I.à qu'un chamin sus terro,
I-à qu'un journ de souléi,
I-à l'estello bouhèro
dins la nuéch trempà d'uéi.
Van ome per chamin,
an vist souléi e estello,
despassen col e pian,
s'envan,
suermìen lou retourn
un journ
a sa patrio bello.
An laissà la famiho,
an laissà li chouquìer,
misoun, pais, mousquiho,
I-à pus deman, ni ier.
La pouvre de la vio estremo si record
despàssen col e pian,
s'envan,
pr'adréch e per ubai,
jamai
senco la peno, al cor.
Aven nosto patrio
aven nosto bastido
ent 'i-à lou long la vio
un'oumbro afrescoulìdo,
uno peiro per s'assetà quouro sies las
Tuchi per col e pian,
s'envan,
mé sa tra de record
sal cor,
la pouvre sus li pas.
I-à qu'un journ de souléi,
I-à l'estello bouhèro
dins la nuéch trempà d'uéi.
Van ome per chamin,
an vist souléi e estello,
despassen col e pian,
s'envan,
suermìen lou retourn
un journ
a sa patrio bello.
An laissà la famiho,
an laissà li chouquìer,
misoun, pais, mousquiho,
I-à pus deman, ni ier.
La pouvre de la vio estremo si record
despàssen col e pian,
s'envan,
pr'adréch e per ubai,
jamai
senco la peno, al cor.
Aven nosto patrio
aven nosto bastido
ent 'i-à lou long la vio
un'oumbro afrescoulìdo,
uno peiro per s'assetà quouro sies las
Tuchi per col e pian,
s'envan,
mé sa tra de record
sal cor,
la pouvre sus li pas.
inviata da Bernart Bartleby - 20/10/2015 - 09:59
Lingua: Italiano
Traduzione italiana da Via del Campo
CATENA DI RICORDI
Non c'è che un cammino in terra,
non c'è che un giorno di sole,
c'è la stella di Venere
nella notte disseminata d'occhi.
Gli uomini vanno per il loro cammino,
han visto sole e stelle,
oltrepassano colli e pianure,
se ne vanno:
sognano di ritornare
un giorno
alla loro patria bella.
Han lasciato la famiglia,
han lasciato i campanili,
case, paesi, moschee,
per loro non c'è più domani né ieri.
La polvere della strada nasconde i loro ricordi
oltrepassano colline e pianure,
se ne vanno
per i versanti a solatìo e all'ombra,
mai
senza pena in cuore.
Abbiamo la nostra patria,
abbiamo la nostra casa,
dove c'è, lungo la via,
un'ombra tutta frescura,
una pietra per sedersi, quando sei stanco.
Tutti quanti per colline e pianure
se ne vanno
con la loro catena di ricordi
sul cuore
e la polvere sui loro passi
Non c'è che un cammino in terra,
non c'è che un giorno di sole,
c'è la stella di Venere
nella notte disseminata d'occhi.
Gli uomini vanno per il loro cammino,
han visto sole e stelle,
oltrepassano colli e pianure,
se ne vanno:
sognano di ritornare
un giorno
alla loro patria bella.
Han lasciato la famiglia,
han lasciato i campanili,
case, paesi, moschee,
per loro non c'è più domani né ieri.
La polvere della strada nasconde i loro ricordi
oltrepassano colline e pianure,
se ne vanno
per i versanti a solatìo e all'ombra,
mai
senza pena in cuore.
Abbiamo la nostra patria,
abbiamo la nostra casa,
dove c'è, lungo la via,
un'ombra tutta frescura,
una pietra per sedersi, quando sei stanco.
Tutti quanti per colline e pianure
se ne vanno
con la loro catena di ricordi
sul cuore
e la polvere sui loro passi
inviata da Bernart Bartleby - 20/10/2015 - 09:59
×
Nel disco intitolato “A toun souléi”, con Fabrizio De André, Dori Ghezzi, Alan Stivell, Franco Mussida, Gabriel Yacoub ed il Jabbar Karyagdy trio, ensemble azero che accompagna Li Troubaires nel brano qui presentato.
Testo trovato su Via del Campo