Io non ti ho visto mai eppure ti conosco
e ti potrei a lungo anche parlare
ti cercano ogni volta ma non ti fai trovare
e il giorno dopo sai già cosa dire.
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
Ti ammazzi di lavoro, domenica c'è il mare
è sacra la famiglia, non mollare
la tessera l'hai fatta, hai sottoscritto forte
peccato, le giornate sono corte.
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
Avresti sì voluto stasera esser con noi
in faccia ai poliziotti, alla violenza
ma – vacca, che disdetta! - TV primo canale
c'era un programma sulla Resistenza…
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
Hai detto a uno studente, “Ma cosa vi credete?
Se quel momento arriva so sparar!”
Però per molto meno sempre ti hanno cercato
tu c'eri, eppure non t'hanno trovato
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
e ti potrei a lungo anche parlare
ti cercano ogni volta ma non ti fai trovare
e il giorno dopo sai già cosa dire.
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
Ti ammazzi di lavoro, domenica c'è il mare
è sacra la famiglia, non mollare
la tessera l'hai fatta, hai sottoscritto forte
peccato, le giornate sono corte.
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
Avresti sì voluto stasera esser con noi
in faccia ai poliziotti, alla violenza
ma – vacca, che disdetta! - TV primo canale
c'era un programma sulla Resistenza…
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
Hai detto a uno studente, “Ma cosa vi credete?
Se quel momento arriva so sparar!”
Però per molto meno sempre ti hanno cercato
tu c'eri, eppure non t'hanno trovato
Hai sempre qualcosa d'importante da fare
è sempre qualcosa che non può aspettare…
envoyé par Bernart Bartleby - 14/8/2014 - 10:30
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Scritta da Leoncarlo Settimelli e Marco Ligini, all’epoca del Canzoniere dell’Armadio, poi Canzoniere Internazionale.
nel disco intitolato "Ogni giorno in piazza" pubblicato nel 1968.