Siamo gente di Molinella
siamo tutti d'un sentimento
morir di fame, morir di stento
noi vogliamo la libertà.
La libertà non viene
perché non c'è l'unione
crumiri col padrone
son tutti d'ammazzar.
Crumiri schifosi
la vostra lega
l'è una lega da ninèn.
E io ho mangià 'na biscia
e l'ho mangiata iir
meglio mangiarne un'altra
ch'andar con i crumir.
Crumiri schifosi
la vostra lega
l'è una lega da ninèn.
siamo tutti d'un sentimento
morir di fame, morir di stento
noi vogliamo la libertà.
La libertà non viene
perché non c'è l'unione
crumiri col padrone
son tutti d'ammazzar.
Crumiri schifosi
la vostra lega
l'è una lega da ninèn.
E io ho mangià 'na biscia
e l'ho mangiata iir
meglio mangiarne un'altra
ch'andar con i crumir.
Crumiri schifosi
la vostra lega
l'è una lega da ninèn.
Note
ninèn: maialini
iir: ieri
ninèn: maialini
iir: ieri
inviata da Bernart Bartleby - 21/3/2015 - 23:01
Sulla pagina di it.wikipedia dedicata al paese di Molinella si può leggere quanto segue: “Ma grande impressione in tutta Italia provocarono i gravi e cruenti episodi noti come fatti di Molinella del 17 maggio 1949. In tale data i comunisti, contestando il risultato delle elezioni per la locale camera del lavoro la presero d'assalto all'atto stesso dell'insediamento della maggioranza socialdemocratica che aveva vinto. I tafferugli, oltre a un gran numero di feriti, portarono alla morte di una donna. Tali fatti contribuirono a rendere insanabile la frattura fra la corrente socialdemocratica e riformista e quella comunista in seno alla CGIL unitaria, portando alla nascita della UIL.”
Credo si tratti di un clamoroso errore, di un travisamento quando non di una menzogna bell’e buona. Se è vero che fu proprio tra 48 e 49 che si consumò la rottura tra comunisti e socialdemocratici in seno alla CGIL unitaria, è una vera e propria falsità attribuire la morte di Maria Margotti - che fu uccisa da una raffica di mitra sparata deliberatamente da un carabiniere - ai “tafferugli” tra fazioni del sindacato.
Ancora una volta la Wikipedia nostrana si rivela pressapochista e imprecisa e, nel caso specifico, foriera di una menzogna che addirittura finisce con l’attribuire alle vittime le responsabilità di carnefici che nemmeno vengono citati.
Credo si tratti di un clamoroso errore, di un travisamento quando non di una menzogna bell’e buona. Se è vero che fu proprio tra 48 e 49 che si consumò la rottura tra comunisti e socialdemocratici in seno alla CGIL unitaria, è una vera e propria falsità attribuire la morte di Maria Margotti - che fu uccisa da una raffica di mitra sparata deliberatamente da un carabiniere - ai “tafferugli” tra fazioni del sindacato.
Ancora una volta la Wikipedia nostrana si rivela pressapochista e imprecisa e, nel caso specifico, foriera di una menzogna che addirittura finisce con l’attribuire alle vittime le responsabilità di carnefici che nemmeno vengono citati.
Bernart Bartleby - 21/3/2015 - 23:02
Pare che l'indicazione di Wikipedia derivi dal resoconto della tumultuosa seduta parlamentare del 20 maggio 1949, qui in PDF
L'allora Sottosegretario di Stato per l'Interno, il democristiano Achille Marazza - diede la versione dei fatti riportata da Wikipedia, aspramente contestata dal deputato del PCI Aldo Cucchi
Purtroppo Wikipedia è molto rigorosa sull'uso delle fonti: se troverò qualche articolo de L'Unità dell'epoca da citare vedrò di indicarlo in quella pagina.
L'allora Sottosegretario di Stato per l'Interno, il democristiano Achille Marazza - diede la versione dei fatti riportata da Wikipedia, aspramente contestata dal deputato del PCI Aldo Cucchi
Purtroppo Wikipedia è molto rigorosa sull'uso delle fonti: se troverò qualche articolo de L'Unità dell'epoca da citare vedrò di indicarlo in quella pagina.
Carletto Cafiero - 14/12/2015 - 23:21
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Canzone delle mondine della zona di Molinella, Bologna. Vi riecheggia un verso de La Lega (Sebben che siamo donne)
Testo trovato in “Il coro delle mondine. Immagini e canti dalle risaie padane”, a cura di Nunzia Manicardi, casa editrice Il Fiorino, Modena, 1998.
Molinella è stata una località importante nella storia del movimento operaio, luogo simbolo delle lotte delle mondine e dove vennero create le prime associazioni sindacali, soprattutto ad opera di Giuseppe Massarenti (1867–1950), sindacalista, socialista e antifascista, a lungo perseguitato dalle squadracce fasciste e degli agrari, per molti anni al confino e poi recluso in ospedale psichiatrico, da dove uscì solo dopo la fine della guerra. Morì nella sua natale Molinella il 31 marzo del 1950.
Sempre a Molinella, nel 1949, si tenne un grande sciopero dei braccianti contro la Confagricoltura che non voleva trattare sul miglioramento della paga e delle condizioni di lavoro. La protesta fu durissima perchè i lavoratori si scontrarono con i molti crumiri accorsi dai paesi vicini e la cui presenza rischiava di rendere vana la lotta. Molinella fu militarizzata (erano gli anni di Scelba al ministero dell’Interno) e vi furono molti scontri con le forze dell’ordine, a caccia dei capi della rivolta.
Il 17 maggio 1949, dopo violente cariche, alcuni carabinieri spararono su di un gruppo di lavoratori, uccidendo l’operaia e mondina Maria Margotti di 34 anni, vedova e madre di due bambine, e ferendo una trentina di persone.
Il carabiniere assassino, tal Francesco Galeati, se la cavò con una condanna a sei mesi...
Lo scioperò continuò, più forte e rabbioso di prima. Il 12 giugno a San Giovanni in Persiceto, a 40 km da Molinella, un lavoratore che stava picchettando contro il crumiraggio, Loredano Bizzarri di 22 anni, fu freddato da un colpo sparato a bruciapelo da tal Guido Cenacchi, una guardia al soldo degli agrari. L’assassino non fu neppure incriminato.