Se tu sapessi mamma
quanti compagni che lasciai lassù
lassù sulla montagna
l’è presidiata dalla gioventù
O compagnia compatta
la più bella sei tu
di tutto Dicomano
la meglio gioventù
E sempre in testa il nostro comandante
eppur bevendo si fa il nostro dover
canta Cirillo la rumba della morte
di Dicomano la meglio gioventù
O compagnia compatta
la più bella sei tu
di tutto Dicomano
la meglio gioventù
quanti compagni che lasciai lassù
lassù sulla montagna
l’è presidiata dalla gioventù
O compagnia compatta
la più bella sei tu
di tutto Dicomano
la meglio gioventù
E sempre in testa il nostro comandante
eppur bevendo si fa il nostro dover
canta Cirillo la rumba della morte
di Dicomano la meglio gioventù
O compagnia compatta
la più bella sei tu
di tutto Dicomano
la meglio gioventù
envoyé par Bernart Bartleby - 10/1/2016 - 13:21
Langue: italien (Toscano)
Questa. versione si interseca - sinistramente - col canto fascista "O Battaglion Toscano - il meglio tu sei tu - di tutta la repubblica la meglio gioventù". Sulle Carline, nel comune di Radicondoli (SI) il 14 luglio 2002 al raduno della XXIII brigata Garibaldi d’Assalto Guido Boscaglia, raccolsi quest'altra versione :
Se tu sapess' o mamma
Quanti compagni li trovai quassù
Che tutta la montagna
è presidiata dalla gioventù
Canti di gioia come una festa
Anche se infuria vento e tempesta
E so’orgoglioso d’esser co’i ribelli
Prima di andare contro i miei fratelli
Se tu vedessi o bella
Quella bandiera che piantai lassù
Ci sto di sentinella
Ed il nemico non la toglie piu’
Moschetto pronto, mitragliatrice
Sento la vita lieta e felice
La bomba pronta sempre nella mano
Il distintivo è del partigiano
Tremate o maledetti
Questo l’è il grido della gioventù
Che irrompe in tutti i petti
E il desiderio non si frena più
Di liberare l’Italia nostra
Da questa setta schifosa e mostra
Con tutti i pianti che ci ha fatto fare
Ed alla fine gli si fa pagare!
Quanti compagni li trovai quassù
Che tutta la montagna
è presidiata dalla gioventù
Canti di gioia come una festa
Anche se infuria vento e tempesta
E so’orgoglioso d’esser co’i ribelli
Prima di andare contro i miei fratelli
Se tu vedessi o bella
Quella bandiera che piantai lassù
Ci sto di sentinella
Ed il nemico non la toglie piu’
Moschetto pronto, mitragliatrice
Sento la vita lieta e felice
La bomba pronta sempre nella mano
Il distintivo è del partigiano
Tremate o maledetti
Questo l’è il grido della gioventù
Che irrompe in tutti i petti
E il desiderio non si frena più
Di liberare l’Italia nostra
Da questa setta schifosa e mostra
Con tutti i pianti che ci ha fatto fare
Ed alla fine gli si fa pagare!
envoyé par Pardo Fornaciari - 13/4/2025 - 17:03
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Giuseppina dopo il bombardamento del 27 Maggio del 1944 sfollò con tutta la famiglia nella località denominata Monte vicino a Santa Lucia dove vi rimase fino a ottobre. Nella casa in cui erano ospitati passavano spesso i partigiani tra cui alcuni erano di Dicomano e intimi di Giuseppina, ad esempio il fratello Valerio, il nipote Elio Vaggioli e l’amico Lazio Cosseri. Spesso cantavano, così tra i canti canti narrativi e da osteria che già conosceva Giuseppina ha appreso i due seguenti. “Cirillo” era il soprannome del partigiano Artemio Genivi [della Divisione "Potente" - Brigata "Lanciotto", ndr]
Io cantando questa ho rivisto tutto quello che può rievocare sta canzone, lo sfollamento, questi ragazzi che son morti, la paura, lo scappare, perché noi siemo trovati morti lì, eh! Li ho rivisti tutti. E insomma!