l’è viva stanót
Tót i san in dó andran a finîr
Stagh che sdú a la lus d’al fôgh
Serch al spérit ed Tom Joad
Un prét con un breciari in dal sac a pél
Impia na céca e da un bel tir
Spèta che al prém sia ultum e l’ultum sia prém
In na scatla ed cartoun sóta un pûnt
Un bigliét ed sola andeda per la téra nóva
Un bús in dal stómeg in man na pistola
Durmir inséma un cuséin ed tèra
dura, laveres al fred in na funtana
La streda l’è viva stanót
E tót i san indó la fnéss
Sun che sdú a la lus dal fôgh
Aspétt al spérit ed Tom Joad
E Tom al dgéva, “Mâma in dó gh’è un pulisiot c’al pécia un ragáss
O un putéin c’la fám visti de stráss
Na guéra per un tóch ed pán
Sercóm e t’um catare lé
Chi g’ha mia un post da stér
Un lavor decînt per préres jutêr
Chi lóta tótt i dé per la so libertée
Guerda i so occ, t’um vedré lé”
La streda l’è viva stanót
E tót i san in dó la va a fnir
Sun che sdú a la lus dal fôgh
Areint al spirit ed Tom Joad
inviata da Dq82 - 4/7/2024 - 17:34
Men walkin' 'long the railroad tracks
And goin' some place, there's no goin' back
Highway Patrol choppers comin' up over the ridge
Hot soup on a campfire under the bridge
Shelter line stretchin' round the corner
Welcome to the New World Order
Families sleepin' in their cars in the Southwest
No home, no job, no peace, no rest
The highway is alive tonight
Where it’s headed , everybody knows
I'm sitting down here in the campfire light
Awaitin’on the ghost of Tom Joad
Do Re Mi.
Lots of folks out East, they say, leavin' home most every day,
Beatin' the hot old dusty way to the California line.
'Cross the desert sands they roll, gettin' out of that old dust bowl,
They think they're goin' to a sugar bowl, but here's what they find
Police at the port of entry say:
"You're number fourteen thousand for today."
Oh, if you ain't got the “do re mi “ *, folks, if you ain't got the “ do re mi “,
Well, you better go back to beautiful Texas, Oklahoma, Kansas, Georgia, Tennessee.
California is a garden of Eden, a paradise to live in or see;
But believe it or not, you won't find it too hot
If you ain't got the “do re mi “.
The Ghost of Tom Joad
Now Tom Said; "Whenever there's a cop beatin' a guy
Wherever a hungry new born baby cries
Where there's a fight 'gainst the blood and hatred in the air
Look for me, Tom ,I'll be there
And if there's someone fightin' for a place to stand
Or a decent job or a helpin' hand
If there is somebody strugglin' to be free
Look for me Ma, you'll see me."
The highway is alive tonight
Where it’s headed , everybody knows
I'm sitting down here in the campfire light
With the ghost of old Tom Joad .
The highway is alive tonight
Where it’s headed , everybody knows
I'm sitting down here in the campfire light
With the ghost of old Tom Joad .
inviata da Pluck - 29/10/2024 - 07:51
Elvis Costello and Mumford & Sons, “The Ghost of Tom Joad” by Jim Beviglia - September 6, 2013
https://americansongwriter.com/track-r....
Traduzione.
Ogni volta che un artista riporta in auge una vecchia canzone, probabilmente spera che risulti comunque ancora gradita al nuovo pubblico . Nel caso della ingegnosa e accorata interpretazione di Elvis Costello e Mumford & Sons di "The Ghost Of Tom Joad" di Bruce Springsteen, l’impatto è amplificato in quanto l'ispirazione originale della canzone risale a molto tempo addietro e, purtroppo, perché i mali sociali che la canzone descrive sono ancora attuali.
