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Im Gefängnis zu singen

Bertolt Brecht
Language: German


Bertolt Brecht

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(Bertolt Brecht)
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(Panos Tzavellas / Πάνος Τζαβέλλας)
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(Alfonso Nicolazzi)


[1930-31]
Versi di Bertolt Brecht (in collaborazione con Hanns Eisler, Slatan Dudow e Günther Weisenborn), dalla piéce “Die Mutter. Leben der Revolutionärin Pelagea Wlassowa aus Twer” presentata al pubblico nel 1932 e tratta da un racconto del 1906 dello scrittore russo Maksim Gor'kij (1868-1936).
Musica di Hanns Eisler.

La Madre, nel film di Vsevolod Pudovkin basato sul racconto di Gor'kij.
La Madre, nel film di Vsevolod Pudovkin basato sul racconto di Gor'kij.


È la canzone che intona Pavel, figlio di Pelageja Vlasova (La Madre), rinchiuso in prigione perché rivoluzionario, prima di evadere e poi morire ucciso dalla polizia zarista. "Die Mutter" fu l'ultima opera di Brecht ad essere rappresentata in Germania prima dell'avvento del nazismo.
Sie haben Gesetzbücher und Verordnungen,
Sie haben Gefängnisse und Festungen,
Ihre Fürsorgeanstalten zählen wir nicht.
Sie haben Gefängniswärter und Richter,
Die ihr Geld bekommen und zu allem bereit sind.
Ja, wozu denn?
(Glauben sie denn, daß sie uns damit kleinkriegen?)
Eh' sie verschwinden, und das wird bald sein,
Werden sie gemerkt haben, daß ihnen das alles nichts mehr nützt,
Daß ihnen das alles nichts mehr nützt.

Sie haben Geld und Kanonen,
Die Gummiknüppel zählen wir nicht.
Polizisten und Soldaten.
Ja, wozu denn?
(Haben sie denn so mächtige Feinde?)
Sie glauben, da muß doch ein Halt sein,
Der sie, die Stürzenden stützt.
Eines Tages, und das wird bald sein,
Werden sie sehen, daß ihnen alles nichts nützt.
Und dann können sie noch so laut Halt schrei'n,
Weil sie weder Geld noch Kanonen mehr schützt.

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/10/30 - 11:02




Language: Italian

Traduzione italiana (parziale) trovata su “Tredici volte Lenin: per sovvertire il fallimento del presente”, di Slavoj Žižek, come tratta da “Bertolt Brecht. La madre”, Einaudi 1963.

Interpretata da molti artisti, da Hilmar Thate a Ernst Busch, da Dagmar Krause a Nina Hagen.

Hilmar Thate
Ernst Busch


Dagmar Krause
CANTARE IN PRIGIONE

Avete i codici, voi, e avete i decreti,
avete carceri e fortezze [...]
e guardie carcerario e giudici
che prendono laute paghe e sono pronti a tutto
Sì, e con ciò? [...]
Prima di scomparire (e presto scomparirete)
Vi accorgerete che tutto questo non vale più nulla.

Avete giornali e tipografie
Per combattere noi, per ridurci al silenzio [...]
Avete preti e professori
che prendono laute paghe e sono pronti a tutto
Sì, ma con ciò?
Davvero dovete avere tanta paura della verità? [...]

Avete carri armati e cannoni
Mitragliatrici e bombe a mano [...]
Avete poliziotti e soldati
Che prendono magre paghe e sono pronti a tutto.
Sì, ma con ciò?
Sono allora così potenti i vostri nemici? [...]
Un giorno, e quel giorno verrà presto,
vi accorgerete che più nulla vale per voi.

