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En tu silencio

Miguel Sevilla
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Miguel Sevilla

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Brad Will - En tu silencio de Miguel Sevilla


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(Desert Rat & Brad Will)


[2006]
Letra y música: Miguel Sevilla
Parole e musica: Miguel Sevilla

Brad Will. Oaxaca, México, 27/10/2006.
Brad Will. Oaxaca, México, 27/10/2006.


plt QUESTA PAGINA E' PER BRAD WILL. MA ANCHE PER ANNA POLITKOVSKAYA.
THIS PAGE IS FOR BRAD WILL. BUT ALSO FOR ANNA POLITKOVSKAYA.
ESTA PÁGINA ES PARA BRAD WILL. PERO TAMBIÉN PARA ANNA POLITKOVSKAYA.
ЭTA CТOPOНA ЗA БPAД ГУИЛ. HO И ЗA AHHУ ПОЛИТКОВCКУЮ.
CETTE PAGE EST POUR BRAD WILL. MAIS AUSSI POUR ANNA POLITKOVSKAÏA.
DIESE SEITE IST FÜR BRAD WILL. ABER AUCH FÜR ANNA POLITKOWSKAJA.
DEZE ZIJDE IS VOOR BRAD WILL. MEN OOK VOOR ANNA POLITKOWSKAJA.
H ΣEΛIΔA AYTH EINAI ΓIA TON MΠPANT ΓOYIΛ. AΛΛA KAI ΓIA THN ANNA ΠOΛΙTΚOΒΣΚAΪA.
ESTA PÁGINA É PARA BRAD WILL. MAS TAMBÉM PARA ANNA POLITKOVSKAIA.
DEN HÄR SIDAN ÄR FÖR BRAD WILL. MEN OCKSÅ FÖR ANNA POLITKOVSKAJA.
DENNE SIDE ER FOR BRAD WILL. MEN OGSÅ FOR ANNA POLITKOVSKAJA.
EZ AZ OLDAL BRAD WILLÉRT. DE ANNA POLITKOVSZKAJAÉRT IS.
TÄMÄ SIVU ON BRAD WILLIN AIKANA. MUTTA MYÖS ANNA POLITKOVSKAJAN AIKANA.
ORRI HAU BRAD WILLARENTZAT DA. BAINA ERE ANNA POLITKOVSKAIARENTZAT DA.
ACEASTA PAGINĂ ESTE PENTRU BRAD WILL. DAR ŞI PENTRU ANNA POLITKOVSKAIA.
העמוד הזה לברד וויל. אבל גם לאנה פוליטקובסקאיה.


Oaxaca, Messico. Una città in rivolta contro un governatore "istituzionale" corrotto e violento. Contro la repressione militare e poliziesca. Contro il silenzio di un' "informazione globalizzata" che sta coprendo la deriva autoritaria del Messico. Brad Will era un reporter indipendente di Indymedia NYC. E' stato assassinato da un poliziotto in borghese. Ma En su silencio, nel suo silenzio, Brad Will saprà ancora una volta dire tutto.

Ha filmato la sua morte. Il video, in versione parziale e completa (16 minuti) è su Global Project.

Abbiamo voluto dedicare questa canzone su Brad Will anche a Anna Politkovskaya, la coraggiosa e libera giornalista russa della Hoвaя Гaзета assassinata pochi giorni prima di Brad, il 7 ottobre 2006. Da Mosca a Oaxaca la stessa mano repressiva del potere contro la libera informazione.

Brad Will fue un héroe de la verdad...caído en manos de la injusticia y comprometido con su pensamiento, es por eso que he dedicado esta canción a su memoria, a su expresión, a su labor, al hecho mismo de su vida y de su muerte y a Indymedia; empresa para la que colaboraba Brad Will y que realiza una labor importantisima de información en todo el mundo y a todos los medios hermanos alternativos de comunicación en el mundo.

Miguel Sevilla


Brad Will di Indymedia come Leonardo Henrichsen della TV svedese, il Messico come il Cile pregolpe.

brw Nel silenzio dei media internazionali il Messico va verso una svolta autoritaria. Come lo svedese Leonardo Henrichsen, il 29 giugno 1973 a Santiago del Cile, anche Brad Will, il fotografo di Indymedia assassinato venerdì, ha visto in faccia la propria morte. Mentre proprio in queste ore sta scatenandosi la repressione senza limiti ad Oaxaca, nel Sud del Messico, e si avvicina l'insediamento dell'illegittimo presidente neofalangista Felipe Calderón, le pacifiche proteste popolari non accettano di piegarsi all'abuso e le destre sono pronte a tutto per normalizzare il paese. Da Oaxaca, sempre più disperatamente, chiedono una sola cosa: informare.

