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Addio padre / Bu njekoon ndawal

Sandra Boninelli e Dudù Kouate
Languages: Italian, Wolof



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Il disertore
(Alberto Cesa e Cantovivo)
Mario il musicista
(Sandra Boninelli)


[2013]
Tradizionale
Testo wolof di Dudù Kouate
Album: Folk&Peace - Cantautori contro la guerra
(Versione per Emergency)
Versione inedita in:
Fino al cuore della Rivolta - Volume 1
(Cofanetto di 3 cd per il decennale del Festival di Fosdinovo)

Sandra Boninelli.
Sandra Boninelli.
Dudù Kouate.
Dudù Kouate.


Si tratta, nella parte italiana, di una versione di Addio padre e madre addio, una delle più note canzoni popolari italiane dell'epoca della Grande Guerra, raccolta nel 1978 da Sandra Boninelli a Martinengo (BG) e pubblicata nel 2013, solo con la voce della Boninelli, sul cd Folk&Peace – Cantautori contro la guerra, un progetto che a suo tempo aveva preparato Alberto Cesa del gruppo Cantovivo. La sorella di Cesa, Ita, per ricordare la figura del fratello ha deciso di pubblicare il cd per Emergency. In questa versione inedita si aggiunge il musicista griot Dudù Kouate, che da 20 anni vive e lavora a Bergamo, e che canta e suona il kalam.
Addio padre e madre addio
che per la guèra mi tòca di partir
dovrò passare nel mezzo dei ribelli,
mi uccideràno e non vi vedrò più.
Bu njekoon ndawal buur wer ci tunda wee
dajale waxambane yi ci duggu penc mee
taguleen seeni ndey, taguleen seen baay
bessu xare jotna te leerumani dina delusse.(1)

Lascio la moglie con due bambini
ti prego mamma di riguardarli tu
quando sarò in mezzo a quegli assassini
mi uccideràno e non vi vedrò più.

Denka naleen sama njaboot samal maleen
baguma niuy wer di taxawalu ci leneen
suma sanioon nekka seen wet samaleen
saasu buur digle sania bagn xarula.(2)

Appena giunto in terra austriaca
un contraordine, mi tòca partir
si va all'assalto la baionéta in canna
addiritùra macello diventò.

Io fui ferito con una palla al petto,
i miei compagni li vedo a fuggir
ed io per tèra costrèto a restare
mentre quell'austro lo vedo a venir.

Xarekat sa waar wa sak njambar fegn nafa
bu xare mette sam xel mi dootul took
su jambar danoo ay baayo juddo
naxar ak tiis wessaroo si tund wee.(3)

Stai fermo austro che sto per morire
pensa a una moglie che piange per me
ma quell'infame col cuore crudele
col suo pugnale morire mi fè.

Denka naleen sama njaboot samal maleen
baguma niuy wer di taxawalu ci leneen
suma sanioon nekka seen wet samaleen
saasu buur digle sania bagn xarula.(2)

Voialtre madri che tanto sofrìte
per allevare la bèlla gioventù
nel cuor vi restano lacrime e pianto
pèi vostri figli che muore laggiù

Nel cuor vi restano lacrime e pianto
pèi vostri figli che muore laggiù,
mel cuor vi restano lacrime e pianto
pèi vostri figli che muore laggiù.
(1) C'era una volta , un re radunò gli uomini in piazza
Gli annunciò "Siamo in guerra" e tutti gli uomini servono
Salutate i vostri cari perché non tutti torneranno indietro.

(2) Voi che rimanete qui vi confido la mia famiglia e spero ne prendiate cura.
Se mi fosse stato possibile, avrei preferito rimanere vicini a voi,
Ma gli ordini sono ordini.

(3) Sul fronte gli uomini hanno dimostrato bravura e lealtà.
Ogni uomo caduto lascia orfani e vedove.

Contributed by Riccardo Venturi - 2014/8/9 - 16:01




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