Giudice vecchio e venduto, che il proletariato
hai sempre schiacciato
figlio del sopralavoro, profitto il tuo coro
più voce non ha.
Ricordi i tuoi primi giorni, i primi altiforni
e le recinzioni.
Ricordi l'odio feudale, il dio Capitale
la rivoluzione.
Leoni di luglio, borghesi,
avete implorato
l'aiuto del proletariato.
Certo, poi dimenticarlo a stato un vero piacere
viva i borghesi, viva il potere
viva i borghesi, viva il potere.
Infame signor Capitale, carnefice scaltro
dal volto regale
tu che sei padre e fratello del nazifascismo
ricorda che il popolo è quello.
Le stesso che avevi al tuo fianco
lo stesso che hai sempre sfruttato
non credere di averlo comprato
non credere che sia già stanco.
Se la strada è lunga, la percorreremo
signor Capitale, noi ti annienteremo.
E tu stai tranquillo, non ci fermeremo
il popolo è quello, ma con altra forza
il popolo è quello, e non verrà meno.
hai sempre schiacciato
figlio del sopralavoro, profitto il tuo coro
più voce non ha.
Ricordi i tuoi primi giorni, i primi altiforni
e le recinzioni.
Ricordi l'odio feudale, il dio Capitale
la rivoluzione.
Leoni di luglio, borghesi,
avete implorato
l'aiuto del proletariato.
Certo, poi dimenticarlo a stato un vero piacere
viva i borghesi, viva il potere
viva i borghesi, viva il potere.
Infame signor Capitale, carnefice scaltro
dal volto regale
tu che sei padre e fratello del nazifascismo
ricorda che il popolo è quello.
Le stesso che avevi al tuo fianco
lo stesso che hai sempre sfruttato
non credere di averlo comprato
non credere che sia già stanco.
Se la strada è lunga, la percorreremo
signor Capitale, noi ti annienteremo.
E tu stai tranquillo, non ci fermeremo
il popolo è quello, ma con altra forza
il popolo è quello, e non verrà meno.
envoyé par Bernart Bartleby - 26/9/2014 - 13:23
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Testo trovato su “I Giorni Cantati”, Bollettino di Informazione e Ricerca sulla Cultura Contadina e Operaia, a cura del Circolo Gianni Bosio di Roma (numero 2 - gennaio 1974).