Lingua   

Il valzer dei trent'anni

Michele Gazich
Lingua: Italiano


Michele Gazich

Ti può interessare anche...

Lettera dalla barricata
(Michele Gazich)
Solo i miracoli hanno un senso stanotte in questa trincea
(Michele Gazich)
Lettera per Claudio
(Michele Gazich)


2014
Album: "Una storia di mare e di sangue"
Una storia di mare e di sangue

Natale 1963. Vincenza (Vizze) Buliumbassich, la mia bisnonna, consegna al maggiore dei suoi figli le sue memorie, scritte in veneto, su un quaderno comune. Le importanti testimonianze sono poi state consegnate a mio padre, che, a sua volta, le ha passate a me, qualche anno fa. Parole di mare e di sangue, scritte senza nessuna pretesa letteraria e dunque perfette e ardenti nella volontà di preservare una storia di famiglia. Una storia insieme particolarissima e comune, come tutte le storie della gente povera. Una storia di mare e di sangue è stata ispirata e guidata da quel quaderno; è un omaggio a quella grazia preziosa e involontaria. La scrittura e la composizione di Una storia di mare e di sangue mi ha accompagnato per tanti anni. Con il mio violino sempre in spalla, sono tornato in tutti i luoghi dove la mia famiglia ha vissuto: ho studiato tradizioni musicali, colte e popolari, di queste terre. Ho incontrato altri strumenti, altri stili musicali, ma soprattutto luoghi e persone. Ho cantato in lingue che credevo di avere dimenticato e ho ripercorso la storia del mio sangue”.

E quindi il ritorno a Zara dove con Il valzer dei 30 anni  Michele ci racconta le traversie di questa terra di confine  tra Francesco Giuseppe,  fascisti,  tedeschi, Tito, esecuzioni, epurazioni, foibe, temi  decisamente angosciosi, ferite aperte raccontate però con una musica allegra, il valzer, come una via di fuga dalla dolorosa realtà.
A Zara si ballava il valzer dei trent'anni
A Zara si ballava per non guardare avanti
A Zara si ballava sull'orlo del vulcano
A Zara si ballava con il fucile in mano

Francesco Giuseppe, ronde di notte
Zara fascista, l'olio e le botte
Zara, le bombe degli alleati
E Zara è libera, evviva i partigiani!

Balliamo il valzer sulle rovine
Balliamo il valzer del nuovo confine
Balliamo il valzer delle fucine
Balliamo il valzer con le sardine

A Zara si ballava il valzer dei trent'anni
A Zara si ballava di notte coi gendarmi
A Zara si ballava col prete e l'aguzzino
A Zara si ballava bevendo maraschino

Francesco Giuseppe, fucilazioni
Zara tedesca, le esecuzioni
Zara di Tito, le epurazioni
E Zara è libera da ogni italiano

Balliamo il valzer dell'avvenire
Balliamo il valzer che non può finire
Balliamo il valzer di chi non sa cosa dire
Balliamo il valzer per non capire
Balliamo il valzer dell'avvenire
Balliamo il valzer che non può finire
Balliamo il valzer di chi non sa cosa dire
Balliamo il valzer per non capire

inviata da Donquijote82 - 17/6/2014 - 17:42




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org