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Tornavamo dai lager (Salmo dei deportati)

David Maria Turoldo
Langue: italien


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[1985]
Versi di padre David Maria Turoldo
Non sono certo che siano stati messi musica, anche se molta della produzione poetica di Turoldo è stata effettivamente musicata da Bepi De Marzi... Comunque, si tratta di u vero e proprio canto, come il suo autore stesso afferma:

“[...] «E l'Angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco che non si consumava.» Così il roveto della libertà non si spegnerà più. E perciò l’Esodo sarà il libro di tutti e di sempre. Oltre che una realtà, esso è una perenne profezia. Solo la voce che parla da quel roveto è voce di liberazione. Il nome del Dio dell'Esodo è «colui che libera». E solo quando Mosè ritorna dai fratelli, nella forza di quel nome, sarà un vero Liberatore.
Ma tutti i nostri Mosè di oggi si chiamano Dayan e per di più hanno un occhio solo: mancano precisamente dell'occhio della fede. E allora mi sono messo a cantare così: non mi restava altro da fare.”

David Maria Turoldo, “O sensi miei... (Poesie 1948-1988)”, Rizzoli, 1990.

Moshe Dayan e Ariel Sharon, durante la guerra del Kippur, 1973.
Moshe Dayan e Ariel Sharon, durante la guerra del Kippur, 1973.
Tornavamo dai lager
come torrenti in piena
verso la terra del sole.

Tutti i volti erano in pianto
e il cuore impazziva
nella «paura»
di sentirci liberi.

Un nembo solo di cenere
avvolgeva morti e vivi
in cammino sulle strade d 'Europa.

Ma non sapevamo, Signore,
quanto è difficile
essere liberi.

Era bene che pure i vincitori
fossero uccisi,
libertà non sopporta vittorie.

Ritorna, Signore, e disperdi
quanti hanno nuovamente
ucciso milioni di morti:
anch'essi sono divenuti
assassini, hanno superato
l'infamia dei vinti.

Ritorna, Signore, e uccidi
tutti i potenti: maledetti
che usano perfino il tuo nome!

Almeno gli ultimi
poveri del mondo
conoscano solo inni di pace.

envoyé par Bernart Bartleby - 21/5/2014 - 22:38


Su più siti ho trovato questa poesia datata al 1985. Il riferimento a Dayan (che è scomparso nel 1981) fatto da Turoldo nella sua introduzione consentirebbe invece, secondo me, di datarla al periodo della guerra dei Sei Giorni (1967) o del Kippur (1973), quando Dayan era effettivamente un personaggio al centro delle cronache internazionali...

Bernart Bartleby - 22/5/2014 - 08:43




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