Na barykady, ludu roboczy,
czerwony sztandar do góry wznieś!
Śmiało do boju wytęż swe ramię,
Bo na cię czeka zwycięstwa cześć.
Młoty w dłoń!
Kujmy broń!
Miotnie stal
czerwoną iskrę w dal,
żar iskry tej
tli w piersi mej!
Powstań zburz,
Pobudka gra nam już!
Rycerze pracy, rycerze ducha,
dziś nam do boju już nadszedł czas.
Na barykady! Niech bunt wybucha!
Pobudka dziejów już wzywa nas.
Zagrzewaj siostro do walki brata,
aby do boju odważny był,
by wydarł wolność, co w ręku kata,
aby dla sprawy pracował, żył.
[Cześć Lassalowi, Marksowi sława,
Precz z burżuazją, ludowi cześć!
Niech do szeregu każdy z nas stawa,
by ich naukę wszędy nieść!]
Hańba więc carom, panom naszym zdziercom,
co dziś się z nędzy naigrywać śmią,
hańba więc klechom, wszystkim oszczercom,
co lud tumanią i z niego drwią.
Na barykadach sztandar powiewa,
czerwone godło wszak to nasz znak!
Śpieszmy się bracia, już wróg przybywa,
wyciąga szpony jak drapieżny ptak.
czerwony sztandar do góry wznieś!
Śmiało do boju wytęż swe ramię,
Bo na cię czeka zwycięstwa cześć.
Młoty w dłoń!
Kujmy broń!
Miotnie stal
czerwoną iskrę w dal,
żar iskry tej
tli w piersi mej!
Powstań zburz,
Pobudka gra nam już!
Rycerze pracy, rycerze ducha,
dziś nam do boju już nadszedł czas.
Na barykady! Niech bunt wybucha!
Pobudka dziejów już wzywa nas.
Zagrzewaj siostro do walki brata,
aby do boju odważny był,
by wydarł wolność, co w ręku kata,
aby dla sprawy pracował, żył.
[Cześć Lassalowi, Marksowi sława,
Precz z burżuazją, ludowi cześć!
Niech do szeregu każdy z nas stawa,
by ich naukę wszędy nieść!]
Hańba więc carom, panom naszym zdziercom,
co dziś się z nędzy naigrywać śmią,
hańba więc klechom, wszystkim oszczercom,
co lud tumanią i z niego drwią.
Na barykadach sztandar powiewa,
czerwone godło wszak to nasz znak!
Śpieszmy się bracia, już wróg przybywa,
wyciąga szpony jak drapieżny ptak.
inviata da Krzysztof Wrona und Riccardo Venturi - 21/9/2014 - 15:00
Caro Riccardo. Volevo sbrogliare la matassa che si è creata intorno la "Warszawianka 1905 roku", ma vedo che non sono riuscito del tutto nel mio intento. Sono d'accordo con il fatto di mettere la canzone "Na barykady" di Ignacy Rzońca come una canzone autonoma, perché lo è. C'è anche una ulteriore curiosità. La stessa musica accompagna l'inno dell'organizazzione degli scout polacchi ZHP (Związek Harcerstwa Polskiego) già da 1918. Quest'inno è stato scritto nel 1911 da Ignacy Kozielewski, con aggiunta del ritornello scritto nel 1912 da Olga Drahonowska-Małkowska, intitolato "Wszystko co nasze", che a sua volta ha adattato il testo alla musica presa dalla canzone degli socialisti polacchi "Na barykady", composta, come sto scoprendo adesso da certo Tadeusz Joteyko http://pl.wikipedia.org/wiki/Tadeusz_J.... La cosa viene testimoniata dalla pagina della Biblioteka Polskiej Piosenki (Biblioteca della canzone polacca)http://www.bibliotekapiosenki.pl/Wszys....
