Era bello il mio ragazzo sempre pieno di speranze
Mi diceva: "Mamma mia un giorno sai ti porto via
Via da tutta sta miseria in una casa da signora
Via da questo faticare potrai infine riposare".
Era bravo il mio ragazzo; morì il babbo che era bimbo
ma mi disse: "Non temere. Vado io ora in cantiere
Sono grande ormai lo vedi prendo il posto di mio padre,
son capace a lavorare, non ti devi preoccupare
Era stanco il mio ragazzo in quel letto di ospedale
ma mi disse: "Non fa niente, solo un piccolo incidente
Quando si lavora sodo non c'è soldi da buttare
Non puoi metter troppa cura per far su l'impalcatura"
Era bello il mio ragazzo col vestito della festa
L' ho sentito tutto mio, mentre gli dicevo addio
E poi quando l' ho baciato gli ho strappato una promessa
e gli ho detto anima mia presto sai portami via
Era bello il mio ragazzo ....
Mi diceva: "Mamma mia un giorno sai ti porto via
Via da tutta sta miseria in una casa da signora
Via da questo faticare potrai infine riposare".
Era bravo il mio ragazzo; morì il babbo che era bimbo
ma mi disse: "Non temere. Vado io ora in cantiere
Sono grande ormai lo vedi prendo il posto di mio padre,
son capace a lavorare, non ti devi preoccupare
Era stanco il mio ragazzo in quel letto di ospedale
ma mi disse: "Non fa niente, solo un piccolo incidente
Quando si lavora sodo non c'è soldi da buttare
Non puoi metter troppa cura per far su l'impalcatura"
Era bello il mio ragazzo col vestito della festa
L' ho sentito tutto mio, mentre gli dicevo addio
E poi quando l' ho baciato gli ho strappato una promessa
e gli ho detto anima mia presto sai portami via
Era bello il mio ragazzo ....
inviata da Alessandro - 6/11/2006 - 10:01
Un cosiddetto "imprenditore" edile, un bastardo che risponde al nome di Antonino Di Vincenzo, evidentemente non era contento di aver determinato la morte in cantiere di un suo operaio (Spiridon Mircea, rumeno, irregolare e irregolarmente sfruttato) ma ha anche minacciato i familiari del morto affinchè tacessero sulla vicenda...
AGRIGENTO: CROLLO PALAZZINA A LICATA, ARRESTATO IMPRENDITORE EDILE
NELL'INCIDENTE MORI' UN OPERAIO ROMENO
Palermo, 4 nov. (Adnkronos) - Svolta nelle indagini sul crollo di una palazzina in contrada Torre di Gaffe, a Licata, in provincia di Agrigento. I carabinieri hanno arrestato nel pomeriggio Antonino Di Vincenzo, 45 anni, originario di Palma di Montechiaro (Ag). L'uomo e' l'imprenditore che aveva vinto l'appalto per la ristrutturazione della palazzina il cui crollo provoco' la morte di un operaio romeno, Spiridon Mircia di 32 anni. Per l'imprenditore arrestato le accuse contestate sono di: omicidio colposo, favoreggiamento della permanenza nel territorio italiano del cittadino romeno in violazione delle norme previste per il soggiorno, false dichiarazioni ai pm, minacce nei confronti dei familiari della vittima e crollo di costruzione per colpa.
da : adnkronos
AGRIGENTO: CROLLO PALAZZINA A LICATA, ARRESTATO IMPRENDITORE EDILE
NELL'INCIDENTE MORI' UN OPERAIO ROMENO
Palermo, 4 nov. (Adnkronos) - Svolta nelle indagini sul crollo di una palazzina in contrada Torre di Gaffe, a Licata, in provincia di Agrigento. I carabinieri hanno arrestato nel pomeriggio Antonino Di Vincenzo, 45 anni, originario di Palma di Montechiaro (Ag). L'uomo e' l'imprenditore che aveva vinto l'appalto per la ristrutturazione della palazzina il cui crollo provoco' la morte di un operaio romeno, Spiridon Mircia di 32 anni. Per l'imprenditore arrestato le accuse contestate sono di: omicidio colposo, favoreggiamento della permanenza nel territorio italiano del cittadino romeno in violazione delle norme previste per il soggiorno, false dichiarazioni ai pm, minacce nei confronti dei familiari della vittima e crollo di costruzione per colpa.
da : adnkronos
Alessandro - 6/11/2006 - 10:11
Non voglio commentare "Era bello il mio ragazzo "
Volevo solo ringraziare attraverso Voi Anna Identici a nome dei ragazzi del corso geometri dell'Istituto " Belmesseri " di Pontremoli ( Massa-Carrara ) .