L’ improvvisata “cover “ è stata eseguita a beneficio della "campagna agit 8" * per combattere la povertà. La versione originale di Springsteen del 1995 descrive in dettaglio la straziante situazione dei senzatetto. Per far capire il suo punto di vista, The Boss cita nella strofa finale “The Grapes Of Wrath” di John Steinbeck, la saga definitiva dei migranti del “ Dust Bowl “.
* ONE’s agit8 campaign launched in 2013 during the run up to the G8 summit in the UK, to encourage world leaders to take decisive action towards ending extreme poverty by 2030.
Costello e i Mumford & Sons aggiungono un po' di loro allo stufato con il recupero di materiale di origine datata .Dopo che Marcus Mumford ha eseguito la prima strofa della canzone di Springsteen, Costello si esibisce in una parte di "Do Re Mi" di Woody Guthrie del 1940, un inno sardonico che invitava tutti quegli stanchi viaggiatori , che si illudevano che in California li attendesse una bella vita, a ripensarci.
I Mumford & Sons attenuano la frenesia tipica di tante delle loro esibizioni dal vivo, e il risultato è una lettura più sfumata ma comunque intensa della canzone, con banjo, fisarmonica e contrabbasso che conferiscono il giusto apporto di atmosfera “roots”. Il momento in cui Elvis e Marcus cantano in armonia il ritornello, è davvero magico .La fusione infatti delle loro voci sembra trasmettere il desiderio che ,presto, un giorno “ The Ghost of Tom Joad “ venga considerata una polverosa reliquia piuttosto che una accurata descrizione dei tempi attuali.
Pluck - 30/10/2024 - 22:08
[….]
In 2013, Elvis Costello and Mumford & Sons were both headliners at the Sasquatch Festival at the Gorge Amphitheater in Washington State. At some point over the course of the weekend, The One Campaign (co-founded by Bono to fight poverty and disease) convinced Elvis and Mumford & Sons to step away and record a performance to help the campaign raise awareness.
The musicians chose Bruce’s “The Ghost of Tom Joad,” with a bit of Woody Guthrie’s “Do Re Mi” in the middle.
Mumford takes lead vocals on Bruce’s song; Elvis takes point on Guthrie’s. And when they resume “Tom Joad” and the harmonies kick in, it’s magic.
****
Bene, ed ecco il parlato di Elvis Costello e Marcus Mumford
di introduzione alla canzone.
Elvis Costello :
[….]
“ Marcus suggested this song. I thought it was an excellent choice. Eh...when Bruce wrote it, I...I guess he was thinking of..ah.....obviously, he was thinking of Steinbeck, he was thinking of stories from the 1930's and 40's . And so we put a little bit of Woody Guthrie's 'Do Re Mi' in the middle of it.
The two songs seem to fit together.
Marcus Mumford :
We wouldn't know what to say, so it's quite helpful to have music that says things for you. And that's definitely...I mean it's sometimes these songs pop up......like amazing...you know....and.. Guthrie did it a lot and Springsteen does it....and...yeah...so... felt like a nice.... fusion.
Pluck - 1/11/2024 - 11:48
Il brano dà il titolo al quindicesimo album di Springsteen, il secondo acustico dopo "Nebraska"
È stato anche riproposto in una versione elettrica e quasi rappata dai Rage Against The Machine.
Reinterpretata da Springsteen in versione elettrica nell'album "High Hopes" (2014) in duetto con Tom Morello.
Interpretata anche in duetto con Pete Seeger nel disco Sowing the Seeds (2006).