Ma lo stesso sito dove ho scovato, che le parole sono del Ignacy Rzońca, alla pagina dedicata alla canzone "Na barykady" detta che il compositore della musica rimane ignoto, anonimo. Un vero groviglio.
Recapitolando:
Su questa pagina ci dovrebbe stare, secondo me, un'annotazione riguardante la canzone intitolata "Na barykady" (che comunque fara il doppione con la canzone dei Włochaty, dallo stesso titolo, ma successo già con la canzone di Cisco), che prenda questa forma:
[1899]
Testo di Ignacy Rzońca
Musica di Tadeusz Joteyko
Pubblicata anonimamente per la prima volta nella raccolta delle poesie socialiste "PPS - Proletariat" nel 1905.
È una della tre versioni riportate dalla Biblioteka Piosenki
Ma la cosa che mi stava più al cuore, era la scoperta della testimonianza che la musica della "Warszawianka 1905 roku", che in seguito ha fatto tutta questa carriera internazionale, abbia effetivamente il suo autore. Volevo sottolineare che Józef Pławiński, un compositore e un attivista socialista polacco, morto nel 1880 in viaggio per la Siberia a seguito della condanna inflittali dal regime zarista in Polonia occupata, pur basandosi su qualche accordo preso dalla precedente "Marcia dei zuavi" del 1863, ha creato una marcia del tutto nuova ed è questa, la famosa melodia conosciuta oggi in tutto il mondo. Cioè, non è una musica popolare (russa poi) di un autore anonimo, ma a tutti gli effetti, una marcia composta da un compositore, un ardente e convinto socialista e patriota polacco. Vorrei chiedere scuse, se non sono stato abbastanza chiaro negli miei interventi di prima e comunque, ancora stanotte vi spedirò il testo di "Łodzianka" e "Na dzień 1 maja", visto che entrambe le canzoni sono colegate al movimento socialista polacco e furono cantate sulle note della "Warszawianka 1905 roku".
Vi chiedo pazienza, ma credo che valga la pena di mettere le cose storicamente a posto, nonché dedicare un po' del nostro prezioso tempo a recostruire i fatti. Per me personalmente è stato un viaggio a ritroso molto affascinante, con le scoperte dei personaggi come questo per esempio: Francesco Nullo
Salud a te Riccardo e a tutto lo staff delle CCG
Ma lo stesso sito dove ho scovato, che le parole sono del Ignacy Rzońca, alla pagina dedicata alla canzone "Na barykady" detta che il compositore della musica rimane ignoto, anonimo. Un vero groviglio.
Recapitolando:
Su questa pagina ci dovrebbe stare, secondo me, un'annotazione riguardante la canzone intitolata "Na barykady" (che comunque fara il doppione con la canzone dei Włochaty, dallo stesso titolo, ma successo già con la canzone di Cisco), che prenda questa forma:
[1899]
Testo di Ignacy Rzońca
Musica di Tadeusz Joteyko
Pubblicata anonimamente per la prima volta nella raccolta delle poesie socialiste "PPS - Proletariat" nel 1905.
È una della tre versioni riportate dalla Biblioteka Piosenki
Ma la cosa che mi stava più al cuore, era la scoperta della testimonianza che la musica della "Warszawianka 1905 roku", che in seguito ha fatto tutta questa carriera internazionale, abbia effetivamente il suo autore. Volevo sottolineare che Józef Pławiński, un compositore e un attivista socialista polacco, morto nel 1880 in viaggio per la Siberia a seguito della condanna inflittali dal regime zarista in Polonia occupata, pur basandosi su qualche accordo preso dalla precedente "Marcia dei zuavi" del 1863, ha creato una marcia del tutto nuova ed è questa, la famosa melodia conosciuta oggi in tutto il mondo. Cioè, non è una musica popolare (russa poi) di un autore anonimo, ma a tutti gli effetti, una marcia composta da un compositore, un ardente e convinto socialista e patriota polacco. Vorrei chiedere scuse, se non sono stato abbastanza chiaro negli miei interventi di prima e comunque, ancora stanotte vi spedirò il testo di "Łodzianka" e "Na dzień 1 maja", visto che entrambe le canzoni sono colegate al movimento socialista polacco e furono cantate sulle note della "Warszawianka 1905 roku".
