Gül düştü yüzüne
İnceydi keder
Büyüdü kalbin küçüldükçe
Sana Özge dediler,
20 sinde Özge
Senin içinde gizlendik bu yüzden
Başımızın tacısın
Her bakışın bir melek
Özgecan cennet sensin bilmen gerek
Başımızın tacısın,
Her bakışın bir melek
Özgecan cennet sensin bilmen gerek
Gül düştü yüzüne
İnceydi keder
Büyüdü kalbin küçüldükçe
Sana Özge dediler,
20 sinde Özge
Senin içinde gizlendik bu yüzden
Başımızın tacısın
Her gülüşün bir melek
Mekanın cennet olsun bilmen gerek
Başımızın tacısın
Her gülüşün bir melek
Mekanın cennet olsun bilmen gerek
Başımızın tacısın
Her gülüşün bir melek
Mekanın cennet olsun bilmen gerek
İnceydi keder
Büyüdü kalbin küçüldükçe
Sana Özge dediler,
20 sinde Özge
Senin içinde gizlendik bu yüzden
Başımızın tacısın
Her bakışın bir melek
Özgecan cennet sensin bilmen gerek
Başımızın tacısın,
Her bakışın bir melek
Özgecan cennet sensin bilmen gerek
Gül düştü yüzüne
İnceydi keder
Büyüdü kalbin küçüldükçe
Sana Özge dediler,
20 sinde Özge
Senin içinde gizlendik bu yüzden
Başımızın tacısın
Her gülüşün bir melek
Mekanın cennet olsun bilmen gerek
Başımızın tacısın
Her gülüşün bir melek
Mekanın cennet olsun bilmen gerek
Başımızın tacısın
Her gülüşün bir melek
Mekanın cennet olsun bilmen gerek
Contributed by Bernart Bartleby - 2015/2/24 - 16:58
Language: Italian
Versione italiana di Franka Kaya
È caduta la rosa sul tuo viso
delicata è la tristezza
è diventato grande il tuo cuore
mentre diventavi giovane
Ti hanno chiamata Ozce
Ozge ha 20 anni
per questo ci siamo nascosti dentro di te
Tu sei la corona sulla nostra testa
ogni tuo sguardo è un angelo
Ozgecan, devi sapere che sei il Paradiso
Sei la nostra corona
È caduta la rosa sul tuo viso
devi sapere che il tuo posto è in Paradiso.
delicata è la tristezza
è diventato grande il tuo cuore
mentre diventavi giovane
Ti hanno chiamata Ozce
Ozge ha 20 anni
per questo ci siamo nascosti dentro di te
Tu sei la corona sulla nostra testa
ogni tuo sguardo è un angelo
Ozgecan, devi sapere che sei il Paradiso
Sei la nostra corona
È caduta la rosa sul tuo viso
devi sapere che il tuo posto è in Paradiso.
Contributed by Franka Kaya - 2015/2/27 - 07:36
"La legislazione sulle donne non è sufficiente. I quadri dirigenti del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) hanno fallito nel vedere il gap fra le loro prospettive e la realtà di un numero crescente di donne in Turchia. Il governo si è allontanato dalle donne moderne. Nella sua carriera politica Recep Tayyip Erdogan ha fatto troppe dichiarazioni sulle vite private delle donne, sull'aborto, su quanti figli dovrebbero avere, eccetera. Ha pure detto di non credere nell'uguaglianza dei sessi. Dopo l'omicidio di Özgecan, il Capo dello Stato ha criticato le femministe, rimproverandole di danzare invece di pregare. Risolveremo il problema del genere in Turchia criticando le femministe? Un esponente dell'Akp ha detto: ‘Uno stupratore è più innocente di una vittima dello stupro che sceglie di abortire’”
Da un’intervista alla scrittrice turca Elif Şafak pubblicata su La Repubblica del 24 febbraio 2015
Da un’intervista alla scrittrice turca Elif Şafak pubblicata su La Repubblica del 24 febbraio 2015
Bernart Bartleby - 2015/2/24 - 19:03
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Parole e musica di Murat Kekilli (1968-), cantautore turco originario di Adana, l’antica Antiochia di Cilicia.
Una canzone in memoria di Özgecan Aslan, una ragazza di 20 anni, studentessa universitaria, che lo scorso 11 febbraio, a Mersin, città del distretto di Adana, è stata ferocemente assassinata perché ha resistito ad un tentativo di stupro. Il suo assassino – l’autista del minibus su cui Özgecan era salita – l’ha uccisa perché si sarebbe difesa con una bomboletta di spray al peperoncino che aveva con sé. L’ha selvaggiamente picchiata e finita con una sbarra di ferro. Poi ha chiesto aiuto a due parenti per far sparire il corpo. Le hanno mozzato le mani, forse per impedire l’identificazione dalle impronte, e poi hanno bruciato il cadavere. Sono stati arrestati, ma solo per un caso: un poliziotto più attento di altri che a un posto di blocco ha riscontrato macchie di sangue sospette sul minibus, usato per il trasporto del corpo di Özgecan.
Al funerale di Özgecan l’imam che celebrava ha intimato alle donne di farsi da parte, che secondo le regole dell’Islam solo gli uomini possono portare il feretro… Le donne hanno circondato la bara e l’hanno portata loro: "Nessun'altra mano di uomo la tocchi più", hanno detto.