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Declaración de principios

Subcomandante Marcos
Langue: espagnol


Subcomandante Marcos

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[1994]
Parole del Subcomandante Marcos, a conclusione del comunicato dell’EZLN intitolato “Estamos como en diceimbre del 1993”, datato 8-11 ottobre 1994.
Musica di Santiago Feliú (1962-2014), cantautore cubano, fratello di Vicente Feliú.
Nell’album di Santiago e Vicente Feliú intitolato “Ansias del alba”, 1997.

Ansias del alba

Nei giorni scorsi, durante la commemorazione di José Luis Solís López detto "Galeano", un maestro rurale della base d’appoggio zapatista trucidato nel corso di uno scontro intercomunitario da simpatizzanti del Partito Rivoluzionario Istituzionale, il Subcomandante Marcos – incappucciato come al solito, ma con un’inedita benda pirata su di un occhio - ha annunciato la propria “morte” come portavoce dell’EZLN:

“[…] Y ha dicho que hemos venido, como Comandancia General del Ejército Zapatista de Liberación Nacional, a desenterrar a Galeano.
Pensamos que es necesario que uno de nosotros muera para que Galeano viva.
Y para que esa impertinente que es la muerte quede satisfecha, en su lugar de Galeano ponemos otro nombre para que Galeano viva y la muerte se lleve no una vida, sino un nombre solamente, unas letras vaciadas de todo sentido, sin historia propia, sin vida.
Así que hemos decidido que Marcos deje de existir hoy. […]



“[…] Siamo venuti, come Comando Generale dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, a far risorgere Galeano.
Pensiamo che sia necessario che uno di noi muoia perché Galeano viva.
E affinchè quella impertinente che è la morte resti soddisfatta, al posto di quello di Galeano mettiamo un altro nome perché Galeano viva e la morte non si porti via una vita, ma soltanto un nome, lettere vuote di significato, senza una storia propria, senza vita.
Così abbiamo deciso che Marcos smetta di esistere oggi. […]
(dal comunicato intitolato “Entre luz y sombra”, maggio 1994)

Ho conosciuto il Subcomandante Marcos, Tacho e molti altri dirigenti zapatisti molti anni fa a La Realidad, Chiapas, quando, come tanti, andai a dare una mano. Soprattutto conobbi lì tanta gente consapevole e fiera della lotta che insieme all’EZLN stava intraprendendo. Loro sono ancora lì, assediati dall’esercito e dai paramilitari, e continuano il loro cammino. Noi, la cosiddetta “solidarietà internazionale”, ci siamo parecchi raffreddati rispetto a 20 anni fa, l’attenzione verso quella dirompente esperienza rivoluzionaria è di molto scemata… Ma loro sono ancora là, noi chissà dove…
Es necesario cierta dosis de ternura
para comenzar a andar con tanto en contra
para despertar con tanta noche encima.

Es necesaria cierta dosis de ternura
para adivinar, en esta oscuridad,
un pedacito de luz,
para hacer del deber y la vergüenza una orden.

Se necesita cierta dosis de ternura
para quitar de en medio a tanto hijo de puta
que anda por ahí.

Pero a veces no basta
la cierta dosis de ternura
y es necesario agregar...
una cierta dosis de plomo.

envoyé par Bernart Bartleby - 26/5/2014 - 10:02




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