Dagli emisferi levansi i lamenti
urli strazianti e rantoli di morte
grida la fame al disgridar dei venti
orrenda sorte,
orrenda sorte.
Perché l'inconscio popolo annuisce
sotto il tallone infame del tiranno
ma non impugna un'arma e non punisce
chi gli fa danno,
chi gli fa danno.
O voi grifagni, o pipistrelli neri
che all'ombra della croce vi ascondete,
o voi tremoti infami, o vituperi
vinti sarete,
vinti sarete.
Sarete vinti sì, vinti e battuti
da una rivoluzione purgatrice,
invan vi morderete, immondi bruti
bella fenice,
bella fenice.
Ma che delizia finalmente al suolo,
e l'uomo è capitale despotismo
e sarà iscritta in lettere d'argento
e l'Anarchismo,
e l'Anarchismo.
urli strazianti e rantoli di morte
grida la fame al disgridar dei venti
orrenda sorte,
orrenda sorte.
Perché l'inconscio popolo annuisce
sotto il tallone infame del tiranno
ma non impugna un'arma e non punisce
chi gli fa danno,
chi gli fa danno.
O voi grifagni, o pipistrelli neri
che all'ombra della croce vi ascondete,
o voi tremoti infami, o vituperi
vinti sarete,
vinti sarete.
Sarete vinti sì, vinti e battuti
da una rivoluzione purgatrice,
invan vi morderete, immondi bruti
bella fenice,
bella fenice.
Ma che delizia finalmente al suolo,
e l'uomo è capitale despotismo
e sarà iscritta in lettere d'argento
e l'Anarchismo,
e l'Anarchismo.
inviata da Riccardo Venturi - 29/9/2014 - 00:29
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Sull'aria dell'Inno della Rivolta di Luigi Molinari.