Abbiamo partecipato al concorso promosso dall'INAIL sul problema della sicurezza sui posti di lavoro . Abbiamo vinto il primo premio con un manifesto intitolato " Era bello il mio ragazzo...." Non so come mettermi in contatto con Anna Identici , ci farebbe piacere comunicarglielo .
A proposito , io sono l'insegnante che ha seguito i ragazzi nel lavoro ed anch'io sono contento . Ciao a tutti
Volevo solo ringraziare attraverso Voi Anna Identici a nome dei ragazzi del corso geometri dell'Istituto " Belmesseri " di Pontremoli ( Massa-Carrara ) .
Abbiamo partecipato al concorso promosso dall'INAIL sul problema della sicurezza sui posti di lavoro . Abbiamo vinto il primo premio con un manifesto intitolato " Era bello il mio ragazzo...." Non so come mettermi in contatto con Anna Identici , ci farebbe piacere comunicarglielo .
A proposito , io sono l'insegnante che ha seguito i ragazzi nel lavoro ed anch'io sono contento . Ciao a tutti
franco bonini - 27/1/2008 - 17:42
GRÉVISTE
[1889?]
Monologo di Aristide Bruant.
Dalla raccolta “Dans la rue - Chansons & monologues”, volume primo, 1889.
“… Mi sono messo in sciopero per rispetto al mio corpo… Tutte le mattine apro il giornale e leggo di qualcuno che si è sfracellato sul lavoro… Si alzano al mattino, partono per il lavoro e la sera sono ridotti a marmellata… Invece di discutere tanto sulle condizioni di lavoro nelle miniere e nelle fabbriche, penso che sia meglio inventare dei lavori dove nessuno ci crepi… Fino a quel momento – vi ho avvertito – io a lavorare non ci vado, me ne resto in sciopero per rispetto al mio corpo…”
Parigo, quoi !... des Batigneule',
Toujours prêt à coller un paing,
Mais j' comprends pas qu'on s' cass' la gueule
Pour gagner d' quoi s'y fout' du pain.
El' travail... c'est ça qui nous crève,
Mêm' les ceux qu'est les mieux bâtis,
V'là porquoi que j' m'ai mis en grève...
Respec' aux abattis.
J' tiens à ma peau, moi, mes brave homme,
Tous les matins j'en jette un coup
Dans les journal et j'y vois comme
Les turbineurs i's s' cass' el' cou...
Moi !... j' m'en irais grossir la liste
Ed' ceux qu'on rapporte aplatis ?...
Pus souvent... ej' suis fataliste...
Respec' aux abattis.
Tenez, ya quéqu' chos' qui m' dépasse :
C'est les travail à la vapeur,
Tôt ou tard i' faut qu'on y passe,
Là, c'est réglé, gnya pas d'erreur :
Des gens qui n'est mêm' pas malade !
L' matin i's s' lèv'nt, les v'là partis...
El' soir i's sont en marmelade...
Respec' aux abattis.
Ben ! et ceux qu'on voit su' la Seine
Enfoncer des pieux... qué métier !...
En v'là des gonciers qu'ont d' la peine :
I's s' tir' à six su' un bélier !
Moi, ces travails-là, ça m'épate,
J' touch'rai jamais un pilotis,
J'aurais peur de m' casser eun' patte...
Respec' aux abattis.
Au lieu d' gueuler après les mines,
D' fair' des discours et d' discuter
Su' les fabriqu' et les usines,
Moi j' dis qu'on f'rait mieux d'inventer
Des travails dont qu' personne n' crève...
Jusque-là, vous êt' avertis,
J' marche pas... J' continu' ma grève...
Respec' aux abattis.
[1889?]
Monologo di Aristide Bruant.
Dalla raccolta “Dans la rue - Chansons & monologues”, volume primo, 1889.
“… Mi sono messo in sciopero per rispetto al mio corpo… Tutte le mattine apro il giornale e leggo di qualcuno che si è sfracellato sul lavoro… Si alzano al mattino, partono per il lavoro e la sera sono ridotti a marmellata… Invece di discutere tanto sulle condizioni di lavoro nelle miniere e nelle fabbriche, penso che sia meglio inventare dei lavori dove nessuno ci crepi… Fino a quel momento – vi ho avvertito – io a lavorare non ci vado, me ne resto in sciopero per rispetto al mio corpo…”
Parigo, quoi !... des Batigneule',
Toujours prêt à coller un paing,
Mais j' comprends pas qu'on s' cass' la gueule
Pour gagner d' quoi s'y fout' du pain.