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/10/30 - 11:02




Language: Italian

Traduzione italiana completa di Riccardo Venturi
17 aprile 2018 23:42

diemutter
DA CANTARSI IN PRIGIONE

Voi avete codici e ordinanze,
Voi avete prigioni e fortezze,
Sui vostri enti assistenziali noi non ci contiamo.
Voi avete carcerieri e giudici
Da voi pagati, e che sono pronti a tutto.
Sì, e dunque?
(Credete forse che, con questo, ci sottometterete?)
Prima che spariate, e sarà presto,
Vi sarete accorti che tutto questo non vi servirà più a niente,
Che tutto questo non vi servirà più a niente.

Avete denaro e cannoni,
I manganelli non li contiamo.
Poliziotti e soldati.
Sì, e dunque?
(Avete quindi nemici così potenti?)
Credete che, magari, questo sia un appoggio
Che vi sostiene, a voi, che state per cadere.
Un giorno, e sarà presto,
Vedrete che tutto questo non vi servirà più a niente.
E allora avrete voglia a gridare forte: basta!,
Perché non vi proteggeranno più né denaro e né cannoni.

2018/4/17 - 23:42




Language: Swedish

La versione svedese degli Knutna Nävar
Svensk version av Knutna Nävar
Swedish version by Knutna Nävar


[1971]
"Ord och musik av den svenska proletariaten"
"Parole e musica del proletariato svedese"
Album: Internationalen

intsved
Knutna Nävar, Göteborg 1971.
Knutna Nävar, Göteborg 1971.


Quelli che vedete nella foto sono gli Knutna Nävar. In svedese significa "Pugni chiusi". Erano un gruppo di giovani musicisti di Göteborg che, negli anni '70, scrivevano e cantavano canzoni di lotta. Una delle loro canzoni la voglio, oggi, dedicare a Cesare, a Marina, a Paolo e a Gérard. Non serve a niente, è solo una canzone. Ma è per loro, lo stesso. [RV, 15/10/2007]

Si tratta della primitiva introduzione alla canzone, presente nel sito fin dal 2007, e che fino ad oggi [17.04.2018] aveva una sua pagina autonoma. Su opportuno suggerimento di Juha Rämö, che ha precisato la sua natura di versione tradotta dalla canzone di Brecht e Eisler, tutta la pagina è stata spostata in questa. [RV]

"This song is actually a Swedish version of Brecht & Eisler's Im Gefängnis zu singen. The Swedish lyrics have been written by Bengt Anderberg (1920 - 2008) and are included in his translation of Brecht's play (»Die Mutter«). The song has also been recorded by Bruksteatern - Musikteatergruppen Oktober and released on their 1974 album »Modern«." [Juha Rämö]

"Questa canzone è in realtà una versione svedese di Im Gefängnis zu singen di Brecht e Eisler. Il testo svedese è stato scritto da Bengt Anderberg (1920 - 2008) e fa parte della sua traduzione del dramma brechtiano (»Die Mutter«). La canzone è stata incisa anche dal Bruksteatern - Musikteatergruppen Oktober e inclusa nell'album del 1074 "Modern" [Juha Rämö]

Scaricabile liberamente da / Free download from Proletärkultur.

Seguire questi passi / Please observe the followings steps :

(1) Homepage
(2) Cliccare su "Knutna Nävar" (primo tasto a sinistra)
(2) Click on "Knutna Nävar" (1st key left)
(3) Cliccare su "Internationale" (primo album a sinistra)
(3) Click on "Internationale" (1st album left)
(4) L'mp3 è qui reperibile.
(4) Mp3 is available there.

VISA ATT SJUNGAS I FÄNGELSE [1]

Ni har era lagböcker och förordningar,
ni har era fängelser och fästningar.
Era fattigvårdsanstalter räknar vi knappt!
Ni har era fångkonstaplar och domare,
som får pengar av er och gör allt ni befaller.
Nå, än sen då?
Tror ni att ni kan besegra oss med såna?

De skall försvinna och det kan gå hastigt,
har ni inte märkt att allt det där
har ni ingen nytta av?
Nej, det har ni ingen nytta av!

