Uè mamma oggi è il primo giorno di scuola
Il cortile è affollato e mi scappa la pupù
Sono molto emozionato, mi hanno messo in 1ªB
Mamma lasciami la mano un bambino non son più
Mamma tienimi la mano non conosco nessuno
Mamma stringi forte la mia mano
Che non sono amico di nessuno
Chi saranno i miei compagni? Quello lì meglio di no
Lo conosco dall’asilo e mi sta sulle balle
E c’ha pure la pediculosi
I capelli sono pidocchiosi
Sto perdendo dei denti
Non ho ancora la erre
Son vestito elegante e mi prendono in giro
Il mio diario è brutto, mi consolo con l’astuccio
Mi vien voglia di piangere
Abbandono abbandono
Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola
Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
Devo darmi una mossa fin da subito
Perché il mio babbo mi ha detto
Devi fare come me
Tra vent’anni sarai laureato
Poi sussidio da disoccupato
Nel frattempo un compagno che non pensa al futuro
Sta mangiando qualcosa che gli è uscito dal naso
E’ da un po’ che lo tenevo d’occhio
Era un cappero color pistacchio
Benedetto intervallo si potrebbe giocare
Non ci viene concesso da un severo commesso
Della scuola primaria si chiamava bidello
Era molto più bello la riforma, la riforma
Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola
Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
Quanta sofferenza in un luogo deputato all’istruzione e alla formazione degli uomini di domani
Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola
Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
E’ finito il primo giorno di scuola
e domani il secondo verrà
E poi tanti tantissimi giorni di scuola
Io da questo primo giorno di scuola
Francamente mi aspettavo di più
Non è poi ‘sto granché il primo giorno di scuola
Il cortile è affollato e mi scappa la pupù
Sono molto emozionato, mi hanno messo in 1ªB
Mamma lasciami la mano un bambino non son più
Mamma tienimi la mano non conosco nessuno
Mamma stringi forte la mia mano
Che non sono amico di nessuno
Chi saranno i miei compagni? Quello lì meglio di no
Lo conosco dall’asilo e mi sta sulle balle
E c’ha pure la pediculosi
I capelli sono pidocchiosi
Sto perdendo dei denti
Non ho ancora la erre
Son vestito elegante e mi prendono in giro
Il mio diario è brutto, mi consolo con l’astuccio
Mi vien voglia di piangere
Abbandono abbandono
Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola
Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
Devo darmi una mossa fin da subito
Perché il mio babbo mi ha detto
Devi fare come me
Tra vent’anni sarai laureato
Poi sussidio da disoccupato
Nel frattempo un compagno che non pensa al futuro
Sta mangiando qualcosa che gli è uscito dal naso
E’ da un po’ che lo tenevo d’occhio
Era un cappero color pistacchio
Benedetto intervallo si potrebbe giocare
Non ci viene concesso da un severo commesso
Della scuola primaria si chiamava bidello
Era molto più bello la riforma, la riforma
Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola
Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
Quanta sofferenza in un luogo deputato all’istruzione e alla formazione degli uomini di domani
Maledetto primo giorno di scuola
La mia vita per sempre sarà
Segnata da te primo giorno di scuola
Maledetto primo giorno di scuola
È finita la mia libertà
Per sempre seduto ad un banco di scuola
E’ finito il primo giorno di scuola
e domani il secondo verrà
E poi tanti tantissimi giorni di scuola
Io da questo primo giorno di scuola
Francamente mi aspettavo di più
Non è poi ‘sto granché il primo giorno di scuola
inviata da adriana - 13/9/2015 - 20:11
"Le mascherine chirurgiche sono più leggere, per cantare vanno meglio. Perché vorrei anche vedere che non si cantasse alle Elementari! Voi cari signori fate un po' come vi pare ma noi si DEVE cantare"
Non sarà lei l'insegnante dei miei bambini, questa donna meravigliosa che anche dal quadratino sterile di una videochat mi ha fatto crollare ogni difesa.
La sua determinazione, la salvaguardia della poesia - nonostante tutto - della bellezza - nonostante tutto.
Domani care maestre vi affidiamo il capitale più grande: i nostri bambini.
Domani sarò al fianco di chi cercherà di inventarsi modalità nuove, strambe, gestualità inedite in questo periodo così disorientante.
Domani sarò al fianco di chi cercherà di sgranare e far sorridere gli occhi, non potendo fare affidamento sui sorrisi.
Domani sarò al fianco di chi riprenderà in mano le vite sospese dei nostri figli e lo farà in maniera funambolica, senza rete, ma con due palle così.
Perché ci vogliono le rotelle nella nostra scuola.
Ma non solo per i banchi, no.
Ci vogliono nelle teste di chi gestisce la risorsa più importante del nostro paese.
Domani mattina vorrei poter guardare negli occhi le insegnanti dei miei figli.
Ma non tutte saranno a lavoro, alcune non si trovano, non sono state nominate, altre non si sa quando arriveranno e per quanto resteranno.
Non ho strumenti per spiegare a Giulio il perché la sua sezione inizi l'anno senza insegnanti, ma so che dovremmo stare - ancora più fortemente - accanto a chi domani ci sarà.
Nonostante tutto.
Gaia Nanni
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Singolo
Testo e musica di Belisari, Civaschi, Fasani
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