El' travail... c'est ça qui nous crève,
Mêm' les ceux qu'est les mieux bâtis,
V'là porquoi que j' m'ai mis en grève...
Respec' aux abattis.
J' tiens à ma peau, moi, mes brave homme,
Tous les matins j'en jette un coup
Dans les journal et j'y vois comme
Les turbineurs i's s' cass' el' cou...
Moi !... j' m'en irais grossir la liste
Ed' ceux qu'on rapporte aplatis ?...
Pus souvent... ej' suis fataliste...
Respec' aux abattis.
Tenez, ya quéqu' chos' qui m' dépasse :
C'est les travail à la vapeur,
Tôt ou tard i' faut qu'on y passe,
Là, c'est réglé, gnya pas d'erreur :
Des gens qui n'est mêm' pas malade !
L' matin i's s' lèv'nt, les v'là partis...
El' soir i's sont en marmelade...
Respec' aux abattis.
Ben ! et ceux qu'on voit su' la Seine
Enfoncer des pieux... qué métier !...
En v'là des gonciers qu'ont d' la peine :
I's s' tir' à six su' un bélier !
Moi, ces travails-là, ça m'épate,
J' touch'rai jamais un pilotis,
J'aurais peur de m' casser eun' patte...
Respec' aux abattis.
Au lieu d' gueuler après les mines,
D' fair' des discours et d' discuter
Su' les fabriqu' et les usines,
Moi j' dis qu'on f'rait mieux d'inventer
Des travails dont qu' personne n' crève...
Jusque-là, vous êt' avertis,
J' marche pas... J' continu' ma grève...
Respec' aux abattis.
Dead End - 4/1/2013 - 11:35
Scopro per caso che Agnetha Fältskog, la biondissima degli ABBA, fece una “cover” in svedese di «Era bello il mio ragazzo» della Identici. S’intitola “Dröm Är Dröm Och Saga Saga” (“Un sogno è un sogno, una storia è una storia”) e l’autore del testo - che non c’entra assolutamente nulla con quello bello e straziante di Preti - è Stikkan Erik Leopold Anderson, detto “Stig”, il manager degli Abba negli anni 70 e 80 e spesso indicato come il quinto membro del gruppo svedese...
Curioso che la canzone fu registrata nel novembre del 1971 (fa parte dell’album della Fältskog intitolato “När en vacker tanke blir en sång”), quindi tre mesi prima del festival di Sanremo in cui l’Identici presentò il suo brano...
Non sto a postare il testo, visto che con le CCG mi pare non c’entri proprio nulla...
Se volete, andate a leggervelo (in svedese e inglese) su YouTube
Curioso che la canzone fu registrata nel novembre del 1971 (fa parte dell’album della Fältskog intitolato “När en vacker tanke blir en sång”), quindi tre mesi prima del festival di Sanremo in cui l’Identici presentò il suo brano...
Non sto a postare il testo, visto che con le CCG mi pare non c’entri proprio nulla...
Se volete, andate a leggervelo (in svedese e inglese) su YouTube
Dead End - 9/3/2013 - 23:34
Gli accordi
LA
Era bello il mio ragazzo
MI
sempre pieno di speranze,
mi diceva: "Mamma mia,
LA
un giorno, sai, ti porto via.
RE LA
Via da tutta sta miseria,
RE LA
in una casa da signora.
RE LA
Via da questo faticare,
SI MI
potrai infine riposare".
federico la torre - 20/4/2018 - 20:21
pensare che il 27 /2 / 72 due giorni dopo che questa canzone venne presentata a Sanremo un ragazzo di 19 anni mori sotto un tetto caduto improvvisamente mentre era in ristrutturazione , il papa mori 4 anni prima d'infarto . La canzone sembra la storia vera di questa famiglia. ogni volta che l'ascolto mi riporta a quel funerale con un grandissimo corteo di giovani con gli occhi rossi dall'emozione
guido - 29/7/2020 - 22:57
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Testo di Pier Paolo Preti
Musica di Gianni Guarnieri
Arrangiamenti di F. Orlandini
Album: Apro gli occhi di donna su 'sta vita
Rapporto Morti Bianche
Statistiche
Statistiche ulteriori
Dall'Enciclopedia della Musica Italiana, sito curato da Vito Vita dei Powerillusi. (Alessandro)