Lingua   

E i' venticinque luglio

anonimo
Lingua: Italiano (Toscano fiorentino)



Ti può interessare anche...

Barabba
(Lorenzo Cherubini (Jovanotti))
Il balconcin fiorito
(Riccardo Marasco)
Fasulèin e la brèta ròsa
(Leonardo e Riccardo Sgavetti)


[1943]

Si tratta di una strofa popolare intonata nel quartiere d'Oltrarno, a Firenze, all'indomani della caduta di Benito Mussolini col "Gran Consiglio del Fascismo" del 25 luglio 1943. Quartiere popolare di tradizioni fortemente antifasciste, l'Oltrarno fiorentino (San Frediano e Santo Spirito) lottò duramente già nel 1921, subendo una durissima repressione; repressione che si ripeté, ancor più terribile, con l'occupazione nazifascista a partire dal settembre del 1943 (si ricordino le numerose stragi, a partire da quella di piazza Tasso del 17 luglio 1944, i diciassette fucilati delle Cascine e l'attività dei cecchini che sparavano sui passanti e sulle donne in coda per l'acqua e per il pane nei giorni precedenti la liberazione di Firenze). Fu in Oltrarno dove fu più violenta la lotta partigiana, e dove entrò la Brigata Partigiana "Vittorio Sinigaglia". La breve strofa popolare esemplifica alla perfezione i sentimenti che allora aveva la popolazione d'Oltrarno, e che ha ancora.
E i' venticinque luglio
la fu vinta la vittoria
e o fascisti
è giunta l'ora:
la dovete riscontà!

inviata da Riccardo Venturi - 7/9/2014 - 23:23




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org