Non c'è verso di conoscere il vento
sotto il cielo che scorre quaggiù
quanta sabbia si mastica a stento
tra la lingua di chiodi e caucciù
tra la lingua
E i tragitti di primizie tradite
portan sempre e comunque lontano
so ben io cosa costa in ferite
un primissimo piano
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho conquistato
e che sapore ha il mattino
sotto questo palato
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho avuto ed odiato
e di quali rimorsi
avrei vestito il passato
Ci s'inventa una stagione d'assalto
un abbaiare a semafori e stelle
come un intarsio di rame e cobalto
nelle istruzioni sul vender cara la pelle
la pelle
Non si allunga di un centimetro l'ombra
ricamata alla base del tempio
anche il sole gioca un'anima sgombra
nel bel mezzo del fradicio scempio
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho conquistato
e che sapore ha il mattino
sotto questo palato
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho avuto ed odiato
e di quali rimorsi
avrei vestito il passato
Non c'è verso d'invitare alla danza
né regine, né sguatteri o fanti
solo il re di 'sta santa alleanza
sa chi balla tra noi debuttanti
sotto il cielo che scorre quaggiù
quanta sabbia si mastica a stento
tra la lingua di chiodi e caucciù
tra la lingua
E i tragitti di primizie tradite
portan sempre e comunque lontano
so ben io cosa costa in ferite
un primissimo piano
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho conquistato
e che sapore ha il mattino
sotto questo palato
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho avuto ed odiato
e di quali rimorsi
avrei vestito il passato
Ci s'inventa una stagione d'assalto
un abbaiare a semafori e stelle
come un intarsio di rame e cobalto
nelle istruzioni sul vender cara la pelle
la pelle
Non si allunga di un centimetro l'ombra
ricamata alla base del tempio
anche il sole gioca un'anima sgombra
nel bel mezzo del fradicio scempio
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho conquistato
e che sapore ha il mattino
sotto questo palato
Chissà com'erano gli occhi
con cui ti ho avuto ed odiato
e di quali rimorsi
avrei vestito il passato
Non c'è verso d'invitare alla danza
né regine, né sguatteri o fanti
solo il re di 'sta santa alleanza
sa chi balla tra noi debuttanti
inviata da Flavio Poltronieri - 30/5/2014 - 00:03
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Da pochi giorni è ricorso il ventennale e visto che finalmente il governo ha deciso di togliere il solito segreto di stato per ufficializzare quello che già tutti sanno, vorrei condividere questa meravigliosa canzone composta da Stefano Boccafoglia che mi commuove da più di dieci anni ogni volta che la ascolto.
E' eseguita dalla Scraps Orchestra (di Mantova) nel loro cd "Il diavolo di Mezzogiorno" edito dal Manifesto e oltre a tutte canzoni bellissime, contiene anche inediti: un monologo di Lella Costa, una poesia di Alda Merini, un disegno di Dario Fo e Gino Strada che scrive: "Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio."