Lingua   

Bruton Town

Martin Carthy
Lingua: Inglese


Martin Carthy

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

The Croppy Boy
(anonimo)
Το τραγούδι του στρατιώτη [H μπαλάντα του στρατιώτη
(Manos Hatzidakis / Μάνος Χατζιδάκις)
A te che dormi
(Filippo Andreani)


Un’antica murder ballad inglese, raccolta da Cecil Sharp tra le su “100 English Songs”, volume pubblicato nel 1904.
Nota anche con i titoli “The Bramble Briar” e “The Murdered Servantman”.
Tutti i testi (e informazioni più dettagliate) sono reperibili su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Second Album

Interpretata da Martin Carthy (in “Second Album”) e da Ewan MacColl (in “The Manchester Angel”, con il titolo “The Bramble Briar”) nel 1966. In seguito anche dai Pentangle (nel loro disco d’esordio) e da Maddy Prior (in “Folk Songs of Old England Vol. 1”) nel 1968, e poi da Sandy Denny in alcune esibizioni del 1972 raccolte innanzitutto nell’antologia “Who Knows Where the Time Goes?” pubblicata nel 1986.
Comunque è impossibile citare tutti gli artisti che hanno interpretato “Bruton Town”…

Who Knows Where the Time Goes?

La fonte originaria della canzone parrebbe addirittura essere il “Decamerone” del Boccaccio e, in particolare la quinta novella della quarta giornata, quella dove “I fratelli dell’Isabetta uccidon l’amante di lei; egli l’apparisce in sogno e mostrale dove sia sotterrato. Ella occultamente disotterra la testa e mettela in un testo di bassilico; e quivi su piagnendo ogni dì per una grande ora, i fratelli gliele tolgono, ed ella se ne muore di dolore poco appresso.”. La novella era infatti molto popolare in Albione, si pensi ad esempio all’adattamento che ne fece John Keats nel 1818 con il suo poema narrativo “Isabella, or the Pot of Basil”.



Bruton è una piccola cittadina del Somerset inglese ma non si sa perché la ballata sia stata ambientata proprio lì… Magari l’assonanza tra Bruton e “brute”, vista la sanguinosa vicenda raccontata?

“Isabelle with the Pot of Basil”, dipinto di William Holman Hunt, 1867
“Isabelle with the Pot of Basil”, dipinto di William Holman Hunt, 1867


Avevo spergiurato che non avrei più proposto “murder ballad”, ma questa vede una donna di nobile lignaggio (in alcune lezioni è però solo la figlia di un “farmer”) che s’innamora di un giovane servo. I fratelli di lei, non tanto per gelosia quanto per motivo d’onore e di casta, fanno fuori il pretendente. Lei, scoperto l’omicidio, veglia il corpo dell’amato e poi affronta i fratelli, che fanno gli gnorri, apostrofandoli con “Alla larga da me, macellai sanguinari!!! Avete ucciso il mio amore e anche me!” Ho pensato quindi che fosse da inserire sia nel percorso della guerra contro le donne che in quello delle canzoni d’amore…
In alcune lezioni, così come nella novella boccaccesca, la giovane non si dà per vinta e porta con sé il suo amato, conservandone la testa in un vaso da fiori…
In Bruton Town there lived a noble,
He had two sons and a daughter fair.
By night and day they were contriving
To fill their sister's heart with care.

One night, one night of restless slumber,
One brother rose up from his bed.
He heard the servant court their sister,
He heard they had a mind to wed.

He early rose the very next morning,
A-hunting through the woods to go.
And there he did this young man a-murder
In the bramble briar his body threw.

“Oh, brothers, brothers, why do you whisper,
And what's become of the serving man?”
“We lost him where we been a-hunting,
We lost him where he'll ne'er be found.”

She went to bed a-crying and lamenting
And weeping for her own true love.
And as she slept she dreamed that she saw him
All covered all over with gore and blood.

She early rose the very next morning,
She searched the woods and the country round,
And there she found her own dear jewel,
In the bramble briar where his body they'd thrown.

Three days and nights she did stay by him,
She kissed his eyes that could not see.
And to keep him from the heat of the sunshine,
She covered him with green leaves from off the tree.

Three days and nights she did stay by him,
She thought her heart would break with woe,
Till a cruel hunger came upon her
And in despair to her home she did go.

“Oh, sister, sister, why do you whisper,
And won't you tell us where you've been.”
“Stand off, stand off, you bloody butchers,
My love and I you have both slain.”

inviata da Bernart Bartleby - 17/3/2016 - 16:10



Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 14-1-2021 07:56
NELLA CITTA' DI BRUTON

Viveva un nobiluomo nella città di Bruton,
Aveva due figli e una figlia graziosa.
Notte e giorno andavano ingegnandosi
Per empir d'attenzioni il cuore della sorella.

Una notte, oh una notte d'irrequieto sonno,
Uno dei fratelli s'alzò dal suo letto.
Udì il servitore corteggiar la sorella,
Udì che avevano intenzione di convolare.

Giusto il mattino dopo s'alzò presto assai
Per andare a cacciare nei boschi.
Colà ammazzò quel giovanotto
E ne gettò il corpo morto nella roveta.

“Fratelli, fratelli, perché mormorate,
E che ne è stato del servitore?”
“Lo abbiamo perso durante la battuta,
Lo abbiamo perso dove mai sarà trovato.”

Lei si coricò tra pianti e lamenti,
Singhiozzando per il suo innamorato.
E, nel sonno, sognava di vederlo
Ricoperto tutto di sangue rappreso.

Giusto il mattino dopo s'alzò presto assai,
Cercò per i boschi e per la campagna attorno;
E vi trovò il suo tesoro, là nella roveta
Dove il suo corpo morto avevan gettato.

Tre giorni e tre notti stette accanto a lui
Baciandogli gli occhi che non vedevan più.
Per proteggerlo dal calore del sole
Lo coprì di verdi foglie degli alberi.

Tre giorni e tre notti accanto a lui pensando
Che il cuore le sarebbe scoppiato di pena,
Finché non le venne una fame tremenda,
E disperata non se ne tornò a casa.

“Sorella, sorella, perché stai borbottando?
Perché non ci dici dove sei stata?”
“Alla larga da me, macellai sanguinari,
Avete ammazzato il mio amore, e anche me.”

14/1/2021 - 07:56


Anche questa bellissima canzona risulta collegata in qualche modo al boccaccesco "Decamerone", ma non è stata tradotta finora nella lingua di Petrarca, ohimè(é)...

k - 14/1/2021 - 01:16


E disperata non se ne tornò a casa

???

ma come non se ne tornata?
se no, come avrebbe parlato coi fratelli assassini???

testa di basilischo...

k - 18/1/2021 - 23:16


Krysiek, è la lingua italiana. "Finché" vuole il verbo al negativo, ma ha senso affermativo. "Finché non le venne una fame tremenda e non se ne tornò a casa", hai rozumiato...? Salud.

Riccardo Venturi - 19/1/2021 - 00:17


Ahhh... sorry

rozumiato, poco presente con la mente ultimamente...

e sbalordito dalla mancanza di Porter, quando si passa Cotugno... ma saranno le scelte del destino...

k - 19/1/2021 - 00:41




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org