Téngo 'no bove, se chiama Rosello
sa l'ha 'mparata l'ora di staccare
e quando il sole è giunto al Monticello
caro Rosello nun vò più aràne.
Ara Rosello mio, ara Rosello,
'n'atra votata la vogliamo fare
ca il nostro padrone è poverello,
poi ci darà da bere e da manciare.
Caro padrone co ssa camicia bianca,
che Dio ve pozza dà la vita longa;
a magnà e a beve ci hai la faccia franca,
ma a lavorà ce l'hai la vita cionca.
E lo patrone mio è 'nu lione
e de fatìa nun se sazia mai,
tié sempre quella stessa openione
de fà cento votate alla jurnata.
E la matina e sera co le stelle
questo padrone ci leva la pelle,
questo padrone ci leva la pelle
la stende pe le fratte e poi la vende.
sa l'ha 'mparata l'ora di staccare
e quando il sole è giunto al Monticello
caro Rosello nun vò più aràne.
Ara Rosello mio, ara Rosello,
'n'atra votata la vogliamo fare
ca il nostro padrone è poverello,
poi ci darà da bere e da manciare.
Caro padrone co ssa camicia bianca,
che Dio ve pozza dà la vita longa;
a magnà e a beve ci hai la faccia franca,
ma a lavorà ce l'hai la vita cionca.
E lo patrone mio è 'nu lione
e de fatìa nun se sazia mai,
tié sempre quella stessa openione
de fà cento votate alla jurnata.
E la matina e sera co le stelle
questo padrone ci leva la pelle,
questo padrone ci leva la pelle
la stende pe le fratte e poi la vende.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/8/15 - 22:02
Language: Italian
Traduzione italiana da it.wikisource
HO UN BUE, SI CHIAMA ROSELLO
Ho un bue, si chiama Rosello,
ha ormai imparato quando è ora di terminare la giornata
e quando il sole è giunto a Monticello
il caro Rosello non vuole più arare.
Ara Rosello mio, ara Rosello,
ariamo un altro solco
che il nostro padrone è poverello,
poi ci darà da bere e da mangiare.
Caro padrone, con questa camicia bianca,
che Dio vi possa concedere una vita lunga;
se mangi e bevi hai la faccia serena
ma se fatichi nel lavoro hai la vita abbreviata.
E il mio padrone è un leone
e di fatica non si sazia mai,
ha sempre quella stessa opinione
di fare cento solchi a giornata.
E la mattina e la sera con le stelle
questo padrone ci toglie la pelle,
questo padrone ci toglie la pelle
la stende sui rami e poi la vende.
Ho un bue, si chiama Rosello,
ha ormai imparato quando è ora di terminare la giornata
e quando il sole è giunto a Monticello
il caro Rosello non vuole più arare.
Ara Rosello mio, ara Rosello,
ariamo un altro solco
che il nostro padrone è poverello,
poi ci darà da bere e da mangiare.
Caro padrone, con questa camicia bianca,
che Dio vi possa concedere una vita lunga;
se mangi e bevi hai la faccia serena
ma se fatichi nel lavoro hai la vita abbreviata.
E il mio padrone è un leone
e di fatica non si sazia mai,
ha sempre quella stessa opinione
di fare cento solchi a giornata.
E la mattina e la sera con le stelle
questo padrone ci toglie la pelle,
questo padrone ci toglie la pelle
la stende sui rami e poi la vende.
Contributed by Bernart Bartleby - 2014/8/15 - 22:03
×
Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
E’ la canzone che dà il titolo al primo dei suoi tre dischi, incisi tra il 1975 ed il 1978.
Più recentemente interpretata dalla BandaJorona, nel loro CD intitolato “Romana” del 2004.