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Rob Roy MacGregor, O!

Carl Peterson
Langue: écossais


Carl Peterson

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[1818?]
Canzone tradizionale scritta da tal John Davy (1763-1824) per la sua “Rob Roy MacGregor, or, Auld Lang Syne”, opera musicale in tre atti tratta dal racconto “Rob Roy” scritto nel 1817 da Sir Walter Scott.
Sulla melodia dell’antica “Duncan Gray”
Interpretata da Carl Peterson (anche lui appartenente al clan MacGregor) nel suo album “Songs of Rob Roy and the MacGregors”

Songs of Rob Roy and the MacGregors

Patrick “Gilderoy” MacGregor, vissuto nella prima metà del 600, viene spesso confuso con un suo più famoso discendente, Robert Roy MacGregor (1671-1734), anche lui costretto alla macchia per buona parte della sua vita dal vecchio editto di cancellazione e sterminio del clan MacGregor emesso nel 1603 dal re di Scozia James VI, un bando crudele che ebbe termine solo nel 1774, 150 anni dopo.



Rob Roy – questo il nome con cui è passato alla storia diventando un “folk hero” – nacque sulle rive del Loch Ceathairne (il lago Kathrine, dove ancora oggi il clan ha il suo mausoleo) già segnato dal marchio dell’ostracismo e dall’inizio del lungo periodo delle rivolte giacobite, per la restaurazione degli Stuart sul trono di Scozia e d'Inghilterra, cui i MacGregor presero parte e sempre dalla parte perdente. Tra una rivolta ed un’altra Rob Roy cercò di sopravvivere facendo il “cowboy” nelle Highlands, allevando, conducendo e proteggendo mandrie di bestiame ma, come tutti i suoi predecessori, Gilderoy compreso, entrò in contrasto con un potente, tal James Graham, duca di Montrose (i motivi non sono chiari, forse per via di debiti o più probabilmente perché il nobile era un “orangista”, un “hannoveriano”, un anti-giacobita insomma) che lo ridusse sul lastrico, rendendolo un “outlaw”, e al quale Rob Roy dichiarò una guerra personale durata fin quasi alla sua morte.



A partire dal 1716 Rob Roy ottenne la protezione di John Campbell, duca di Argyll, che in cambio della smilitarizzazione del clan consentì al MacGregor di costruirsi una fattoria nei suoi possedimenti, in località Glen Shira.
Al vecchio leone sembrava di aver finalmente trovata la pace ma l’ultimo schiaffo gli venne nel 1717 quando il clan MacGregor venne esplicitamente escluso dall’amnistia, e dai relativi indennizzi, per la partecipazione ad una delle tante ribellioni giacobite, quella del 1715… Sicchè lui – irriducibile come tutti i MacGregor – partecipò ad un ultima battaglia contro il Regno, quella di Glen Shiel del 1719, nel corso della quale rimase gravemente ferito.
Ritiratosi a Balquhidder, nei pressi di Stirling, Rob Roy morì nel 1734.
(fonte: en.wikipedia)



Vera e propria leggenda delle Highlands, la figura di Rob Roy fu immortalata nel celebre racconto di Sir Walter Scott del 1817 e in composizioni musicali e poesie di diversi autori. Nel 900 gli sono state dedicate ben tre pellicole, un film muto nel 1922, uno della Disney nel 1953, fino al “Rob Roy” del 1995 interpretato da Liam Neeson.



Alla fine dell’800 un famoso barman di Manhattan gli dedicò un nuovo cocktail di sua creazione: il “Rob Roy” è a base di scotch whisky (e come poteva non esserlo!) con vermouth ed angostura, guarnito con una ciliegia al maraschino o una spruzzata di succo di limone.
Pardon now the bold outlaw
Rob Roy MacGregor, O!
Grant him mercy, gentles, a'
Rob Roy MacGregor, O!
Let your hands and hearts agree
Set the highland laddie free
Let us sing wi' muckle glee
Rob Roy MacGregor, O!

Lang the state has doomed his fa',
Rob Roy MacGregor, O!
Still he spurned the hatefu' law,
Rob Roy MacGregor, O!
Scots can for their country dee;
Ne'er frae Britian's foes they flee,
A' that's past forget - forgie,
Rob Roy MacGregor, O!

Scotland's fear and Scotland's pride,
Rob Roy MacGregor, O!
Your award must now abide,
Rob Roy MacGregor, O!
Lang your favours hae been mine,
Favours I will ne'er resign,
Welcome then for auld lang syne,
Rob Roy MacGregor, O!
GLOSSARY

a' - all
auld - old
dee - die
fa' - fall
frae - from
forgie - forgive
hae - have
lang - long
muckle - great, much
ne'er - never
syne - since, while
wi' - with

envoyé par Bernart Bartleby - 27/8/2015 - 13:34


Mi dice un intenditore che nel cocktail l'alternativa, o l'accompagnamento, alla ciliegia è una scorza di limone, non una spruzzata di succo...

B.B. - 27/8/2015 - 13:37




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