Per te canterò
donna che fai il mestiere
più antico del mondo
pagata in denaro e disprezzo da chi ti cerca
io mi sento migliore di te
perchè ho solo un letto e chi
protegge il mio corpo e poi lo pretende
Tu sei la perdizione, io la virtù
tu il peccato, io l’angelo
due facce della stessa sciocca medaglia
la stessa moneta che compra i nostri corpi
sul marciapiede o davanti all’altar
Ma cosa è il corpo mio, il corpo tuo
il corpo d’ogni donna?
È fabbrica di figli per la fabbrica
è fabbrica di figli per la guerra
è fabbrica di un piacere che non ci guarda
donna, al mondo tu non hai vissuto mai
il mondo non ha vissuto mai.
donna che fai il mestiere
più antico del mondo
pagata in denaro e disprezzo da chi ti cerca
io mi sento migliore di te
perchè ho solo un letto e chi
protegge il mio corpo e poi lo pretende
Tu sei la perdizione, io la virtù
tu il peccato, io l’angelo
due facce della stessa sciocca medaglia
la stessa moneta che compra i nostri corpi
sul marciapiede o davanti all’altar
Ma cosa è il corpo mio, il corpo tuo
il corpo d’ogni donna?
È fabbrica di figli per la fabbrica
è fabbrica di figli per la guerra
è fabbrica di un piacere che non ci guarda
donna, al mondo tu non hai vissuto mai
il mondo non ha vissuto mai.
envoyé par Bernart Bartleby - 13/1/2016 - 09:19
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Parole di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista (oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano.
Musica di Yuki Maraini (1939-1995), musicista, cantante e compositrice italiana, e Fortunata “Fufi” Sonnino.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.