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Senza macchine che vadano a fuoco

Lo Stato Sociale
Langue: italien


Lo Stato Sociale

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[2014]
La traccia che apre l’album “L’Italia peggiore”

L’Italia peggiore

“Siamo noi l'Italia peggiore, la feccia della società e il disonore delle nostre famiglie? Siamo noi la prova tangibile di un mondo in declino e di una comunità allo sbando? Siamo noi l'esempio calzante a cui contrapporre ciò che è bello, bravo e giusto? Siamo noi i cattivi in questa sceneggiatura banale e scritta male? Se aiuta a sentirsi meglio, volentieri.”
(Lo Stato Sociale)

Il disco uscì il 2 giugno 2014, feste della repubblica. Tutti i proventi delle prime due settimane andarono ad Emergency.

Amore mio, strappami i pidocchi
fuori bruciano le strade e i fumogeni negli occhi
la pancia delle camionette
le tue caviglie così strette
il buio in fondo alle tue cosce
il collo sbavato delle sigarette

Sbirri al telefono che brindano alla morte delle zecche
bottegai piangono nei calici delle loro tasche
ma anche tu eri ubriaca quando mi dicevi quella volta
"Se non la posso ballare allora no, non è rivolta"

Tra una pantera insanguinata e una gazzella morta
tu portami a ballare, tutto il resto è la rivolta

Non t'amerei senza perdere i denti
senza asfalti roventi
o meritevoli agenti vivi ancora per poco
Se l'isteria dei collocamenti
gli spari sugli studenti
per te non fossero altro che un gioco

Non t'amerei senza macchine... che vadano a fuoco

Il re ha sempre voglia di scappare prima
che rotoli la testa della sua regina
che bruci nella fica ogni sua puttana
che il suo esercito venga sommerso da una marea umana
Per questo la storia la si segna con i piedi
che loro di ballare san quand’è la buona volta,
come quando con una bottiglia in fiamma mi dicevi
"Non sono io ad essere ubriaca è lei, è lei, è lei che è la rivolta"

Tra una pantera insanguinata e una gazzella morta
nella giungla delle strade balla solo la rivolta

Non t'amerei senza perdere i denti
senza asfalti roventi
o meritevoli agenti vivi ancora per poco
Se l'isteria dei collocamenti
gli spari sugli studenti
per te non fossero altro che un gioco

Non t'amerei senza macchine... che vadano a fuoco

envoyé par Bernart Bartleby - 9/1/2016 - 21:37




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