Fragen eines lesenden Arbeiters

Le Fragen eines lesenden Arbeiters (Domande di un lettore operaio, così tradotta da Franco Fortini nella versione italiana più classica e diffusa; ma le traduzioni sono parecchie) può ben essere non solo la poesia più famosa di Brecht, ancor più famosa delle altre pur famosissime, ma anche una delle poesie che più ha avuto una profonda influenza sulla coscienza operaia del '900, e che non cessa sicuramente di averla tuttora. Perché pone delle domande semplicissime, che hanno tutte a che fare con la coscienza di classe. Anzi, proprio oggi più che mai non è possibile non continuare a fare i conti con questa poesia e con le sue domande universali che, nel 2011, sono persino divenute il programma politico del partito tedesco Die Linke; e, francamente, ci piace che il programma politico di un partito di sinistra sia rappresentato da una poesia. Fu scritta nel 1935 e raccolta da Brecht nelle “poesie di Svendborg”, da una località della Fionia, in Danimarca, dove si trovava in uno dei suoi mille esili, degli spaventosi esigli come avrebbe detto un altro poeta, Umberto Saba. In quel periodo, si trovava con Brecht anche Ernst Busch, reduce dalla guerra di Spagna, che mise in musica (e cantò) parecchie delle sue poesie; ma non risulta che le Fragen, anche per la sua struttura ritmica prosaica, sia mai stata musicata; Busch stesso ebbe semplicemente a recitarla. Quando Juha Rämö ci ha proposto una versione finlandese musicata (la traduzione di Brita Polttila composta da Eero Ojanen e interpretata da Rea Mauranen), siamo stati quindi ben lieti di accoglierla tra le canzoni, sebbene avesse fatto già atto di presenza in altre pagine. [RV]

The Fragen eines lesenden Arbeiters (Questions from a Worker who Read, so translated by M. Hamburger for Brecht's Methuen edition; but there are of course lots of translations) may be not only Brecht's most widely known poem, even more than his most celebrated poems, but also one of the most influential poems for the conscience of the working class in the 20th century, and still today. It is made up of very simple questions, all pointing to class conscience. In fact, the universal questions posed in this poem cannot be eluded nowadays, as the German party Die Linke did by taking the poem as its political programme in 2011 (and we like really much that a left wing political party has now a poem as its programme). Bertolt Brecht wrote the poem in 1935 and then included it in his “Svendborg Poems”, from a small town in Denmark where he was living in exile. There he was joined by Ernst Busch, back from the Spanish civil war, who set to music (and performed) many of his poems; but the Fragen have never been harmonized, certainly also due to their prose-rhythmic structure (but the poem was read and recorded by Busch himself). So, when Juha Rämö contributed a Finnish musical version (translated by Brita Polttila, composed by Eero Ojanen and performed by Rea Mauranen), we were really happy to include it in our website songs although it had already peeped into other pages. [RV]