La mamma di Rosina era gelosa
La mamma di Rosina era gelosa
Nemmeno a prender l'acqua
Con gli occhi bianchi e neri
Nemmeno a prender l'acqua
La mandava.
Un giorno che dovea andà al mulino
Un giorno che dovea andà al mulino
Trovò il mulinaio
Con gli occhi bianchi e neri
Trovò il mulinaio
Che dormiva.
Svégliati mulinaio che l'è giorno
Svégliati mulinaio che l'è giorno
Venuta è la Rosina
Con gli occhi bianchi e neri
Venuta è la Rosina
A macinare.
Apposta che l'è venuta stamattina
Apposta che l'è venuta stamattina
La voglio macinare
Con gli occhi bianchi e neri
La voglio macinare
Fina fina.
E mentre che il mulino macinava
E mentre che il mulino macinava
Le mani dentro il seno
Con gli occhi bianchi e neri
Le mani dentro il seno
Le metteva.
Sta fermo mulinaio con le mani
Sta fermo mulinaio con le mani
Io tengo sei fratelli
Con gli occhi bianchi e neri
Io tengo sei fratelli
Ti ammazzeranno.
Non ho paura di sei, nemmen di sette / otto!
Non ho paura di sei, nemmen di sette / otto!
Io tengo una pistola
Con gli occhi bianchi e neri
Io tengo una pistola
Caricata.
Caricata con due pallini d'oro
Caricata con due pallini d'oro
La sparo su di te
Con gli occhi bianchi e neri
La sparo su di te
Rosina bella.
La mamma di Rosina era gelosa
Nemmeno a prender l'acqua
Con gli occhi bianchi e neri
Nemmeno a prender l'acqua
La mandava.
Un giorno che dovea andà al mulino
Un giorno che dovea andà al mulino
Trovò il mulinaio
Con gli occhi bianchi e neri
Trovò il mulinaio
Che dormiva.
Svégliati mulinaio che l'è giorno
Svégliati mulinaio che l'è giorno
Venuta è la Rosina
Con gli occhi bianchi e neri
Venuta è la Rosina
A macinare.
Apposta che l'è venuta stamattina
Apposta che l'è venuta stamattina
La voglio macinare
Con gli occhi bianchi e neri
La voglio macinare
Fina fina.
E mentre che il mulino macinava
E mentre che il mulino macinava
Le mani dentro il seno
Con gli occhi bianchi e neri
Le mani dentro il seno
Le metteva.
Sta fermo mulinaio con le mani
Sta fermo mulinaio con le mani
Io tengo sei fratelli
Con gli occhi bianchi e neri
Io tengo sei fratelli
Ti ammazzeranno.
Non ho paura di sei, nemmen di sette / otto!
Non ho paura di sei, nemmen di sette / otto!
Io tengo una pistola
Con gli occhi bianchi e neri
Io tengo una pistola
Caricata.
Caricata con due pallini d'oro
Caricata con due pallini d'oro
La sparo su di te
Con gli occhi bianchi e neri
La sparo su di te
Rosina bella.
envoyé par Riccardo Venturi - 28/11/2015 - 01:41
Secondo me non e' (solo) Ginevra Di Marco a cantare la parte femminile qui (forse solo la strofa "Apposta che l'è venuta stamattina"). La prima strofa per voce femminile mi pare Lucilla Galeazzi e quella "Sta fermo mulinaio con le mani" forse Elena Ledda...