"La storia di Furore, per chi non l´abbia mai letta o l´abbia dimenticata, è l´epopea della biblica trasmigrazione della famiglia Joad, assieme ad altre centinaia di poveracci, dall´Oklahoma attraverso il Texas Pandhanle, il New Mexico e l´Arizona, lungo le famosa Route 66 che conoscerà altre storie letterarie (Kerouac, fra gli altri), fino alla California, «il paese del latte e del miele», in cerca di un modo di vivere. Ci troveranno solo il modo di sopravvivere: paghe da fame, padroni terribili, lavori da schiavi. Sono gli anni della Grande Depressione, e, se non vogliamo ricorrere a John Ford, possiamo immaginarci i Joad con gli stessi volti dei disperati ritratti da Dorothea Lange e da Walker Evans, cotti dal sole e dal vento della Dust Bowl - come vennero soprannominate una volta per tutte, anche quando tornarono alla quasi normalità, quelle zone, dopo le spaventose siccità di quegli anni, che le aveva rese un deserto di polvere e di tempeste di sabbia - , smagriti da un regime di lavoro che non bastava neanche lontanamente a nutrirli, e non si dica a farli vivere." (Irene Bignardi, da La Repubblica)
Ma non è questa la storia che Springsteen vuole raccontare: Tom Joad è un fantasma ancora presente nell'America di oggi, come se sessant'anni dopo, ben poco fosse cambiato. Dice Springsteen:
(intervista di Gino Castaldo, da "Il Venerdì" di Repubblica, 5 aprile 1996)
L'autostrada, luogo simbolo del sogno americano, esaltato dalla generazione beat, è ancora viva, ma è popolata da gente senza speranza, il cui destino è un fuoco acceso sotto un ponte per scaldarsi. I Tom Joad di oggi sono forse messicani, le nuove vittime di un Nuovo Ordine Mondiale ancora affollato di poliziotti che picchiano, bambini che piangono per la fame, gente senza lavoro e senza libertà. Benvenuti.
Riferimenti
- Musica e Memoria
- "Oggi ho salvato il mondo" - canzoni di protesta 1990-2005" di Carlo Bordone e Gianluca Testani. Arcana Editrice, 2006
*
Sul piano letterario, Springsteen si inserisce nella crescita mitica della figura di Tom Joad da Steinbeck in poi. Nel romanzo di Steinbeck, il personaggio dice che "siamo tutti una grande anima"; il suo discorso alla madre è poi seguito da un lungo, sentimentale finale umanitario.
Nel film di Ford, la storia si ferma qui, nel momento in cui Tom Joad annuncia alla madre la sua scelta. Lo stesso avviene nella ballata di Woody Guthrie, dove Tom Joad dice però che "tutti potremmo essere una grande anima": dagli echi dell'Oversoul originario emersoniano passiamo alla possibilità di una solidarietà, da costruire (non a caso, Woody Guthrie ha chiamato Joad uno dei suoi figli). In Springsteen, infine, Tom Joad è diventato un fantasma una traccia dell'incancellabile presenza e resistenza della memoria, che sta alla Depressione ed ai rapporti di classe in modo non dissimile da come la Beloved di Toni Morrison sta alla schiavitù ed ai rapporti di genere e razza.
Le immagini da anni Trenta da Furore a L'imperatore del Nord di vagabondi e profughi della depressione, si illuminano di colpo della luce livida del presente: la strofa di soli gerundi rinvia all'atemporalità di Whitman; gli elicotteri sopra la collina sembrano quelli di Apocalypse Now e il poliziotto che picchia sovrappone all'immagine del predicatore Casey di Steinbeck quella di Rodney King, simbolo della Los Angeles e della California odierna, dove questo disco è stato composto.
Questa era la terra promessa per i protagonisti del romanzo di Steinbeck, la fine della strada (e qui Springsteen ironizza anche sui suoi miti precedenti della "promised land"). Adesso, è l'orlo dell'abisso. È un paradosso che il confine sia varcato verso il Nord da braccianti e spacciatori messicani in cerca del mito americano, e verso il Sud da esuli, vagabondi, sognatori e criminali nordamericani in cerca di alternative assurde all'assurdo e all'insensatezza della realtà (Highway 29). Ma non è un paradosso che, in un caso e nell'altro, le storie finiscano con la morte.
I profughi, gli esuli, i vagabondi californiani di Bruce Springsteen non sono O. J. Simpson, la cui fuga finisce nell'ambigua gloria dei riflettori.
(Alessandro Portelli)