Vi chiedo pazienza, ma credo che valga la pena di mettere le cose storicamente a posto, nonché dedicare un po' del nostro prezioso tempo a recostruire i fatti. Per me personalmente è stato un viaggio a ritroso molto affascinante, con le scoperte dei personaggi come questo per esempio: Francesco Nullo
Salud a te Riccardo e a tutto lo staff delle CCG
Krzysiek Wrona - 22/9/2014 - 01:33
Si riesce a avere qualche notizia biografica su Ignacy Rzońca, anche in polacco? Per ora sono andato totalmente a vuoto...
Riccardo Venturi - 22/9/2014 - 16:25
Il secreto dell'attribuzione si dovrebbe trovare in questo libro: "Polska pieśń rewolucyjna: monografia historyczna" (La canzone rivoluzionaria polacca: monografia storica), pubblicato presso casa editrice Wydawnictwo Zwia̦zkowe CRZZ nel 1970 http://img04.allegroimg.pl/photos/oryg...
http://books.google.pl/books?id=JoLwSg...
dove la storica, insegnante, scrittrice e saggista polacca Dionizja Wawrzykowska-Wierciochowa http://pl.wikipedia.org/wiki/Dionizja_...
ha ricostruito la storia della canzone "Na barykady", scoprendo il vero autore del testo.
Su Ignacy Rzońca è difficile trovare qualch'altro indizio nella rete. Ci sono arrivato a questo stralcio di biografia su un libro diverso, intitolato "Krajobraz poezji polskiej: antologia" (Il panorama della poesia polacca: antologia) di Barbara Kryda, Wydawnictwa Szkolne i Pedagogiczne, 1992
http://books.google.pl/books?id=LEsZAA...
che dice:
Ignacy Rzońca (o Rządca,circa 1879–1910), un attivista socialista, un deportato, coinvolto nella rivolta del 1905. La sua poesia scritta negli anni novanta del Ottocento, in seguito si difonde sotto la forma di una fra le più poplari canzoni rivoluzionarie polacche. Nel romanzo di Stefan Żeromski "Syzyfowe prace" (Le fatiche di Sisifo)(1898), un frammento della poesia viene cantato dal giovane protagonista Andrzej Radek, durante un incontro clandestino degli scolari. La melodia...
Ecco, si interrompe qua, mannaggia.
Dai altri fonti si evvince che fu un poeta e il membro della SDKL, l'ala marxista del movimento operaio, opposta alla lotta per l'independenza nazionale e a favore della rivoluzione internazionale. http://en.wikipedia.org/wiki/Social_De...
A volte viene citato come l'autore della musica, ma è più plausibile l'attribuzione al sopranominato Tadeusz Joteyko, che fu un musicista a tutto tondo.
http://books.google.pl/books?id=JoLwSg...
dove la storica, insegnante, scrittrice e saggista polacca Dionizja Wawrzykowska-Wierciochowa http://pl.wikipedia.org/wiki/Dionizja_...
ha ricostruito la storia della canzone "Na barykady", scoprendo il vero autore del testo.
Su Ignacy Rzońca è difficile trovare qualch'altro indizio nella rete. Ci sono arrivato a questo stralcio di biografia su un libro diverso, intitolato "Krajobraz poezji polskiej: antologia" (Il panorama della poesia polacca: antologia) di Barbara Kryda, Wydawnictwa Szkolne i Pedagogiczne, 1992
http://books.google.pl/books?id=LEsZAA...
che dice:
Ignacy Rzońca (o Rządca,circa 1879–1910), un attivista socialista, un deportato, coinvolto nella rivolta del 1905. La sua poesia scritta negli anni novanta del Ottocento, in seguito si difonde sotto la forma di una fra le più poplari canzoni rivoluzionarie polacche. Nel romanzo di Stefan Żeromski "Syzyfowe prace" (Le fatiche di Sisifo)(1898), un frammento della poesia viene cantato dal giovane protagonista Andrzej Radek, durante un incontro clandestino degli scolari. La melodia...