Lorenzo - 30/11/2015 - 09:15
E mi sa che tu hai ragione, Lorenzo...forse mi son lasciato fuorviare dalle grazie della Ginevrona :-)
Riccardo Venturi - 30/11/2015 - 21:17
LA MOGLIE DI ARICCIA
Sull'aria de La mamma di Rosina
(Piccolo dono dell'Anonimo Toscano del XXI secolo)
(Però sembra anche che sia una bufala)
Sull'aria de La mamma di Rosina
(Piccolo dono dell'Anonimo Toscano del XXI secolo)
(Però sembra anche che sia una bufala)
La moglie di Ariccia si era rotta,
La moglie di Ariccia si era rotta,
Di stare col marito
Con gli occhi bianchi e neri,
Di stare col marito non le andava
E il marito di Ariccia era geloso,
Il marito di Ariccia era geloso,
Però in quel club privé,
Con gli occhi bianchi e neri,
A passà' una serata volle andare
E proprio quella sera al club privé,
E proprio quella sera al club privé,
C'era pure sua moglie
Con gli occhi bianchi e neri,
C'era pure sua moglie a trasgredire
E quando la saletta era già pronta,
E quando la saletta era già pronta,
Col materasso a acqua,
I sess tòi bianchi e neri,
Col materasso a acqua e le candele
Allorché si scambiavano le coppie,
Allorché si scambiavano le coppie,
Nella stessa saletta,
Con gli occhi bianchi e neri,
Altro che scambio, c'erano i due sposi
Succede un putiferio nella sala,
Succede un putiferio nella sala,
E scoppia una gran rissa,
Con gli occhi bianchi e neri,
E scoppia una gran rissa generale
E mentre che la rissa s'allargava,
E mentre che la rissa s'allargava,
Marito moglie e tutti
Ci avevan gli occhi neri,
E nella sala di tutto volava
E quando arrivò i Carabinieri,
E quando arrivò i Carabinieri,
Distrutto era il locale,
Con gli occhi bianchi e neri,
Portaron tutti quanti in tribunale
E poi li hanno denunciati tutti,
E poi li hanno denunciati tutti,
La moglie, gli scambisti,
E il marito geloso,
E pure il materasso che era esploso
La moglie ha chiesto la separazione,
La moglie ha chiesto la separazione,
Evviva gli scambisti
Con gli occhi tutti neri,
E poi finisce qui la narrazione!
La moglie di Ariccia si era rotta,
Di stare col marito
Con gli occhi bianchi e neri,
Di stare col marito non le andava
E il marito di Ariccia era geloso,
Il marito di Ariccia era geloso,
Però in quel club privé,
Con gli occhi bianchi e neri,
A passà' una serata volle andare
E proprio quella sera al club privé,
E proprio quella sera al club privé,
C'era pure sua moglie
Con gli occhi bianchi e neri,
C'era pure sua moglie a trasgredire
E quando la saletta era già pronta,
E quando la saletta era già pronta,
Col materasso a acqua,
I sess tòi bianchi e neri,
Col materasso a acqua e le candele
Allorché si scambiavano le coppie,
Allorché si scambiavano le coppie,
Nella stessa saletta,
Con gli occhi bianchi e neri,
Altro che scambio, c'erano i due sposi
Succede un putiferio nella sala,
Succede un putiferio nella sala,
E scoppia una gran rissa,
Con gli occhi bianchi e neri,
E scoppia una gran rissa generale
E mentre che la rissa s'allargava,
E mentre che la rissa s'allargava,
Marito moglie e tutti
Ci avevan gli occhi neri,
E nella sala di tutto volava
E quando arrivò i Carabinieri,
E quando arrivò i Carabinieri,
Distrutto era il locale,
Con gli occhi bianchi e neri,
Portaron tutti quanti in tribunale
E poi li hanno denunciati tutti,
E poi li hanno denunciati tutti,
La moglie, gli scambisti,
E il marito geloso,
E pure il materasso che era esploso
La moglie ha chiesto la separazione,
La moglie ha chiesto la separazione,
Evviva gli scambisti
Con gli occhi tutti neri,
E poi finisce qui la narrazione!
CCG/AWS Staff - 6/12/2016 - 19:40
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[Versione toscana]
Dallo spettacolo Bella Ciao [2014, con relativo album a cura dell'Istituto Ernesto De Martino]
Con: Alessio Lega, Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e l'impareggiabile Riccardo Tesi.
