I sette figli di papà Cervi
che sono morti per la libertà
se guardi il cielo tu puoi vederli
son sette stelle e son sempre là.
La prima stella è per l’Italia
per rischiarare il suo cammin
la nostra patria sarà piu bella
in quella stella c’è il suo destin.
Seconda stella per gli italiani
perchè non possano dimenticar
la lunga lotta dei partigiani
con neve e gelo e senza mangiar.
La terza stella per la bandiera
per la bandiera dei tre color
i sette Cervi l’hanno onorata
col loro sangue e col loro amor.
La quarta stella per Reggio Emilia
e per le cento nostre città
che sono insorte contro il nemico
per conquistare la libertà.
La quinta stella è per la terra
perchè fiorisca di rose e fior
i sette Cervi l’hanno bagnata
senza riposo con il sudor.
La sesta stella per tutto il mondo
stella di pace brilla lassù
noi ci uniremo come fratelli
perchè la guerra non torni più.
L’ultima stella per noi ragazzi
che dentro il cuore risplenderà
sarà la luce che li riscalda
e sempre avanti li guiderà.
che sono morti per la libertà
se guardi il cielo tu puoi vederli
son sette stelle e son sempre là.
La prima stella è per l’Italia
per rischiarare il suo cammin
la nostra patria sarà piu bella
in quella stella c’è il suo destin.
Seconda stella per gli italiani
perchè non possano dimenticar
la lunga lotta dei partigiani
con neve e gelo e senza mangiar.
La terza stella per la bandiera
per la bandiera dei tre color
i sette Cervi l’hanno onorata
col loro sangue e col loro amor.
La quarta stella per Reggio Emilia
e per le cento nostre città
che sono insorte contro il nemico
per conquistare la libertà.
La quinta stella è per la terra
perchè fiorisca di rose e fior
i sette Cervi l’hanno bagnata
senza riposo con il sudor.
La sesta stella per tutto il mondo
stella di pace brilla lassù
noi ci uniremo come fratelli
perchè la guerra non torni più.
L’ultima stella per noi ragazzi
che dentro il cuore risplenderà
sarà la luce che li riscalda
e sempre avanti li guiderà.
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/4/29 - 16:50
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L’anonimo autore (o forse autori) faceva probabilmente parte dell’Associazione Pionieri d’Italia, organizzazione scoutistica nata dell’immediato secondo dopoguerra per iniziativa di genitori militanti del PCI.
Sull’aria della canzone alpina “Il testamento del capitano”.
Testo trovato sul “Canzoniere partigiano 1944-1950” presente nella rivista “La Piva del Carner”, numero di aprile 2015
Ancora una annotazione. Questa canzone, a sfondo esplicitamente pedagogico, anticipa un elemento poetico che si ritroverà in autori di grande rilevanza letteraria: la metafora “celeste” dei sette fratelli, contemplati e descritti alla stregua delle sette stelle dell’Orsa. Cfr., in modo particolare, il poema Compagni fratelli Cervi - scritto da Gianni Rodari per l’80° compleanno di papà Cervi, l’8 maggio 1955, e la poesia Ai fratelli Cervi, alla loro Italia, composta il 4 dicembre 1955 dal premio nobel Salvatore Quasimodo.
(Nota da “La Piva del Carner” citata)
La pianura dei sette fratelli (Gang)
Per i morti di Reggio Emilia (Fausto Amodei) (Sangue del nostro sangue, nervi dei nostri nervi, come fu quello dei Fratelli Cervi)
La ballata dei Fratelli Cervi (Ignazio Buttitta)
Compagni Fratelli Cervi (anonimo)
Papà Cervi raggiunge i sette figli (Eugenio Bargagli)
Sette fratelli (Mercanti di Liquore e Marco Paolini)
Campi rossi (La Casa del vento)
Ai fratelli Cervi, alla loro Italia (Salvatore Quasimodo)
Canzone per Delmo (Filippo Andreani), dedicata ad Adelmo Cervi
I Sette Cervi (anonimo)
Salmodia della speranza (David Maria Turoldo)
Compagni fratelli Cervi (Gianni Rodari)
Nel ricordo della madre (Piero Calamandrei)
Cervi (Paolo Benvegnù)
Milioni di urla (Banda Bassotti)
Ribelli (Riccardo Sgavetti)