Ecco, si interrompe qua, mannaggia.
Dai altri fonti si evvince che fu un poeta e il membro della SDKL, l'ala marxista del movimento operaio, opposta alla lotta per l'independenza nazionale e a favore della rivoluzione internazionale. http://en.wikipedia.org/wiki/Social_De...
A volte viene citato come l'autore della musica, ma è più plausibile l'attribuzione al sopranominato Tadeusz Joteyko, che fu un musicista a tutto tondo.
Krzysiek Wrona - 22/9/2014 - 19:42
Lingua: Italiano
Traduzione italiana di Krzysztof Wrona
27 settembre 2014
27 settembre 2014
ALLE BARRICATE
Alle barricate, popolo di lavoratori,
alza in su la bandiera rossa!
Sforza arditamente alla lotta il tuo braccio,
perché ti aspetta la gloria della vittoria.
Impugnamo i martelli!
Forgiamo le armi!
Lancerà l'acciaio
la scintilla rossa lontano,
l’ardore di questa scintilla,
cova nel mio petto!
Insorgi, butta giù,
la sveglia ci suona già!
Cavalieri del lavoro, cavalieri dello spirito,
tocca a noi oggi, è arrivata oramai l'ora della battaglia.
Alle barricate! Che scoppi la rivolta!
Ci chiama già la sveglia della storia.
Sorella, incita il fratello al combattimento,
per dargli coraggio nella lotta,
affinché possa strappare la libertà dalle mani del boia,
acciocché lavori e viva per la causa.
Onore a Lassalle (1), gloria a Marx (2),
A basso la borghesia, onore al popolo!
Che ognuno di noi si metta nelle fila
per portare la loro scienza dovunque!
Bollo d’infamia agli zar, ai padroni nostri strozzini,
che oggi hanno la faccia tosta di farsi beffe della povertà,
vergogna ai pretacci, allora, a tutti i detrattori,
che la danno a bere al popolo e di esso si burlano.
Sulle barricate sventola lo stendardo,
poiché sia il nostro segno l’emblema rosso!
Sbrighiamoci fratelli, il nemico sta arrivando,
tira avanti le grinfie come un uccello rapace.
Alle barricate, popolo di lavoratori,
alza in su la bandiera rossa!
Sforza arditamente alla lotta il tuo braccio,
perché ti aspetta la gloria della vittoria.
Impugnamo i martelli!
Forgiamo le armi!
Lancerà l'acciaio
la scintilla rossa lontano,
l’ardore di questa scintilla,
cova nel mio petto!
Insorgi, butta giù,
la sveglia ci suona già!
Cavalieri del lavoro, cavalieri dello spirito,
tocca a noi oggi, è arrivata oramai l'ora della battaglia.
Alle barricate! Che scoppi la rivolta!
Ci chiama già la sveglia della storia.
Sorella, incita il fratello al combattimento,
per dargli coraggio nella lotta,
affinché possa strappare la libertà dalle mani del boia,
acciocché lavori e viva per la causa.
Onore a Lassalle (1), gloria a Marx (2),
A basso la borghesia, onore al popolo!
Che ognuno di noi si metta nelle fila
per portare la loro scienza dovunque!
Bollo d’infamia agli zar, ai padroni nostri strozzini,
che oggi hanno la faccia tosta di farsi beffe della povertà,
vergogna ai pretacci, allora, a tutti i detrattori,
che la danno a bere al popolo e di esso si burlano.
Sulle barricate sventola lo stendardo,
poiché sia il nostro segno l’emblema rosso!