L'assassinio a sangue freddo di Brad Will, il fotografo di Indymedia ucciso da un poliziotto ad Oaxaca (nella foto) marca un punto di non ritorno. Ad Oaxaca la popolazione civile, i maestri, gli studenti, stanno resistendo da cinque mesi all'insediamento dell'impresentabile Ulíses Rúiz, governatore eletto a colpi di brogli per l'eterno PRI, appoggiato dal Presidente Fox del PAN. Brad Will è solo il quindicesimo morto di una scia di sangue disseminata da paramilitari e poliziotti e sicari al soldo di Rúiz ad Oaxaca in questi mesi. Venerdì sono stati assassinate altre tre persone oltre a Brad Will: un maestro, uno studente, una madre.

Mentre la situazione ad Oaxaca precipita, l'omicidio di Brad Will non può non ricordare quello di Leonardo Henrichsen a Santiago il 29 giugno 1973. Quel giorno, passato alla storia come il "tanquetazo", la prova generale di colpo di stato contro il presidente Allende, i militari cileni scelsero di assassinare -esattamente come con Brad Will- un reporter straniero a sangue freddo e alla luce del sole. Era Leonardo, che stava filmando il proprio assassino quando questo (nella foto) gli sparò a sangue freddo. Cadde filmando la propria morte. Era un grande giornalista Leonardo Henrichsen. Aveva già coperto per la televisione svedese ben 21 colpi di stato in America Latina. Il suo assassino gli impedì di coprire il ventiduesimo, quello dell'11 settembre. Fox, e ancora di più il suo successore Felipe Calderón, stanno cercando di far precipitare la situazione coinvolgendo l'esercito messicano in una svolta autoritaria perché hanno ragione di credere che solo in questo modo potranno perpetuare il loro potere in Messico.

Il capitolo messicano dell' "Incontro mondiale di intellettuali ed artisti in difesa dell'umanità", lancia un appello a solidarizzare con la APPO, l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca, nel momento in cui il governo di Vicente Fox ha scaricato ad Oaxaca, con un ponte aereo, un esercito di 4.000 membri della Polizia Federale Preventiva contro le barricate, l'Università, le assemblee di quartiere. Radio Universidad di Oaxaca al momento continua a trasmettere, denuncia che la Polizia Federale sta avvicinandosi alle installazioni della radio per mettere fine alle trasmissioni, invita ad offrire resistenza pacifica e passiva alla repressione, invita a manifestare alle 14 ora di Oaxaca (le 19 in Italia) nel centro della città e a registrare la solidarietà da tutto il mondo.

Ancora una volta i media internazionali, che sostanzialmente nascosero per due mesi all'opinione pubblica mondiale le proteste di tre milioni di messicani a Città del Messico contro i brogli elettorali che hanno portato alla presidenza il falangista Calderón, continuano ad ignorare una situazione esplosiva in una città di tre milioni di abitanti e nell'intero Messico, un paese chiave di 100 milioni di abitanti. In questo momento Oaxaca è isolata dal mondo. L'aeroporto è stato occupato dall'esercito e chiuso ai voli civili e le strade di accesso alla città sono state chiuse.

In particolare il quotidiano italiano La Repubblica, nella sua edizione online, si distingue nel tergiversare, nel mentire ed appoggiare il governo di destra messicano del quale sposa senza virgolette tutte le tesi, definendo i maestri e la popolazione civile in sciopero come "facinorosi" e millantando un Fox "riluttante ad usare la forza".

Gennaro Carotenuto, 30 ottobre 2006
da Peacelink.
Cada palabra
es una lámpara encendida
Para poder verte
cuando tú no estas.

Cada mirada
Es una lágrima cautiva
En la marea
Que desborda mi interior.

Tú, en algún sitio
Desterrando mis sueños
Y así sólo en silencio
Bajará el telón.

Busco palabras
Que han quedado en las sombras
Para decirte un “te amo”
Una vez más.

No bastaría con llevar
El alma al vuelo,
Si a la distancia
El viento frío te derriba.

Aún hay fronteras
En el cielo de tus ojos
Y demasiada calma
En manos del amor...

A la mañana vuelvo
Y abro la cortina de la ventana
En busca de otro amanecer,
Amaneceres que levanten
De las sombras de mi guitarra
El aroma de tu voz
y vuelva a respirar la flor sin loto...

Busco palabras
Que han quedado en las sombras
Para decirte un “te amo”
Una vez más.

Quedan aún verdades en tu boca y callan
Para dejar el campo abierto a la mirada
Que sin palabras matan la esperanza
Y queda disuelta en noches,
y en acordes el dolor.