Och ni har tidningar och tryckerier,
att ge oss på käften och få oss att tiga.
Era politiker räknar vi knappt!
Och ni har präster och professorer
som får pengar av er och gör allt ni befaller.
Nå, än sen då?
Varför är ni så rädda för sanningen?

De skall försvinna och det kan gå hastigt,
har ni inte märkt att allt det där
har ni ingen nytta av?
Nej, det har ni ingen nytta av!

Och ni har tanks och kanoner,
och poliser och soldater.
Nå, än sen då?
Har ni så farliga fiender?

Ni vet att er tid är till ända,
att alla överger er.
Och en dag, ja imorgon kan hända
ska ni få se att ingen hjälper er mer.
Ni ger order om eld, nå, än sen då?
När kanonerna är vända mot er!
Ni ger order om eld, nå, än sen då?
När kanonerna är vända mot er!
[1] Traduzione italiana di Riccardo Venturi, 15 ottobre 2007.

CANZONE DA CANTARE IN GALERA

Avete i vostri codici e le ordinanze,
avete le vostre prigioni e le fortezze.
Sui vostri enti di sussidio ci contiamo poco!
Avete i vostri secondini e i giudici
che sono pagati da voi e fanno tutto quel che ordinate.
E allora?
Credete di poterci sconfiggere a questo modo?

Spariranno, e magari anche alla svelta,
non vi siete accorti che tutto questo
non vi servirà a niente?
No, non vi servirà a niente!

Avete giornali e tipografie
per farci parlare e per farci tacere.
Sui vostri politici ci contiamo poco!
Avete preti e professori
che sono pagati da voi e fanno tutto quel che ordinate.
E allora?
Perché avete così tanta paura della verità?

Spariranno, e magari anche alla svelta,
non vi siete accorti che tutto questo
non vi servirà a niente?
No, non vi servirà a niente!

E avete carri armati e cannoni,
e poliziotti, e soldati.
E allora?
Avete nemici così pericolosi?

Sapete che per voi è finita,
che tutti vi abbandoneranno.
E un giorno, sì, forse domani stesso
vedrete che nessuno vi aiuterà più.
Ordinerete di fare fuoco. E allora?
I cannoni saranno rivolti contro di voi!
Ordinerete di fare fuoco. E allora?
I cannoni saranno rivolti contro di voi!

Contributed by Riccardo Venturi - 2018/4/17 - 18:43




Language: Finnish

Traduzione finlandese / Finnish translation / Finnische Übersetzung / Suomennos: Juha Rämö
VANKILASTA KUULUU LAULU

Heillä on lakikirjoja ja asetuksia,
heillä on vankiloita ja linnoituksia,
hoitolaitoksista puhumattakaan.
Heillä on vanginvartijoita ja tuomareita
valmiita mihin vain rahasta ja nimeen lain.
Miksiköhän oikeastaan?
(Luulevatko he ehkä näin lannistavansa meidät?)
Ennen kuin he ovat mennyttä, ja se ei kestä pitkään,
he huomata saa, ett' auttaneet ei näistä mitkään,
ett' auttaneet ei näistä mitkään.

Heillä on rahaa ja kanuunoita,
kumipampuista puhumattakaan.
On poliiseja ja sotilaita.
Miksiköhän oikeastaan?
(Onko heillä ehkä mahtavia vihollisia?)
He luulevat, ett' luja maa
on alla jalkain askeltaa.
Jonain päivänä, eikä siihen mene pitkään,
he huomata saa, ett' auta eivät keinot mitkään.
Kun jalkain alla maa vajoaa, ei mitkään
keinot turvaa anna, ei raha, ei tykitkään.

Contributed by Juha Rämö - 2015/6/4 - 13:28


As correctly suggested by Juha Rämö, the Swedish song Visa att sjungas i fängelse, formerly included in its own page, has been relocated in this page. The Swedish song, which is in fact a translation, had been included in 2007, that is, seven years before Brecht's original!

CCG/AWS Staff - 2018/4/17 - 23:56




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