Sbrighiamoci fratelli, il nemico sta arrivando,
tira avanti le grinfie come un uccello rapace.
NOTE:
(1) Ferdinand Lassalle, nato Lassal (Breslavia, 11 aprile 1825 – Carouge, 31 agosto 1864) è stato uno scrittore, politico e agitatore tedesco.
È uno dei breslaviani più conosciuti al mondo. La lapide sulla sua tomba al vecchio cimitero ebraico di Breslavia, dove fu sepolto a fianco dei suoi genitori, è stata distrutta dai nazisti durante l'ultima guerra mondiale. Nel 1946, nello stesso luogo, sull'iniziativa del PPS (Partito Socialista Polacco) è stata eretta una nuova lapide. Come riporta BPP (Biblioteca della canzone polacca), dopo la Rivoluzione d'ottobre, al posto del nome di Lassal veniva cantato il nome di Lenin. D'altro canto, Rzońca, essendo un marxista convinto, dovrebbe sapere che, pure essendosi conosciuti, Lassalle e Marx non andavano molto d'accordo. Avevano le idee e le visioni sul futuro abbastanza divergenti. Eppure l'autore cita entrambi i loro nomi nella sua poesia. Alla luce di questo fatto si potrebbe avanzare l'ipotesi, che è una strofa aggiunta al testo originale più tardi da qualche anonimo. Infatti, la BPP, contiene le altre due versioni di questo testo, una delle quali è costituita da sole quattro strofe (senza quella con Lassal e Marx), un'altra invece contiene codesta strofa, la quale però è messa proprio in coda del testo, essendo l'ultima.
(2) Karl Marx, caspita, lo sanno tutti!
Tutto sommato, non è proprio un bel canto pacifista. Istiga alla violenza e alla guerra spietata. E poi guarda che me tocca fa. Mi sono cacciato in queste traduzioni essendo uno di cui si potrebbe dire e pensare di tutto, tranne che fosse mai stato "di sinistra". Comunque, Ferdinand Lassalle mi pare un personaggio abbastanza simpatico, e la sua storia (risulta che è morto in Svizzera a causa di una ferita da arma da fuoco dopo aver partecipato ad un duello) lo colloca nel panorama colorito dei personaggi assai romantici del Ottocento.
Questa pagina rimane un po' incasinata, specialmente la nota iniziale di Rick richiede qualche correzione. Penso inoltre che l'attribuzione della musica di questa canzone a Tadeusz Joteyko è del tutto legittima, specialmente se si conosca la sua biografia. A questo punto fatemi sapere se volete che io vi mandi anche il testo dell'inno degli scout, il quale viene cantato sulle stesse note (e anche degli scout, mannaggia :).
Saludżi
(1) Ferdinand Lassalle, nato Lassal (Breslavia, 11 aprile 1825 – Carouge, 31 agosto 1864) è stato uno scrittore, politico e agitatore tedesco.
È uno dei breslaviani più conosciuti al mondo. La lapide sulla sua tomba al vecchio cimitero ebraico di Breslavia, dove fu sepolto a fianco dei suoi genitori, è stata distrutta dai nazisti durante l'ultima guerra mondiale. Nel 1946, nello stesso luogo, sull'iniziativa del PPS (Partito Socialista Polacco) è stata eretta una nuova lapide. Come riporta BPP (Biblioteca della canzone polacca), dopo la Rivoluzione d'ottobre, al posto del nome di Lassal veniva cantato il nome di Lenin. D'altro canto, Rzońca, essendo un marxista convinto, dovrebbe sapere che, pure essendosi conosciuti, Lassalle e Marx non andavano molto d'accordo. Avevano le idee e le visioni sul futuro abbastanza divergenti. Eppure l'autore cita entrambi i loro nomi nella sua poesia. Alla luce di questo fatto si potrebbe avanzare l'ipotesi, che è una strofa aggiunta al testo originale più tardi da qualche anonimo. Infatti, la BPP, contiene le altre due versioni di questo testo, una delle quali è costituita da sole quattro strofe (senza quella con Lassal e Marx), un'altra invece contiene codesta strofa, la quale però è messa proprio in coda del testo, essendo l'ultima.
