I centomila di Redipuglia
son lì ancora a dire presente
povera gente fottuta per niente
del Carso hanno fatto una vigna ridente
Viva l’ecologia
bagnato di sangue italiano
che buono il vino nostrano
del Carso fatal
E ogni anno il 4 novembre
sopravvissuti di ogni battaglia
a corrierate da tutta l’Italia
presi pel cul dalla stessa canaglia
Vino del nostro sangue
sangue del nostro vino
in onore del milite ignoto
bevemone un goto
son lì ancora a dire presente
povera gente fottuta per niente
del Carso hanno fatto una vigna ridente
Viva l’ecologia
bagnato di sangue italiano
che buono il vino nostrano
del Carso fatal
E ogni anno il 4 novembre
sopravvissuti di ogni battaglia
a corrierate da tutta l’Italia
presi pel cul dalla stessa canaglia
Vino del nostro sangue
sangue del nostro vino
in onore del milite ignoto
bevemone un goto
envoyé par Piero Purini - 7/5/2015 - 20:27
Langue: italien
La seconda strofa ha anche un'altra versione:
Non si tratta di una testo anonimo; è di Leonardo Zanier, e risale alla metà degli anni '70. La seconda strofa originale è quella qui indicata come “altra versione”, e l'ultima strofa è leggermente diversa:
Si canta sulla musica di “Non ne parliamo di questa guerra”.
Vino del nostro sangue
sangue del nostro vino
in onore bevemone un goto
del Milite Ignoto.
sangue del nostro vino
in onore bevemone un goto
del Milite Ignoto.
Si canta sulla musica di “Non ne parliamo di questa guerra”.
Alessandra Kersevan - 14/5/2023 - 18:44
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Dall'accenno all'ecologia sembrerebbe una canzone anni '60-'70, ma non escludo sia un testo più antico al quale è stato storpiato un verso. Comunque l'accenno al vino buono come risultato del massacro è diffuso: nel Goriziano gira la storia che le migliori annate del Collio furono quelle immediatamente successive alla prima guerra mondiale. Anche la mia prof di storia e filosofia delle superiori (Anita Burian) raccontava che i migliori Champagne furono quelli dopo la grande guerra...