La mamma di Rosina è, credo, tra le cinque o dieci canzoni popolari italiane più note. L'hanno cantata, e la cantano, tutti dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno (quello di Bologna, va da sé); dagli alpini avvinazzati agli avvinazzati non alpini, dalle corali delle Pro Loco al signore improvvisato alla festicciola di paese, dal serio folklorista agli amici nello spogliatoio dopo la partita scapoli-ammogliati. E' diffusa davvero dappertutto ed è, probabilmente, piuttosto antica come origine nonostante la presenza, nel testo, di una pistola; ma le armi da fuoco sono diffuse fin dal '500. Una canzone, si dice, da osteria; e lo si dice con ottime ragioni. E probabilmente non mi sarei nemmeno io sognato di inserirla qua dentro, se non fosse stato, ebbene sì, proprio per Lui: Alessio Lega.
Ora, dovete sapere che il Lega, assieme a Elena Ledda, Lucilla Galeazzi, Ginevra Di Marco, Andrea Salvadori e all'impareggiabile Riccardo Tesi da Pistoja, qualche tempo fa hanno portato in giro con grande successo lo spettacolo Bella Ciao, sorta di riproposizione dello storico e omonimo spettacolo che, nel 1964, portò -tra le altre cose- lo scompiglio a Spoleto con la prima esecuzione di Gorizia. Spettacolo dedicato interamente alle canzoni popolari italiane e alla loro storia che oramai può essere chiamata millenaria, e naturalmente sostenuto in tutto e per tutto dall'Istituto Ernesto De Martino di Sesto Fiorentino (bello poter dire “di Sesto Fiorentino”, visto che a Milano non lo hanno più voluto e lo hanno, a suo tempo, sfrattato).
Poiché noialtri, e il sottoscritto in particolare, siamo parecchio amici del De Martino (o “Dema”, come si dice), lo eravamo di Ivan Della Mea e lo siamo di Stefano Arrighetti, suo attuale presidente, ci siamo spesso; e ci eravamo anche una sera di qualche mese fa dove il gruppone di “Bella Ciao” si era ridotto all'osso. In pratica, c'erano solo Alessio Lega e Riccardo Tesi col suo concertino, una mini-fisarmonica che, credo, sa suonare soltanto lui o quasi. E la suona, naturalmente, da Riccardo Tesi. A un certo punto, eccoci al punto, si sono messi a fare proprio La mamma di Rosina; ma presentandola (il Lega) in un modo un po' originale ed al quale non avevo mai pensato.
Si tratta, naturalmente, di una ipotesi; ma, a ripensarci bene e da persona non del tutto digiuna di tradizioni e canti popolari (diciamo che ci ho perso sopra gli ultimi 35 anni di vita o giù di lì), non mi sembra affatto campata in aria viste le decine o centinaia di “canti da osteria” (o “canzonacce da caserma”) che hanno un'origine molto meno ridanciana o licenziosa. In pratica, secondo il Lega l'origine della Mamma di Rosina sarebbe da ricercarsi in un episodio di violenza e, per farla breve, in un vero e proprio stupro a mano armata; e il finale della canzone, non propriamente “da ridere”, sembrerebbe confermarlo.
Poiché su questa cosa ci ho un po' rimuginato sopra, alla fine mi sono deciso a metterla, e naturalmente nel percorso della Violenza sulle donne. La quale potrebbe consistere non soltanto nell'episodio raccontato nella canzone, ma anche nel fatto che un antico stupro di una ragazza sia finito a far sghignazzare nelle osterie o nelle sagre. Insomma, esattamente quel che succede oggi, che sia ad opera di un singolo o del “branco”: tante belle vanterie e risatone.
Ma poiché di ipotesi si tratta, in attesa di condurre ricerche più approfondite (che mi riprometto di fare, vista anche la notorietà del canto) mi attengo esclusivamente alla versione proposta in Bella Ciao, col suo testo specifico (ovviamente le varianti sono letteralmente centinaia) che è, con tutta probabilità, toscano (cosa più che naturale, visto che la Rosina la fa Ginevra di Marco) e con tutto il gruppo al completo. Però, sinceramente, mi dispiace parecchio non aver potuto registrare la versione che ne diedero, quella sera di qualche mese fa, Alessio Lega (che, cantandola tutta, faceva pure la parte della Rosina; e Rosina Lega è uno scoop imperdibile!) e Riccardo Tesi da soli. Assolutamente splendida, irripetibile, con andamento davvero da murder ballad e col Lega che sta pure diventando un sior chitarrista. [RV]