(2) Karl Marx, caspita, lo sanno tutti!
Tutto sommato, non è proprio un bel canto pacifista. Istiga alla violenza e alla guerra spietata. E poi guarda che me tocca fa. Mi sono cacciato in queste traduzioni essendo uno di cui si potrebbe dire e pensare di tutto, tranne che fosse mai stato "di sinistra". Comunque, Ferdinand Lassalle mi pare un personaggio abbastanza simpatico, e la sua storia (risulta che è morto in Svizzera a causa di una ferita da arma da fuoco dopo aver partecipato ad un duello) lo colloca nel panorama colorito dei personaggi assai romantici del Ottocento.
Questa pagina rimane un po' incasinata, specialmente la nota iniziale di Rick richiede qualche correzione. Penso inoltre che l'attribuzione della musica di questa canzone a Tadeusz Joteyko è del tutto legittima, specialmente se si conosca la sua biografia. A questo punto fatemi sapere se volete che io vi mandi anche il testo dell'inno degli scout, il quale viene cantato sulle stesse note (e anche degli scout, mannaggia :).
Saludżi
inviata da Krzysiek Wrona - 27/9/2014 - 04:44
Lingua: Ebraico
Un frammento della canzone in ebraico.
Il testo trovato qui http://he.wikipedia.org/wiki/%D7%A2%D7...
Il testo trovato qui http://he.wikipedia.org/wiki/%D7%A2%D7...
מילות השיר
מילות השיר בעברית
עַל בָּרִיקָדוֹת קוּמוּ, הַעְפִּילוּ
קוּמוּ, עֲלוּ נָא צְבָא עֲמֵלִים.
דֶּגֶל אָדֹם אָדֹם נִשָּׂא בַּמָּרוֹם מָרוֹם
כִּי בָּא הַיּוֹם נַתֵּק אֶת הַכְּבָלִים.
כִּי בָּא הַיּוֹם לָשֵׂאת אֶת הַדְּגָלִים.
מילות השיר בפולנית
מילות השיר בעברית
עַל בָּרִיקָדוֹת קוּמוּ, הַעְפִּילוּ
קוּמוּ, עֲלוּ נָא צְבָא עֲמֵלִים.
דֶּגֶל אָדֹם אָדֹם נִשָּׂא בַּמָּרוֹם מָרוֹם
כִּי בָּא הַיּוֹם נַתֵּק אֶת הַכְּבָלִים.
כִּי בָּא הַיּוֹם לָשֵׂאת אֶת הַדְּגָלִים.
מילות השיר בפולנית
inviata da Krzysiek Wrona - 27/9/2014 - 06:47
×
Testo di Ignacy Rzońca
Lyrics by Ignacy Rzońca
Musica : autore ignoto
Music: Unknown author
Alla fine, si arriva a sapere (grazie al nostro indefesso Krzysiek Wrona) che pure il titolo “Alle barricate” (o meglio, A las barricadas) è nato originariamente in Polonia, come la Warszawianka 1905 roku che è pure alla base della famosa canzone rivoluzionaria spagnola. In realtà, come messo in luce da KW, la Na barykady originaria polacca è un canto del tutto autonomo, scritto nel 1899 da Ignacy Rzońca (1879-1909) ma pubblicato ufficialmente nel 1904 (secondo altre fonti: nel 1905!) e la cui melodia è di autore ignoto. Tale canto, fin dal 2007, era stato erroneamente inserito come “versione polacca” di A las barricadas! nel “paginone” collettivo sulla Warszawianka 1905 roku; è stato quindi opportunamente scorporato da quella pagina ed è andato a costituire una pagina autonoma. [RV]