Contributed by Riccardo Venturi - 2006/11/26 - 23:03




Language: Italian

Miguel Sevilla.
Miguel Sevilla.
Versione italiana di Riccardo Venturi
27 novembre 2006
NEL TUO SILENZIO

Ogni parola
è una lampada accesa
per poterti vedere
quando non ci sei.

Ogni sguardo
è una lacrima prigioniera
nella marea
che mi straripa dentro.

Tu, da qualche parte
a esiliarmi i sogni.
E così solo, nel silenzio
calerà il sipario.

Cerco parole
rimaste nelle ombre
per dirti ancora una volta
ti voglio bene

Non basterebbe sollevare
l’anima in volo
se la distanza
e il freddo vento ti tirano giù

Ci sono ancora frontiere
nel cielo dei tuoi occhi
e troppa calma
nelle mani dell’amore...

Ritorno la mattina
e apro la tenda della finestra
cercando un’altra alba,
albe che innalzino
dalle ombre della mia chitarra
l’aroma della tua voce
perché respiri di nuovo il fiore senza loto...

Cerco parole
rimaste nelle ombre
per dirti ancora una volta
ti voglio bene

Ti restano ancora verità in bocca, ma tacciono
per lasciar campo aperto allo sguardo.
Senza parole uccidono la speranza
che si dissolve in notti
e accordi di colore.

2006/11/27 - 00:25




Language: English

oax1English translation by Riccardo Venturi
December 15, 2006
IN YOUR SILENCE

Every word
is a lamp giving light
to see you
when you aren’t there.

Every look
is a tear imprisoned
in the tide
overflooding in me.

You’re somewhere
sending my dreams in exile.
And so, alone in silence,
the curtain will fall.

I’m looking for words
staying in the shadows
to tell you once more
I love you

Should your soul soar in the sky
it wouldn’t be enough
if the distance
and the cold pull you down

Still there are borders
in the sky of your eyes
and too much quietness
in the hands of love…

I come back by the morning
and I open the window curtain
looking for another dawn,
dawns that may lift
from the shadow of my guitar
the scent of your voice
so that the flower without lotus may breathe again...

I’m looking for words
staying in the shadows
to tell you once more
I love you

Truths are staying in your mouth, still they keep silent
to keep the way open to your look.
Without a word, they kill the hope
that fades in nights
and notes of color.

2006/12/15 - 17:48




Language: French

oax2Traduction française de Riccardo Venturi
15 décembre 2006
DANS TON SILENCE

Chaque mot
c’est une lampe allumée
pour pouvoir te voir
si tu n’es pas là

Chaque regard
c’est une larme imprisonnée
dans la marée
qui m’inonde.

Tu es quelque part
envoyant mes rêves en exile.
Ainsi, seul dans le silence
le rideau va tomber.

Je cherche des mots
figés dans les ombres
pour te dire encore
que je t’aime

Si ton âme se lève dans le ciel
cela ne suffit pas
si la distance
et le froid te poussent en bas

Il y a encore des frontières
dans le ciel de tes yeux
et trop de tranquillité
aux mains de l’amour…

Je rentre le matin
et ouvre le rideau de ma fenêtre
en cherchant une autre aube,
des aubes qui soulèvent
de l’ombre de ma guitare
l’arôme de ta voix
pour que la fleur sans lotus puisse respirer encore…

Je cherche des mots
figés dans les ombres
pour te dire encore
que je t’aime

Tu gardes encore des vérités dans ta bouche
mais elles se taisent pour céder le pas à ton regard.
Sans un mot, ils tuent l’espoir
qui s’évanouit en nuits
et en accords de couleur.

2006/12/15 - 17:48




Language: German

Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
17. Januar 2007
Versión alemana de Riccardo Venturi
17 de enero 2007
IN DEINER STILLE

Jedes Wort
ist eine Lampe, die Licht gibt
um dich sehen zu können
wenn du da nicht bist.

Jeder Blick
ist eine Träne
eingesperrt im Meer
das in mich überfliesst.

Irgendwohin
verbannst du meine Träume.
So, allein in der Stille
wird der Vorhang aufgehn.

Die Worte suche ich,
die im Schatten geblieben sind
um dir nochmals zu sagen:
ich liebe dich

Es würde nich genügen
die Seele in die Luft erheben
wenn der Abstand und kalte
Winde dich hinunterziehn

Es gibt noch Grenzen
im Himmel deiner Augen
und zuviel Ruhe
in den Händen der Liebe…

Am Morgen komm' ich heim
und zieh den Vorhang auf.
Ich suche andere Morgen
die aus dem Schatten meiner Gitarre
den Duft deiner Stimme erheben,
damit ich noch die Blüte ohne Lotos einatme…

Die Worte suche ich,
die im Schatten geblieben sind
um dich nochmals zu sagen:
ich liebe dich

Es bleiben noch Wahrheiten in deinem Mund,
sie aber schweigen um dem Blick das Feld zu räumen.
Ohne Worte machen sie die Hoffnung zunichte,
die sich in Nächte
und Farbenakkorde auflöst.

