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L'albero

Lorenzo Cherubini (Jovanotti)
Lingua: Italiano


Lorenzo Cherubini (Jovanotti)

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1997
L'albero
albero


Canzone che da il titolo al nono album di Jovanotti del 1997 e che fa riferimento ad altre 2 CCG: Le radici ca tieni e 'A livella. Una parabola sulla tolleranza e l'integrazione
Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi
mi sento quando giro per il mondo
cerco di far si che il vento non mi butti giù
e di affondar le mie radici nel profondo,
prendo il sole in faccia per far si che le mie foglie
stiano bene appiccicate lungo questi rami
ospito tra le mie braccia nidi di uccellini
e do rifugio nel mio fusto a molti sciami.
Proprio come un albero mi spoglio e mi rivesto
a seconda se c'è freddo o c'è calore
dentro la genetica la mappa delle cellule
descrive a quale genere appartengo
se sono una quercia oppure un salice piangente
oppure un baobab od un saggio di pianura
quello che è importante è che al mondo
ci sia spazio per qualsiasi espressione di natura.

Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia

io non ho problemi a convivere con gli altri
sono pronto ad accettare la mia sorte
sono consapevole del fatto
che più o meno presto o tardi ci sarà per me la morte
quella che Totò ha definito 'A livella
e che alla fine ci livella tutti uguali
alberi bestiole re profeti presidenti
calciatori poveretti ed animali.
Quello che io penso come albero parlante
è che la vita sia questione di radici
più sono profonde più ti puoi portar lontano
incontrando gente conquistando amici
perché io ho scoperto che le mie radici in fondo
sono lì per procurarmi le risorse
cosicché con le mie foglie io possa affrontare venti forti
e possa farmi delle corse.

Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
Prendo il sole in faccia bevo molta pioggia

Andare di qua e di là sconfinare allegramente
farmi un pò ogni tipo di esperienza
incontrare gente allargare le vedute
e allenare pure un po' l'intelligenza
senza mai scordare cosa sono da dove vengo
e pure dove voglio andare
con le mie radici belle salde nel terreno
io coi rami io mi posso allontanare
perché c'ho bisogno della terra sotto i piedi
dove dare fondamenta alla speranza
proprio come un albero mi adatto un poco a tutto
basta solo un po' di clima di accoglienza
no no no alla violenza
non rivendico nessuna appartenenza
tranne quella al mondo degli esseri viventi
col diritto di affondare le radici
sogno un universo dove ogni differenza
sia la base per poter essere amici
prendo il sole in faccia bevo molta pioggia
proprio come un albero
mi colloco nel mezzo tra la terra e il cielo
proprio a metà via opero una sintesi
tra luce e clorofilla equilibrio di sostanza ed energia.

inviata da Donquijote82 - 30/12/2014 - 16:51




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