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El hombre es un creador

Víctor Jara
Lingua: Spagnolo


Víctor Jara

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[1972]
Parole e musica di Víctor Jara
Nel disco intitolato “La población”

La población

Incrèdibol bat trù!



Questa bella canzone di Jara mi era completamente sfuggita. L’ho scoperta grazie a Dean Reed, un attore americano molto sui generis, un bellone che aveva recitato il film di second’ordine e spaghetti-western come “Dio li crea... Io li ammazzo!”, o “Indio Black, sai che ti dico: sei un gran figlio di...” e ancora “Sotto a chi tocca!” e che poi, dopo un viaggio in America Latina e in Cile in particolare, aveva sviluppato una sua visione politica socialista che lo aveva portato a trasferirsi a Berlino Est, dove è morto nel 1986 in circostanze non molto chiare, inseguito dalla fama di traditore della patria e visto al tempo stesso con sospetto dal regime comunista.



Dean Reed era anche musicista e cantautore (“The Red Elvis”, o “The Czar of Rock ‘n’ Roll”, o “Comrade Rockstar” era soprannominato) e all’Est diresse persino due pellicole, “Sing, Cowboy, Sing” nel 1981 e “El cantor” nel 1978, quest’ultima dedicata a Víctor Jara, di cui Reed interpreta la figura.
Nella colonna sonora, “Vaterunser An Einen Bauern”, versione tedesca di Plegaria a un labrador, questa “El hombre es un creador” e poi “Cuando voy al trabajo” (bella canzone d’amore), la famosa “Ni chicha ni limoná” e ancora Aquí me quedo su versi di Pablo Neruda.
Igualito que otros tantos
de niño aprendí a sudar,
no conocí las escuelas
ni supe lo que es jugar.
Me sacaban de la cama
por la mañana temprano
y al laíto 'e mi papá
fui creciendo en el trabajo.

Con mi pura habilidad
me las di de carpintero
de estucador y albañil
de gásfiter y tornero,
puchas que sería guiño
haber tenío instrucción
porque de todo elemento
el hombre es un creador.

Yo le levanto una casa
o le construyo un camino
le pongo sabor al vino
le saco humito a la fábrica.
Voy al fondo de la tierra
y conquisto las alturas,
camino por las estrellas
y hago surco a la espesura.

Aprendí el vocabulario
del amo, dueño y patrón,
me mataron tantas veces
por levantarles la voz,
pero del suelo me paro,
porque me prestan las manos,
porque ahora no estoy solo,
porque ahora somos tantos.

inviata da Bernart Bartleby - 3/3/2015 - 11:46



Lingua: Italiano

Versione italiana di Ferdinando Panzica
L'UOMO È UN CREATORE

Proprio come tanti altri,
da bambino ho imparato a lavorare duro,
non conobbi mai la scuola,
non sapevo nemmeno cos'è giocare.
Mi tiravano giù dal letto
di mattina presto
e accanto a mio padre
sono diventato grande sul lavoro.

Con le mie sole competenze
mi sono prodigato come falegname,
come stuccatore e come muratore,
come idraulico e come tornitore.
Dannazione, sarebbe stato un batter di ciglia
se invece avessi avuto gli insegnamenti,
perché, in tutte le materie,
l'uomo è un creatore.

Io tiro su una casa
o costruisco una strada,
io do sapore al vino,
faccio uscire il fumo dalla fabbrica.
Io vado in fondo nelle viscere della Terra
e conquisto le montagne,
cammino tra le stelle
e mi faccio strada nel folto dei boschi.

Ho imparato il linguaggio
del padrone, del principale, del capo.
Mi hanno ucciso più e più volte
per aver protestato,
però mi alzo da terra
perché mi porgono le mani,
perché ora non sono più da solo,
perché adesso siamo in tanti!

inviata da Ferdinando Panzica - 16/4/2023 - 21:18




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