Baba yetu, yetu uliye
mbinguni yetu aminal
baba yetu, yetu uliye
jina latko litukuzwe
baba yetu, yetu uliye
baba yetu, yetu uliye
jina latko litukuzwe
mbinguni yetu aminal
baba yetu, yetu uliye
jina latko litukuzwe
baba yetu, yetu uliye
baba yetu, yetu uliye
jina latko litukuzwe
inviata da dq82 - 23/4/2016 - 12:19
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Soundcity
“Sono partito dalle registrazioni che in questi anni ho fatto in giro nelle tante città di frontiera del Mediterraneo: Tangeri, Istanbul, Lisbona, Lampedusa, Sarajevo, Ventotene, Jaffa... Suoni, rumori, radio, voci, spazi sonori, cantanti di strada che mi hanno ispirato melodie, testi, ritmi. Come sempre nelle mie composizioni uso il Sabir, la lingua del mare, insieme al turco, all'arabo, al francese, allo spagnolo, al napoletano, allo swahili africano, al rumeno, al macedone per raccontare la ricchezza, le speranze, il dolore che attraversano le “strade” del Mediterraneo.
Infine, essendo cresciuta non è più una Piccola Banda Ikona ma la Banda Ikona, un insieme di splendidi amici e musicisti con i quali condivo questo viaggio in musica”.
Stefano Saletti
Una preghiera sul mare di Lampedusa cantata in Swahili, una lingua dell'Africa Orientale. La speranza di una nuova vita affidata al mare: "Padre nostro che sei nei cieli, amen, sia santificato il tuo nome"