2007/1/17 - 23:23


Estimados hacedores de la paz:

Yo vivo en una provincia del estado de Michoacán, México, y es precisamente en la ciudad de Zamora donde radico. Fue para mi una gran sorpresa que un paisano mio tuviera tan nobles sentimientos y pensara a su estilo y a su muy particular forma de pensar el gran detalle de enaltecer la figura de este gran comunicador caído en la ciudad de Oaxaca en manos siniestras que enmudecen y enlutan las expresiones de la humanidad. El canto como medio de honor y culto a los grandes hombres es mu valido para demostrar que podemos sentir como humanos lo que a otros les sucede.

Felicito al cantautor Miguel Sevilla este gesto tan noble y felicito a la honorable página Antiwar Songs que saben hacer la paz valiendose de todos los recursos posibles.

Felicito al Sr. Riccardo Venturi su aportación en la traducción de la letra para que en otras latitudes se entienda una forma de decir las cosas con diverso lenguaje, y quisiera (si es posible) tener contacto con él para agradecerle particularmente.

Atte.
Jaime Arizaga.
ZAMORA MICHOACÁN, MÉXICO.

jasarizaga@hotmail.com

Muchas gracias por Sus palabras, Sr. Jaime Arizaga, que son la recompensa más agradecida por todo nuestro trabajo. Voy traducir la canción de Miguel Sevilla también a otros idiomas para que la letra pueda comprenderse en todas las latitudes posibles. Si Vd. quisiera tener contacto conmigo, puede escribir personalmente a venturik@katamail.com -Salud! [RV]

Jaime Arizaga Sánchez - 2006/12/14 - 02:05


Muy estimado Riccardo Venturi:

Por este medio te agradezco profunda e infinitamente la labor que has hecho con las traducciones de mi canción, de verdad, muchas gracias por tu tiempo y por apoyar esto que vamos escribiendo y cantando.

He tratado de comunicarme contigo a la dirección electrónica que has puesto en esta página, sin embargo no ha sido posible ya que se me han regresado los correos, parece que tienes lleno el buzón.

Ojalá te puedas comunicar conmigo y así poder seguir en contacto y platicar algunos otros proyectos.

Un abrazo muy grande, y un agradecimiento a nombre de todos los que de un modo u otro llevamos la bandera de la libertad, de la justicia y del arte en el corazón.

Tu amigo,
Miguel Sevilla.

Muy estimado amigo Miguel,

Desdichadamente, mi buzón está constantemente lleno por causa de spam, otra cosita inventada por los genios estadounidenses que quieren venderme remedios miraculosos y esposas en Ucrania. Agradeciéndote mucho por tus palabras, y sobretodo por tus canciones (con la esperancia de que tienes muchas otras), te doy otra dirección electrónica más segura y "despamizada": k.riccardo@gmail.com. Voy hacer otras traducciones de tu canción, porque pienso que merece ser conocida por todos los que "llevan la bandera de la libertad" contra la muerte militar, contra la estupidez del poder armado. Gracias, Miguel. [RV]

2007/1/9 - 02:36


Estimado señor Ventury:

La tomo su deferencia y atencion a mi humilde comunicado y mensaje que tube a bien señalarle con anterioridad, su agradecimiento me engrandece y me hace sentirme muy grato, por su educacion y fineza de considerarme parte de su movimiento pacifista y tan respetado en todo el orbe, si bien es un esfuerzo humanista, es tambien un gran papel el que usted desarrolla junto con su equipo de trabajo, y aqui en estas latitudes del globo terraque existimos gentes que le respetamos y le estimamos,y tambien existen causa que estamos respaldando de personas que tambien estan comprometidas con las ideas de justicia de libertad y de paz.
anexo un link al respecto y pido que su noble movimiento ayude a trascender a estas causas...lo que usted pueda hacer y sus compañeros de equipo , pues se los agradecemos de antemano...atte. lic, Jaime Arizaga Sanchez.
.http://enlacezapatista.ezln.org.mx/den...
MUCHO AGRADECERIA LA SOLIDARIDAD QUE PUEDAN BRINDAR A ESTAS LUCHADORAS SOCIALES...!!!!
ATETE, jasarizaga@hotmail.com

2007/9/16 - 05:51


Gli assassini di Brad Will: i nomi

brad-will-killers

Dead End - 2013/2/24 - 17:07




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